AS/EN 9100. Implementation of a standard for increasing competitiveness in aerospace industry

In the industrial field, in recent times, the quality management has assumed a fundamental role both as regards the development of new products, both as regards the implementation of processes already consolidated. Manage the “quality” expressed by an industrial company means not only monitor the critical issues related to finished products, but also expresses the modes of analysis and the actions that can be performed on individual production processes, not only at the managerial level, but also in the design context. In addition, the quality management emphasizes the determination and the adequacy of the company team to respond in a timely manner to the problems which may result at each level of the company. The problem of the “quality” has its roots in the studies of Professor Joseph M. Juran, carried out after World War II in Japan. With these theories, Juran, led a revolution in the management of the production and the industrial system itself, based on a scientific and rational study of the Company, so as to achieve a objective point of view on the existing problems and implement procedures for resolution global and efficient. The quality at the company level has arrived in Europe in the early ‘80s and now, many companies consider it only a fad now obsolete compared to the way we live in the modern world. This philosophy is in complete contrast to what occurs in a company among the most successful in the world: the Toyota. The former president of the Japanese society, Katsuaki Watanabe, said in an interview: “I attach great importance to the quality and the best value and the quality is the cornerstone of my management style, as long as we can keep this spirit alive, this obsessive search for quality, Toyota will remain faithful to its values”. In Italy and in Europe, the companies that now make a statement of this magnitude are very few, and these actually refer to the industrial sector. The ISO quality standards are a set of requirements relating to the management of the company. These initiatives are aimed to obtaining a quality standard that meets the end customer and, subsequently, lead to a financial return for the company and greater competitiveness in the market in terms of image. At the beginning of their application, they only had the aim of standardizing industrial products, unifying their characteristics, so as to facilitate its introduction (think of certain software products, for example, that bind their luck to the fact of being compatible with the majority of the personal computer market today). Subsequently, it developed the concept that the same organization could be standardized, thus identifying business systems that, internationally recognized, could be a guarantee of quality for customers and clients. The ISO (International Standard Organization) are accepted and spread in the worldwide. In Europe are handled by the CEN (European Committee for Standardization) and in Italy by UNI (National Agency for Standardization). There are several types of ISO standards, depending on the sector and the level at which it operates. The ISO 9001 standards are aimed at companies that are willing to conform to a certain standard of quality in terms of organization, design, production. The ISO 14001 (modulated by the first) are addressed to those companies that wish to adopt an Environmental Management System (EMS), that reduces its impact on the area and offer the customer a product environmentally friendly. The goal of ISO is to create an organization in which are well defined tasks and responsibilities, and to manage a production process which, fixed certain objectives, lead to achieve the expected results. Implementing the quality system, the company is subjected to verification by an accredited certification body, and then, if successful, can claim the “mark of quality”, that certifying the company internationally. The certification will be achieved if the verifier recognizes the system’s compliance with the requirements of ISO standards, as well as the ability to achieve the desired results. Quality certification has not been issued a one-off, and the company, once the “mark of quality” is subjected to periodic audits by the certification body, in order to ensure their maintenance over time.

Nel campo industriale, nei tempi recenti, la gestione della qualità ha assunto un ruolo fondamentale sia per quanto riguarda lo sviluppo di nuovi prodotti, sia per quanto riguarda l’implementazione di processi già consolidati. Gestire la “qualità” espressa da un azienda industriale non significa soltanto monitorare le criticità inerenti ai prodotti finiti, ma esprime anche le modalità di analisi e di intervento che possono essere effettuate sui singoli processi produttivi, non solo a livello manageriale, ma anche in ambito di progettazione. Inoltre, la gestione della qualità pone in evidenza la determinazione e l’adeguatezza del team aziendale a rispondere in maniera tempestiva ai problemi che possono risultare ad ogni livello aziendale. Il problema della “qualità” affonda le sue radici negli studi del Professore Joseph M. Juran, portati avanti nel secondo dopoguerra in Giappone. Con tali teorie, Juran, condusse una rivoluzione nella gestione del prodotto e del sistema industriale in sé, basandosi su uno studio scientifico e razionale della realtà aziendale, in modo tale da raggiungere un punto di vista oggettivo sui problemi esistenti e attuare procedure di risoluzione globali ed efficienti. La qualità a livello aziendale è arrivata in Europa agli inizi degli anni ’80 e oggi, molte imprese la considerano solamente una moda oramai superata rispetto al modo in cui si vive nel mondo contemporaneo. Questa filosofia è in completo contrasto con quanto si verifica in un’azienda tra quelle di maggiore successo a livello mondiale: la Toyota. L’ex-presidente della società nipponica, Katsuaki Watanabe, durante un’intervista ha affermato: “Io attribuisco alla qualità la massima importanza e il massimo valore; la qualità è l’elemento fondante del mio stile gestionale; fintanto che riusciremo a mantenere vivo questo spirito, questa ossessiva ricerca della qualità, la Toyota resterà fedele ai propri valori”. In Italia ed in Europa le aziende che ad oggi possono rilasciare una dichiarazione di questa entità sono ben poche e tali realtà fanno riferimento al settore industriale. Gli standard di qualità ISO (International Standard Organization) sono un insieme di prescrizioni relative alla gestione dell’impresa. Esse sono volte all’ottenimento di uno standard di qualità che soddisfi il cliente finale e che successivamente comporti per l’azienda un ritorno economico ed una maggior competitività sul mercato anche in termini di immagine. All’inizio della loro applicazione, avevano solo lo scopo di standardizzare i prodotti industriali, unificandone le caratteristiche, così da agevolarne la diffusione (si pensi a certi prodotti software, per esempio, che legano la loro fortuna al fatto di essere compatibili con la maggior parte dei personal computer oggi in commercio). Successivamente si è sviluppato il concetto che la stessa organizzazione aziendale potesse essere standardizzata, individuando così sistemi aziendali che, riconosciuti a livello internazionale, potessero essere garanzia di qualità per clienti e committenti. Le norme ISO sono accettate e diffuse a livello mondiale. In Europa sono curate dal CEN (Comitato Europeo di Normazione) e in Italia dall’UNI (Ente Nazionale di Unificazione). Esistono diversi tipi di norme ISO, a secondo del settore e del livello in cui si opera. Le norme ISO 9001 sono rivolte alle aziende che hanno la volontà di uniformarsi ad un determinato standard di qualità in termini di organizzazione, progettazione, produzione. Le norme ISO 14001 (modulate dalle prime) sono invece rivolte a quelle aziende che intendano dotarsi di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) che riduca il proprio impatto sul territorio e offra al cliente un prodotto ecocompatibile. L’obbiettivo delle normative ISO è quello di creare un’organizzazione al cui interno siano ben definiti compiti e responsabilità, e di gestire un processo produttivo che, fissati determinati obiettivi, porti a raggiungere i risultati previsti. Implementato il sistema di qualità, l’azienda viene sottopone a verifica da parte di un organismo di certificazione accreditato e, successivamente, in caso di esito positivo, potrà fregiarsi del “marchio di qualità” che certifichi l’azienda a livello internazionale. La certificazione sarà conseguita qualora il verificatore riconosca la rispondenza del sistema a quanto previsto dalle norme ISO, nonché la capacità dell’azienda di raggiungere i risultati prefissati. La certificazione di qualità non viene rilasciata una tantum; l’azienda, una volta ottenuto il “marchio di qualità” viene sottoposta a verifiche periodiche da parte dell’organismo di certificazione, al fine di accertarne il mantenimento nel tempo.