Scopo del presente lavoro è proporre una rappresentazione del paesaggio che, conforme a tutti i requisiti tecnici della progettazione, dedichi una parte importante delle proprie risorse alla funzione comunicativa, rendendosi comprensibile anche al pubblico dei non addetti ai lavori. Un progetto di pianificazione che sia accessibile al cittadino è la premessa alla partecipazione di quest'ultimo ai processi decisionali. Il coinvolgimento del cittadino è a sua volta fondamentale per progettare quegli spazi che andranno a influenzarne la qualità di vita. Un piano urbanistico che possa essere compreso e valutato da un pubblico ampio deve integrare strumenti e linguaggi tecnici convenzionali con modelli contemporanei di condivisione più vicini alle persone, in primis con le immagini. L'analisi è partita dalla definizione del carattere culturale del concetto di paesaggio: esso corrisponde all'idea percepita dall'uomo dell'ambiente e del territorio in cui vive. Questo suo aspetto è stato accettato anche dalla legislazione che ha pertanto creato le condizioni per il coinvolgimento attivo dei cittadini nei processi di pianificazione - si veda, in Europa, la Convenzione Europea del Paesaggio-. Ma cosa è realmente in grado di comprendere l'utente non esperto in materia urbanistica? Le rappresentazioni tradizionali sono tanto astratte da perdere ogni somiglianza con il reale e restituiscono solo dati quantitativi. L'approccio da noi scelto prevede l'integrazione delle tecniche geometrico-tradizionali (garanzia di rigore) con linguaggi più narrativi, capaci sia di evocare la nuova forma del paesaggio in testa al progettista, sia di descriverne empiricamente l'esperienza di vissuto quotidiano. È stato preso in analisi il caso del piano urbanistico del territorio del comune di Carbonate, applicando questo nuovo paradigma di rappresentazione del paesaggio a due aree di interesse specifiche. Il progetto volumetrico è diventato la base per una mappa intuitiva, fotografica e interattiva, ispirata ai modelli di condivisione digitali e comunicazione per immagini della contemporaneità.

Strumenti e tecniche per una rappresentazione condivisa del paesaggio urbano. Il caso di Carbonate (CO)

CONTE, DIANA
2012/2013

Abstract

Scopo del presente lavoro è proporre una rappresentazione del paesaggio che, conforme a tutti i requisiti tecnici della progettazione, dedichi una parte importante delle proprie risorse alla funzione comunicativa, rendendosi comprensibile anche al pubblico dei non addetti ai lavori. Un progetto di pianificazione che sia accessibile al cittadino è la premessa alla partecipazione di quest'ultimo ai processi decisionali. Il coinvolgimento del cittadino è a sua volta fondamentale per progettare quegli spazi che andranno a influenzarne la qualità di vita. Un piano urbanistico che possa essere compreso e valutato da un pubblico ampio deve integrare strumenti e linguaggi tecnici convenzionali con modelli contemporanei di condivisione più vicini alle persone, in primis con le immagini. L'analisi è partita dalla definizione del carattere culturale del concetto di paesaggio: esso corrisponde all'idea percepita dall'uomo dell'ambiente e del territorio in cui vive. Questo suo aspetto è stato accettato anche dalla legislazione che ha pertanto creato le condizioni per il coinvolgimento attivo dei cittadini nei processi di pianificazione - si veda, in Europa, la Convenzione Europea del Paesaggio-. Ma cosa è realmente in grado di comprendere l'utente non esperto in materia urbanistica? Le rappresentazioni tradizionali sono tanto astratte da perdere ogni somiglianza con il reale e restituiscono solo dati quantitativi. L'approccio da noi scelto prevede l'integrazione delle tecniche geometrico-tradizionali (garanzia di rigore) con linguaggi più narrativi, capaci sia di evocare la nuova forma del paesaggio in testa al progettista, sia di descriverne empiricamente l'esperienza di vissuto quotidiano. È stato preso in analisi il caso del piano urbanistico del territorio del comune di Carbonate, applicando questo nuovo paradigma di rappresentazione del paesaggio a due aree di interesse specifiche. Il progetto volumetrico è diventato la base per una mappa intuitiva, fotografica e interattiva, ispirata ai modelli di condivisione digitali e comunicazione per immagini della contemporaneità.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
22-lug-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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