In the international scenery, the protection of the intellectual property has been object of many debates for a long time. To embitter the situation – especially in Europe – it adds the dispute about the protection of the software, for a long time suspended between copyright and patent. The leading problem of this tangled situation fundamentally resides in the fact that patents are periodically released for some programs that achieve a “technical effect” that goes beyond the mere interaction among software and hardware, even if does not exist an official technical-legislative regulation that allows to exactly understand which are the confinements of the patentability computer programs. The present job has been developed following the two different approaches to the protection, copyright and patent, analyzed both, first, in the European context and, subsequently, in the Italian context. Therefore, starting from the study of the articles and the hinge points of the principal EU laws and the respective national realizations, the analysis turns to some particular meaningful case studies that clarifies some very important questions. Before concluding the treatment, the confused American situation has been shortly examined: even introducing a system of dual protection (patent/copyright), it allows a great liberty to the patentability of the computer-implemented invention through a weaker system of requisite in comparison to the European one. At the end some changes are suggested, on the copyright side, to the extension of the duration of the protection and, on that patent side, a new proposal of European directive to regulate once and for all the patentability of the software.

Nello scenario internazionale, la tutela della proprietà intellettuale è stata da sempre oggetto di molti dibattiti. Ad inasprire ulteriormente la situazione – specialmente in ambito europeo – si è aggiunta la querelle relativa alla tutela del software, da sempre sospesa tra diritto d’autore e brevetto. Il problema di fondo di questa intricata situazione risiede fondamentalmente nel fatto che, pur non esistendo una regolamentazione tecnico-legislativa ufficiale che permetta di capire con esattezza quali siano i confini della brevettabilità dei programmi per elaboratore, vengono periodicamente rilasciate privative su determinati software portatori di un “effetto tecnico” che va al di là della mera interazione tra software ed hardware. Il presente lavoro è stato sviluppato seguendo i due diversi approcci alla tutela, ovvero diritto d’autore e brevetto, analizzati entrambi, in primis, in ambito europeo e, successivamente, nel contesto italiano. Partendo quindi dallo studio degli articoli e dei punti cardine delle principali direttive comunitarie e delle rispettive attuazioni nazionali, si è passato all’analisi di alcuni casi studio particolarmente significativi nel corso degli anni e che hanno fatto chiarezza su alcuni aspetti molto importanti. Prima di concludere la trattazione, viene esaminata – seppur brevemente – la confusa situazione statunitense, la quale, pur presentando un sistema di protezione duale (patent/copyright), permette una maggiore libertà alla brevettazione delle computer-implemented invention attraverso un sistema di requisiti più debole rispetto a quello della giurisprudenza europea. Infine, alla luce di quanto esaminato, vengono suggerite, sul versante autoriale, delle modifiche all’estensione della durata della tutela e, su quello brevettuale, una nuova proposta di direttiva europea che regolamenti una volta per tutte la brevettabilità del software.

La tutela del software in Italia e nell'Unione Europea : brevetto e diritto d'autore

ABATE, ALESSANDRO
2012/2013

Abstract

In the international scenery, the protection of the intellectual property has been object of many debates for a long time. To embitter the situation – especially in Europe – it adds the dispute about the protection of the software, for a long time suspended between copyright and patent. The leading problem of this tangled situation fundamentally resides in the fact that patents are periodically released for some programs that achieve a “technical effect” that goes beyond the mere interaction among software and hardware, even if does not exist an official technical-legislative regulation that allows to exactly understand which are the confinements of the patentability computer programs. The present job has been developed following the two different approaches to the protection, copyright and patent, analyzed both, first, in the European context and, subsequently, in the Italian context. Therefore, starting from the study of the articles and the hinge points of the principal EU laws and the respective national realizations, the analysis turns to some particular meaningful case studies that clarifies some very important questions. Before concluding the treatment, the confused American situation has been shortly examined: even introducing a system of dual protection (patent/copyright), it allows a great liberty to the patentability of the computer-implemented invention through a weaker system of requisite in comparison to the European one. At the end some changes are suggested, on the copyright side, to the extension of the duration of the protection and, on that patent side, a new proposal of European directive to regulate once and for all the patentability of the software.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
23-lug-2013
2012/2013
Nello scenario internazionale, la tutela della proprietà intellettuale è stata da sempre oggetto di molti dibattiti. Ad inasprire ulteriormente la situazione – specialmente in ambito europeo – si è aggiunta la querelle relativa alla tutela del software, da sempre sospesa tra diritto d’autore e brevetto. Il problema di fondo di questa intricata situazione risiede fondamentalmente nel fatto che, pur non esistendo una regolamentazione tecnico-legislativa ufficiale che permetta di capire con esattezza quali siano i confini della brevettabilità dei programmi per elaboratore, vengono periodicamente rilasciate privative su determinati software portatori di un “effetto tecnico” che va al di là della mera interazione tra software ed hardware. Il presente lavoro è stato sviluppato seguendo i due diversi approcci alla tutela, ovvero diritto d’autore e brevetto, analizzati entrambi, in primis, in ambito europeo e, successivamente, nel contesto italiano. Partendo quindi dallo studio degli articoli e dei punti cardine delle principali direttive comunitarie e delle rispettive attuazioni nazionali, si è passato all’analisi di alcuni casi studio particolarmente significativi nel corso degli anni e che hanno fatto chiarezza su alcuni aspetti molto importanti. Prima di concludere la trattazione, viene esaminata – seppur brevemente – la confusa situazione statunitense, la quale, pur presentando un sistema di protezione duale (patent/copyright), permette una maggiore libertà alla brevettazione delle computer-implemented invention attraverso un sistema di requisiti più debole rispetto a quello della giurisprudenza europea. Infine, alla luce di quanto esaminato, vengono suggerite, sul versante autoriale, delle modifiche all’estensione della durata della tutela e, su quello brevettuale, una nuova proposta di direttiva europea che regolamenti una volta per tutte la brevettabilità del software.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2013_07_Abate.pdf

non accessibile

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 670.8 kB
Formato Adobe PDF
670.8 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/80781