Negli ultimi anni si assiste in Europa ed anche in Italia ad un aumento considerevole dell’utilizzo della bicicletta, mezzo di trasporto che necessita di spazi adeguati ed essa dedicati. Da tale necessità scaturisce il bisogno (normato in Italia dal DM 557/99) di pianificare oculatamente la rete ciclabile. Il primo passo per assicurare l’efficacia della pianificazione è conoscere i punti di forza e le criticità della rete stradale e ciclabile esistente e, in base ad essi, fissare gli obiettivi che si intendono raggiungere mediante la realizzazione di interventi in favore della ciclabilità. Il presente lavoro di tesi consiste nella compilazione di un abaco degli interventi, utile per guidare i tecnici/decisori nelle scelte progettuali, che è il frutto di un’analisi ragionata delle esperienze italiane ed europee riguardanti la ciclabilità. Gli interventi in favore della mobilità ciclistica analizzati sono suddivisi in tre categorie: interventi ingegneristici, interventi a carattere educativo e interventi riguardanti dotazioni e servizi. Di questi però, soltanto quelli ingegneristici fanno parte dell’abaco, poiché le altre tipologie hanno effetti di difficile valutazione e non hanno motivo di esistere se prima non vengono realizzate adeguate infrastrutture ciclabili. Lo scopo dell’abaco è fornire ai decisori uno strumento speditivo, valido per compiere una prima scelta tra gli interventi che è possibile mettere in atto in una particolare situazione per migliorarne il livello di ciclabilità. Ogni intervento è valutato mediante giudizi qualitativi (espressi con un punteggio da 0 a 5) secondo un set di caratteristiche funzionali, che sono state definite come le più utili ad esprimere la capacità degli interventi di favorire determinati aspetti della ciclabilità. Tali criteri possono essere aggregati in due categorie: impatto su sicurezza e comfort (che interessa soprattutto i ciclisti) e fattibilità (che interessa maggiormente gli amministratori/decisori). La parte applicativa del lavoro consiste nell’utilizzo dell’abaco degli interventi e di un modello matematico (il modello di impedenza ciclabile di Colombo-Pizzolorusso) per testare l’effettiva utilità di tali strumenti nella valutazione degli impatti dei possibili interventi attuabili in favore della ciclabilità.

Ciclabilità : un abaco a supporto della pianificazione

RAVASIO, LAURA
2012/2013

Abstract

Negli ultimi anni si assiste in Europa ed anche in Italia ad un aumento considerevole dell’utilizzo della bicicletta, mezzo di trasporto che necessita di spazi adeguati ed essa dedicati. Da tale necessità scaturisce il bisogno (normato in Italia dal DM 557/99) di pianificare oculatamente la rete ciclabile. Il primo passo per assicurare l’efficacia della pianificazione è conoscere i punti di forza e le criticità della rete stradale e ciclabile esistente e, in base ad essi, fissare gli obiettivi che si intendono raggiungere mediante la realizzazione di interventi in favore della ciclabilità. Il presente lavoro di tesi consiste nella compilazione di un abaco degli interventi, utile per guidare i tecnici/decisori nelle scelte progettuali, che è il frutto di un’analisi ragionata delle esperienze italiane ed europee riguardanti la ciclabilità. Gli interventi in favore della mobilità ciclistica analizzati sono suddivisi in tre categorie: interventi ingegneristici, interventi a carattere educativo e interventi riguardanti dotazioni e servizi. Di questi però, soltanto quelli ingegneristici fanno parte dell’abaco, poiché le altre tipologie hanno effetti di difficile valutazione e non hanno motivo di esistere se prima non vengono realizzate adeguate infrastrutture ciclabili. Lo scopo dell’abaco è fornire ai decisori uno strumento speditivo, valido per compiere una prima scelta tra gli interventi che è possibile mettere in atto in una particolare situazione per migliorarne il livello di ciclabilità. Ogni intervento è valutato mediante giudizi qualitativi (espressi con un punteggio da 0 a 5) secondo un set di caratteristiche funzionali, che sono state definite come le più utili ad esprimere la capacità degli interventi di favorire determinati aspetti della ciclabilità. Tali criteri possono essere aggregati in due categorie: impatto su sicurezza e comfort (che interessa soprattutto i ciclisti) e fattibilità (che interessa maggiormente gli amministratori/decisori). La parte applicativa del lavoro consiste nell’utilizzo dell’abaco degli interventi e di un modello matematico (il modello di impedenza ciclabile di Colombo-Pizzolorusso) per testare l’effettiva utilità di tali strumenti nella valutazione degli impatti dei possibili interventi attuabili in favore della ciclabilità.
IULIANO, ROSANNA
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
22-lug-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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