Il seguente elaborato ha come obiettivo quello di studiare e valutare le caratteristiche fisiche e meccaniche di conglomerati bituminosi per strati di base, contenenti fresato d’asfalto di recupero, legati con emulsione bituminosa cationica ed additivati con fibre, in modo da poter determinare quale sia il contenuto di materiale riciclato che permette di avere il comportamento migliore e quali siano gli effetti delle fibre su di esso. Nella prima parte del lavoro si sono progettate e realizzate miscele contenenti percentuali di RAP variabili dallo 0% al 75%. Ogni miscela è poi stata confezionata nuovamente in modo da aggiungere prima le fibre poliolefiniche e poi quelle di cellulosa sintetica. In seguito si sono prodotti provini del diametro di 150 mm con pressa giratoria e si sono calcolate le loro caratteristiche volumetriche ed il loro modulo a tre diverse temperature. Si è poi testata la resistenza di questi campioni tramite prova di trazione indiretta. Dai risultati ottenuti, confrontati con provini aventi le stesse caratteristiche ma confezionati a caldo, si è notato che il mix migliore è quello contenete una quantità di fresato pari al 50% del suo peso. Le fibre portano ad avere risultati migliori a basse temperature ed in generale rendono più resistente il materiale.

L'effetto delle fibre su miscele bituminose con RAP legate con emulsione bituminosa

PALADINI, LUCA;SOLDAVINI, ANDREA
2012/2013

Abstract

Il seguente elaborato ha come obiettivo quello di studiare e valutare le caratteristiche fisiche e meccaniche di conglomerati bituminosi per strati di base, contenenti fresato d’asfalto di recupero, legati con emulsione bituminosa cationica ed additivati con fibre, in modo da poter determinare quale sia il contenuto di materiale riciclato che permette di avere il comportamento migliore e quali siano gli effetti delle fibre su di esso. Nella prima parte del lavoro si sono progettate e realizzate miscele contenenti percentuali di RAP variabili dallo 0% al 75%. Ogni miscela è poi stata confezionata nuovamente in modo da aggiungere prima le fibre poliolefiniche e poi quelle di cellulosa sintetica. In seguito si sono prodotti provini del diametro di 150 mm con pressa giratoria e si sono calcolate le loro caratteristiche volumetriche ed il loro modulo a tre diverse temperature. Si è poi testata la resistenza di questi campioni tramite prova di trazione indiretta. Dai risultati ottenuti, confrontati con provini aventi le stesse caratteristiche ma confezionati a caldo, si è notato che il mix migliore è quello contenete una quantità di fresato pari al 50% del suo peso. Le fibre portano ad avere risultati migliori a basse temperature ed in generale rendono più resistente il materiale.
MARIANI, EDOARDO
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
22-lug-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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