The thesis project deals to study the Area of Urban Transformation (ATU No. 9) called pole Caleotto- Arlenico which, although currently operational, is part of a wider system of decommissioned or underutilized, which strongly characterize the territory of Lecco. This system of urban voids, formed gradually following the process of industrial crisis that has affected not only Lecco, is an opportunity to redevelop the urban fabric, giving significance of physical identity and relationship of the built space. In the first instance was the realization of different surveys. In the first the historical survey which allowed directing design towards an opening of the area to the city with the consequent elimination and overcoming physical barriers now present. Subsequently was carried out the survey planning in preparation for the urban planning. Typological study inherent in such cases made in Italy, was carried out. This first part of knowledge has allowed us to reach the conclusion that the redevelopment can’t be separated from the analysis of the context and the need to provide re-sewing of fabrics that are not very cohesive. The obstacle of the railway, which for many years has restricted the development of the city of Lecco, will have to be overcome by providing underpasses in strategic points of connection. The strong difference in size of the area to the context suggests a strategic fragmentation through the extension of the guidelines roads. We continued the study with urban design that, starting from the results of the investigation has developed primarily a design concept and finally a Masterplan. The project area defined in A.T.U. No 9 is located in the immediate vicinity of two other very important areas of transformation and that, consequently, generate the mutual influences and therefore were both inserted into the Masterplan. The functions provided for the area in question are: museum of Lecco, Day Centre for the Elderly, youth center, parking garage, residential buildings constructed on the diagram to the court (highly characteristic of the territory of Lecco) that house on the ground floor shops and services. With the same scheme at court it was expected a scientific-technological pole. The architectural design has affected one of the courtyards designed in the MasterPlan, which has been specifically studied in depth the headquarters of the scientific-technological pole. The study was route-to route increased, rising from a macro-planning architectural design to a specific arm of the court. The design choices are characterized by respect for the functional flexibility, ensured by modularity that characterizes the entire court. Already from architectural design bioclimatic aspects are considered in order to exploit to the utmost climatic characteristics of the area to the benefit of saving energy and ensuring the performance of comfort by reducing as much as possible the use of machines. At this point we moved to the technological design packages and construction technologies that allow to achieve the objectives architectural set previously. In particular, it was important to make sure that the modularity and flexibility desired in the architectural design would be respected by the construction technology. The proposed solution is to create a facade prefabricated modular cells by respecting the architectural and functional requirements. This technology is also a tribute to the memory industry of the place. The different design choices have been verified appropriate with respect to: the thermal and hygrometric parameters of the packages used, fire safety, window/floor surface ratio, and finally the lighting. It continued with the structural design in accordance with the Technical Standards for Construction of 2008. the sizing was performed: the corrugated sheet, beams (primary, secondary, coverage), and finally the balcony of the pillar. The latest study on the design plant. The particularity of this project is the adaptability of spaces at the discretion of the user, who may decide to set up the space by managing the internal distribution through three different modules, to ensure this modularity was adopted with a plant type terminals chilled beams recessed in the ceiling. This type of system provides, winter heating, summer cooling and air exchange inside the rooms. The parts is controlled either by a thermal point of view and from the point of view hygrometric, through an air handling unit. The heating or cooling required to the air handling system and the chilled beam is generated by a heat pump type water-water. This choice is dictated by the terms of the context, being close to the lake with a shallow water table available you can purchase the system for evaporation or condensation through wells floaters. The electrical energy required by the system is formed in part (76%) by a photovoltaic system positioned in coverage. The plant for the sanitary hot water is composed of a production system with storage in solar panels connected to the heat pump to ensure the production of hot water even during winter.

