Il 15 febbraio 2010 alle ore 16:30 circa, nel comune di Maierato, in provincia di Vibo Valentia (Calabria), si è verificato un imponente movimento franoso. Il presente studio si propone di determinare le dinamiche del movimento franoso e di stabilire le principali cause che lo hanno generato, attraverso analisi numeriche agli elementi finiti. A partire dai dati ottenuti attraverso indagini meccaniche, rilievi geomorfologici, prove in sito e in laboratorio per la caratterizzazione meccanica ed idrogeologica delle diverse formazioni rocciose presenti, è stato realizzato un modello matematico del versante. Le analisi numeriche svolte su tale modello, contraddistinte dalla progressiva riduzione dei parametri di resistenza, hanno evidenziato sia i vari stati tenso-deformativi del versante che i differenti cinematismi di rottura al variare degli scenari ipotizzati. I risultati delle simulazioni bidimensionali e tridimensionali agli elementi finiti, hanno mostrato il ruolo fondamentale della circolazione idrica caratterizzata da un regime di pressioni interstiziali elevate nella zona di contatto tra i calcari evaporitici ed i livelli argilloso-siltosi che hanno generato tensioni efficaci pressoché nulle causando la totale perdita di resistenza al piede del versante e l’innesco del movimento franoso.
Modellazione numerica del movimento franoso di Maierato (VV) Italia
SERIO, LUCA
2012/2013
Abstract
Il 15 febbraio 2010 alle ore 16:30 circa, nel comune di Maierato, in provincia di Vibo Valentia (Calabria), si è verificato un imponente movimento franoso. Il presente studio si propone di determinare le dinamiche del movimento franoso e di stabilire le principali cause che lo hanno generato, attraverso analisi numeriche agli elementi finiti. A partire dai dati ottenuti attraverso indagini meccaniche, rilievi geomorfologici, prove in sito e in laboratorio per la caratterizzazione meccanica ed idrogeologica delle diverse formazioni rocciose presenti, è stato realizzato un modello matematico del versante. Le analisi numeriche svolte su tale modello, contraddistinte dalla progressiva riduzione dei parametri di resistenza, hanno evidenziato sia i vari stati tenso-deformativi del versante che i differenti cinematismi di rottura al variare degli scenari ipotizzati. I risultati delle simulazioni bidimensionali e tridimensionali agli elementi finiti, hanno mostrato il ruolo fondamentale della circolazione idrica caratterizzata da un regime di pressioni interstiziali elevate nella zona di contatto tra i calcari evaporitici ed i livelli argilloso-siltosi che hanno generato tensioni efficaci pressoché nulle causando la totale perdita di resistenza al piede del versante e l’innesco del movimento franoso.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/80961