Verde e acqua - design e artigianato : il cortocircuito virtuoso

Il lavoro di tesi fissa come obiettivo la redazione di un’ipotesi progettuale per l’area degli scali ferroviari di Porta Genova e di San Cristoforo, entrambi in via di dismissione e identificati dal PGT milanese come ambiti in trasformazione. Le analisi urbanistiche evidenziano quanto sia deficitario il verde organizzato e quanto poco sia connesso all’interno di una rete di parchi urbani. Se a tale considerazione si somma la presenza di un tessuto edilizio denso, saturo e compatto si comprende la necessità di effettuare uno scarto progettuale rispetto alle indicazioni proposte dal PGT, che suggerisce lo sfruttamento degli scali ferroviari da dismettere per incrementare il carico insediativo. La proposta designa la zona d’intervento come dispositivo di connessione tra due brani di città con differenti peculiarità funzionali, immaginando un programma a volumetria zero dal punto di vista architettonico, ma rivitalizzante e strutturante come strumento catalizzatore di nuove opportunità per l’intero settore urbano. Una particolare attenzione è posta infatti al rapporto tra la riqualificazione fisica e le connesse strategie per la promozione del territorio e delle attività esistenti, che con l’area di progetto si relazionano. La realizzazione della piazza attrezzata per accogliere i mercati di quartiere, lo stretto dialogo tra gli affacci commerciali dei laboratori di zona Tortona con i flussi del parco, l’inserimento di attività deficitarie o non esistenti nell’intera area urbana evidenziano la volontà di confrontarsi con le specificità della zona e, al contempo, di pianificare un parco urbano completamente accessibile al fruitore come spazio di decongestione, all’interno di un tessuto urbano consolidato. Il tentativo è di inserire una penetrazione di verde fortemente qualificata, capace di proiettare l’area di progetto e i limitrofi ambiti verso ulteriori dinamiche urbane, creando una nuova polarità a livello funzionale. Il progetto è quindi sia elemento principale per le funzioni proposte, sia complementare in qualità di promotore per le attività esistente, attivando potenzialità intrinseche ma ancora inespresse della zona e divenendo luogo privilegiato di connessione tra i fruitori del parco e gli operatori dei laboratori, degli atelier e delle attività commerciali di zona Tortona. Il verde ne è il telaio portante che innerva i quartieri limitrofi, rendendoli riconoscibili grazie ai caratteri omogenei distribuiti lungo l’intero progetto e realizza la ricucitura, operando a fianco di una viabilità pedonale pensata per gestire i flussi da e verso il quartiere e i percorsi di cerniera al proprio interno.