Il progetto di tesi si occupa di studiare l’Ambito di Trasformazione Urbana (ATU n°9) denominato polo Caleotto-Arlenico che, pur attualmente in attività, è parte di un sistema più articolato di aree dismesse o sottoutilizzate, che connotano fortemente il territorio lecchese. Questo sistema di vuoti urbani, formatosi progressivamente in seguito al processo di crisi industriale che ha interessato non solo Lecco, rappresenta un’opportunità per riqualificare il tessuto urbano, ridando significato di identità fisica e relazionale dello spazio costruito. Il punto di partenza è stato la realizzazione di diverse indagini. In primis l’indagine storica che ha consentito di indirizzare la progettazione verso una apertura dell’area nei confronti della città con la conseguente eliminazione ed il superamento delle barriere fisiche ora presenti. Successivamente è stata realizzata l’indagine urbanistica propedeutica alla progettazione urbanistica. E’ stato effettuato uno studio tipologico inerente a casi simili realizzati in Italia. Questa prima parte conoscitiva ha consentito di arrivare alla conclusione che la riqualificazione non può prescindere dall’analisi del contesto e che occorre prevedere la ricucitura di tessuti tra loro poco coesi. L’ostacolo della ferrovia, che per molti anni ha limitato lo sviluppo della città di Lecco, dovrà essere superato prevedendo dei sottopassi in punti di collegamento strategici. La forte differenza dimensionale dell’area rispetto al contesto suggerisce una strategica frammentazione attraverso il prolungamento delle direttrici viarie. Si è proseguito lo studio con la progettazione urbanistica che, partendo dai risultati delle indagini ha sviluppato in primo luogo un concetto di progetto ed infine un Masterplan. L’area di progetto definita nell’ A.T.U. n°9 è situata nelle immediate vicinanze di altre due aree di trasformazione molto importanti e che, conseguentemente, genereranno delle mutue influenze e quindi sono state entrambe inserite all’interno del Masterplan. Le funzioni previste per l’area in oggetto sono: museo dell’industria lecchese, Centro Diurno per Anziani, Centro di Aggregazione Giovanile, parcheggio multipiano, edifici residenziali costruiti sullo schema a corte (fortemente caratteristico del territorio lecchese) che ospitano al piano terreno negozi e servizi. Con lo stesso schema a corte è stato previsto un Polo scientifico-tecnologico. La progettazione architettonica ha interessato una delle corti progettate in sede di Masterplan, nello specifico è stato approfondito lo studio della sede del Polo scientifico-tecnologico. Lo studio è stato via a via incrementato passando da una macroprogettazione architettonica alla progettazione nello specifico di un braccio della corte. Le scelte progettuali sono caratterizzate dal rispetto della flessibilità funzionale, garantita dalla modularità che caratterizza l’intera corte. Già dalla progettazione architettonica vengono considerati gli aspetti bioclimatici con lo scopo di sfruttare al massimo le caratteristiche climatiche dell’area a vantaggio del risparmio energetico e di garantire le prestazioni di confort riducendo il più possibile l’utilizzo di macchine. A questo punto si è passati alla progettazione tecnologica dei pacchetti e delle tecnologie costruttive che consentono di realizzare gli obiettivi architettonici prefissati precedentemente. In particolare è stato importante fare si che la modularità e la flessibilità auspicata in sede di progettazione architettonica venisse rispettata dalla tecnologia costruttiva. La soluzione proposta è quella di realizzare una facciata modulare a cellule prefabbricate rispettando così le esigenze architettoniche e funzionali. Tale tecnologia rappresenta inoltre un omaggio alla memoria industriale del luogo. Le diverse scelte progettuali sono state verificate idonee per quanto riguarda: i parametri termici ed igrometrici dei pacchetti impiegati, la sicurezza al fuoco, i rapporti aeroilluminanti, ed infine l’illuminotecnica. Si è proseguito con la progettazione strutturale nel rispetto delle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008. E’ stato eseguito il dimensionamento: della lamiera grecata, delle travi (primarie, secondarie, di copertura), del balcone ed infine del pilastro. L’ultimo studio effettuato riguarda la progettazione impiantistica. La particolarità di questo progetto è l’adattabilità degli spazi a discrezione dell’utente, il quale può decidere di allestire lo spazio gestendo la distribuzione interna attraverso tre differenti moduli, per garantire questa modularità è stato adottato un impianto con terminali di tipo a travi fredde incassate nel controsoffitto. Questo tipo di impianto garantisce, il riscaldamento invernale, il raffrescamento estivo e il ricambio dell’aria all’interno degli ambienti. Il ricambio viene controllato sia da un punto di vista termico che da un punto di vista igrometrico, attraverso una unità di trattamento dell’aria. La potenza calorifica o frigorifera necessaria all’unità di trattamento aria e al sistema a travi fredde è generato da un sistema a pompa di calore di tipo acqua-acqua. Questa scelta è dettata dalle condizioni del contesto, trovandosi in prossimità del lago con una falda disponibile poco profonda è possibile approvvigionare il sistema per l’evaporazione o la condensazione attraverso dei pozzi pescanti. L’energia elettrica necessaria al sistema è ricavata in parte (76%) da un sistema fotovoltaico posizionato in copertura. L’impianto per l’acqua calda sanitaria è composto da un sistema di produzione a pannelli solari con accumulo collegato alla pompa di calore per garantire la produzione di acqua calda anche nei periodi invernali.

