A differenza del panorama italiano in cui sussisteva la logica del capoluogo come città guida, la storia dell’architettura in Sicilia tra le due guerre è una storia non ricostruibile da un modello guida. Per queste ragioni è oggi difficile trovare all'interno delle storie dell'architettura italiana durante il ventennio un'analisi della scena siciliana. Ragusa rappresenta tuttavia un caso studio emblematico per la presenza, dovuta ad una serie di circostanze favorevoli analizzate in questa trattazione, di un piano regolatore pensato, ed in larga parte realizzato, che permette di leggere ed analizzare le complesse relazioni tra pianificazione e architetture. La tesi si propone così di analizzare la trasformazione di Ragusa durante il ventennio attraverso lo studio del Piano Regolatore del 1929 e delle opere pubbliche realizzate nello stesso periodo. La scelta di concentrare la ricerca sul carattere pubblico delle architetture ha permesso di rivelare le dinamiche sociali, economiche e politiche che caratterizzavano la città tra il 1926 e il 1938. L’analisi di tali opere non si è limitata alle nuove architetture introdotte dal regime (Casa del Fascio, Casa del Balilla, etc.) ma si è estesa al patrimonio infrastrutturale (scuole, ponti, ospedali) le cui caratteristiche sono difficilmente valutabili sul piano formale ma che costituiscono un’eloquente testimonianza delle dinamiche che hanno influenzato la produzione architettonica e il disegno della città.
Opere pubbliche nel ventennio fascista in Sicilia : trasformazioni architettoniche e urbane a Ragusa
MIGLIORISI, EMANUELE
2012/2013
Abstract
A differenza del panorama italiano in cui sussisteva la logica del capoluogo come città guida, la storia dell’architettura in Sicilia tra le due guerre è una storia non ricostruibile da un modello guida. Per queste ragioni è oggi difficile trovare all'interno delle storie dell'architettura italiana durante il ventennio un'analisi della scena siciliana. Ragusa rappresenta tuttavia un caso studio emblematico per la presenza, dovuta ad una serie di circostanze favorevoli analizzate in questa trattazione, di un piano regolatore pensato, ed in larga parte realizzato, che permette di leggere ed analizzare le complesse relazioni tra pianificazione e architetture. La tesi si propone così di analizzare la trasformazione di Ragusa durante il ventennio attraverso lo studio del Piano Regolatore del 1929 e delle opere pubbliche realizzate nello stesso periodo. La scelta di concentrare la ricerca sul carattere pubblico delle architetture ha permesso di rivelare le dinamiche sociali, economiche e politiche che caratterizzavano la città tra il 1926 e il 1938. L’analisi di tali opere non si è limitata alle nuove architetture introdotte dal regime (Casa del Fascio, Casa del Balilla, etc.) ma si è estesa al patrimonio infrastrutturale (scuole, ponti, ospedali) le cui caratteristiche sono difficilmente valutabili sul piano formale ma che costituiscono un’eloquente testimonianza delle dinamiche che hanno influenzato la produzione architettonica e il disegno della città.File | Dimensione | Formato | |
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