I paesaggi dell'energia : un'opportunità di riqualificazione territoriale

Questo lavoro di tesi si propone come obiettivo quello di indagare sul tema del paesaggio e le trasformazioni a cui è soggetto a seguito dell'installazione e dell'utilizzo delle diverse fonti di produzione energetica rinnovabile, per fare fronte al prossimo esaurimento delle fonti fossili ed inserendosi all'interno degli obiettivi europei di produzione di una quota pari al 20% di energia da fonti rinnovabili per il 2020. Negli ultimi decenni in Italia, la produzione di energia da fonti rinnovabili è aumentata sensibilmente sotto la spinta dell'Europa ed in seguito ai numerosi incentivi stanziati, che hanno portato ad un'espansione a macchia d'olio degli impianti, ma senza associare a questo sviluppo delle politiche energetiche che li legassero al territorio e stabilissero il "che cosa", il "quanto", il "dove" ed "in che modo". La realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili risulta spesso problematica, in virtù del fatto che pur sfruttando risorse non esauribili in quanto si rigenerano nel tempo, anche queste installazioni, nonostante siano numerosi i benefici in termini ambientali, sociali ed economici, non sono esenti da impatti di cui uno dei più dibattuti è appunto quello paesaggistico. La parte progettuale si inserisce in questo dibattito sfruttando l'opportunità della riqualificazione dei corridoi ecologici dei torrenti Parma e Baganza nella Provincia di Parma, come luoghi in cui usare la produzione di energia da fonte rinnovabile come elemento di recupero delle situazioni di degrado paesaggistico, legandola al territorio e cercando di mostrare che l'esigenza in termini di produzione di energia e la tutela e la valorizzazione del paesaggio non sono elementi antagonisti, ma sono tra loro reciprocamente dipendenti e parte dello stesso elemento che li rende: Paesaggi dell'energia. Prendendo coscienza dal fatto che in realtà non esistono paesaggi senza che siano interessati da flussi energetici, in quanto non esistono azioni o processi naturali o antropici senza che vi sia un passaggio di energia e che " le forme del paesaggio del futuro non sono mai state e non potranno mai essere fotocopia di quelle del passato".