Nuovo parco scientifico tecnologico nell'area ex Arlenico a Lecco

GALBUSERA, MAURO;FERNANDEZ PIZARRO, LESLEY DE LA CARIDAD
2012/2013

Abstract

The thesis project deals to study the Area of Urban Transformation (ATU No. 9) called pole Caleotto- Arlenico which, although currently operational, is part of a wider system of decommissioned or underutilized, which strongly characterize the territory of Lecco. This system of urban voids, formed gradually following the process of industrial crisis that has affected not only Lecco, is an opportunity to redevelop the urban fabric, giving significance of physical identity and relationship of the built space. In the first instance was the realization of different surveys. In the first the historical survey which allowed directing design towards an opening of the area to the city with the consequent elimination and overcoming physical barriers now present. Subsequently was carried out the survey planning in preparation for the urban planning. Typological study inherent in such cases made in Italy, was carried out. This first part of knowledge has allowed us to reach the conclusion that the redevelopment can’t be separated from the analysis of the context and the need to provide re-sewing of fabrics that are not very cohesive. The obstacle of the railway, which for many years has restricted the development of the city of Lecco, will have to be overcome by providing underpasses in strategic points of connection. The strong difference in size of the area to the context suggests a strategic fragmentation through the extension of the guidelines roads. We continued the study with urban design that, starting from the results of the investigation has developed primarily a design concept and finally a Masterplan. The project area defined in A.T.U. No 9 is located in the immediate vicinity of two other very important areas of transformation and that, consequently, generate the mutual influences and therefore were both inserted into the Masterplan. The functions provided for the area in question are: museum of Lecco, Day Centre for the Elderly, youth center, parking garage, residential buildings constructed on the diagram to the court (highly characteristic of the territory of Lecco) that house on the ground floor shops and services. With the same scheme at court it was expected a scientific-technological pole. The architectural design has affected one of the courtyards designed in the MasterPlan, which has been specifically studied in depth the headquarters of the scientific-technological pole. The study was route-to route increased, rising from a macro-planning architectural design to a specific arm of the court. The design choices are characterized by respect for the functional flexibility, ensured by modularity that characterizes the entire court. Already from architectural design bioclimatic aspects are considered in order to exploit to the utmost climatic characteristics of the area to the benefit of saving energy and ensuring the performance of comfort by reducing as much as possible the use of machines. At this point we moved to the technological design packages and construction technologies that allow to achieve the objectives architectural set previously. In particular, it was important to make sure that the modularity and flexibility desired in the architectural design would be respected by the construction technology. The proposed solution is to create a facade prefabricated modular cells by respecting the architectural and functional requirements. This technology is also a tribute to the memory industry of the place. The different design choices have been verified appropriate with respect to: the thermal and hygrometric parameters of the packages used, fire safety, window/floor surface ratio, and finally the lighting. It continued with the structural design in accordance with the Technical Standards for Construction of 2008. the sizing was performed: the corrugated sheet, beams (primary, secondary, coverage), and finally the balcony of the pillar. The latest study on the design plant. The particularity of this project is the adaptability of spaces at the discretion of the user, who may decide to set up the space by managing the internal distribution through three different modules, to ensure this modularity was adopted with a plant type terminals chilled beams recessed in the ceiling. This type of system provides, winter heating, summer cooling and air exchange inside the rooms. The parts is controlled either by a thermal point of view and from the point of view hygrometric, through an air handling unit. The heating or cooling required to the air handling system and the chilled beam is generated by a heat pump type water-water. This choice is dictated by the terms of the context, being close to the lake with a shallow water table available you can purchase the system for evaporation or condensation through wells floaters. The electrical energy required by the system is formed in part (76%) by a photovoltaic system positioned in coverage. The plant for the sanitary hot water is composed of a production system with storage in solar panels connected to the heat pump to ensure the production of hot water even during winter.
BURATTI, ADELE
MASERA, GABRIELE
ING VI - Scuola di Ingegneria Edile-Architettura
25-lug-2013
2012/2013
Il progetto di tesi si occupa di studiare l’Ambito di Trasformazione Urbana (ATU n°9) denominato polo Caleotto-Arlenico che, pur attualmente in attività, è parte di un sistema più articolato di aree dismesse o sottoutilizzate, che connotano fortemente il territorio lecchese. Questo sistema di vuoti urbani, formatosi progressivamente in seguito al processo di crisi industriale che ha interessato non solo Lecco, rappresenta un’opportunità per riqualificare il tessuto urbano, ridando significato di identità fisica e relazionale dello spazio costruito. Il punto di partenza è stato la realizzazione di diverse indagini. In primis l’indagine storica che ha consentito di indirizzare la progettazione verso una apertura dell’area nei confronti della città con la conseguente eliminazione ed il superamento delle barriere fisiche ora presenti. Successivamente è stata realizzata l’indagine urbanistica propedeutica alla progettazione urbanistica. E’ stato effettuato uno studio tipologico inerente a casi simili realizzati in Italia. Questa prima parte conoscitiva ha consentito di arrivare alla conclusione che la riqualificazione non può prescindere dall’analisi del contesto e che occorre prevedere la ricucitura di tessuti tra loro poco coesi. L’ostacolo della ferrovia, che per molti anni ha limitato lo sviluppo della città di Lecco, dovrà essere superato prevedendo dei sottopassi in punti di collegamento strategici. La forte differenza dimensionale dell’area rispetto al contesto suggerisce una strategica frammentazione attraverso il prolungamento delle direttrici viarie. Si è proseguito lo studio con la progettazione urbanistica che, partendo dai risultati delle indagini ha sviluppato in primo luogo un concetto di progetto ed infine un Masterplan. L’area di progetto definita nell’ A.T.U. n°9 è situata nelle immediate vicinanze di altre due aree di trasformazione molto importanti e che, conseguentemente, genereranno delle mutue influenze e quindi sono state entrambe inserite all’interno del Masterplan. Le funzioni previste per l’area in oggetto sono: museo dell’industria lecchese, Centro Diurno per Anziani, Centro di Aggregazione Giovanile, parcheggio multipiano, edifici residenziali costruiti sullo schema a corte (fortemente caratteristico del territorio lecchese) che ospitano al piano terreno negozi e servizi. Con lo stesso schema a corte è stato previsto un Polo scientifico-tecnologico. La progettazione architettonica ha interessato una delle corti progettate in sede di Masterplan, nello specifico è stato approfondito lo studio della sede del Polo scientifico-tecnologico. Lo studio è stato via a via incrementato passando da una macroprogettazione architettonica alla progettazione nello specifico di un braccio della corte. Le scelte progettuali sono caratterizzate dal rispetto della flessibilità funzionale, garantita dalla modularità che caratterizza l’intera corte. Già dalla progettazione architettonica vengono considerati gli aspetti bioclimatici con lo scopo di sfruttare al massimo le caratteristiche climatiche dell’area a vantaggio del risparmio energetico e di garantire le prestazioni di confort riducendo il più possibile l’utilizzo di macchine. A questo punto si è passati alla progettazione tecnologica dei pacchetti e delle tecnologie costruttive che consentono di realizzare gli obiettivi architettonici prefissati precedentemente. In particolare è stato importante fare si che la modularità e la flessibilità auspicata in sede di progettazione architettonica venisse rispettata dalla tecnologia costruttiva. La soluzione proposta è quella di realizzare una facciata modulare a cellule prefabbricate rispettando così le esigenze architettoniche e funzionali. Tale tecnologia rappresenta inoltre un omaggio alla memoria industriale del luogo. Le diverse scelte progettuali sono state verificate idonee per quanto riguarda: i parametri termici ed igrometrici dei pacchetti impiegati, la sicurezza al fuoco, i rapporti aeroilluminanti, ed infine l’illuminotecnica. Si è proseguito con la progettazione strutturale nel rispetto delle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008. E’ stato eseguito il dimensionamento: della lamiera grecata, delle travi (primarie, secondarie, di copertura), del balcone ed infine del pilastro. L’ultimo studio effettuato riguarda la progettazione impiantistica. La particolarità di questo progetto è l’adattabilità degli spazi a discrezione dell’utente, il quale può decidere di allestire lo spazio gestendo la distribuzione interna attraverso tre differenti moduli, per garantire questa modularità è stato adottato un impianto con terminali di tipo a travi fredde incassate nel controsoffitto. Questo tipo di impianto garantisce, il riscaldamento invernale, il raffrescamento estivo e il ricambio dell’aria all’interno degli ambienti. Il ricambio viene controllato sia da un punto di vista termico che da un punto di vista igrometrico, attraverso una unità di trattamento dell’aria. La potenza calorifica o frigorifera necessaria all’unità di trattamento aria e al sistema a travi fredde è generato da un sistema a pompa di calore di tipo acqua-acqua. Questa scelta è dettata dalle condizioni del contesto, trovandosi in prossimità del lago con una falda disponibile poco profonda è possibile approvvigionare il sistema per l’evaporazione o la condensazione attraverso dei pozzi pescanti. L’energia elettrica necessaria al sistema è ricavata in parte (76%) da un sistema fotovoltaico posizionato in copertura. L’impianto per l’acqua calda sanitaria è composto da un sistema di produzione a pannelli solari con accumulo collegato alla pompa di calore per garantire la produzione di acqua calda anche nei periodi invernali.
Tesi di laurea Magistrale
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Descrizione: NUOVO PARCO SCIENTIFICO TECNOLOGICO NELL'AREA EX ARLENICO A LECCO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/81581