Da L'Aquila all'Emilia : un processo per la ricostruzione

Il lavoro esposto di seguito si pone come obiettivo quello di indagare tramite valutazioni quali e quantitative circa le diverse metodologie di intervento adottate nei casi di emergenza derivanti da fenomeni catastrofici. Prendendo come esempio il tragico sisma dell’Aprile 2009 manifestatosi in maniera distruttiva nella città di L’Aquila, analizzando i diversi tipi di intervento attuati per contrastare l’emergenza, la loro efficacia nel tempo, la loro effettiva temporaneità, i loro costi e tutta una serie di considerazioni sull’impatto urbanistico, ambientale e sociale derivanti da interventi di così ampia portata, si cercherà di dimostrare la validità o meno di scelte strategiche intraprese dai diversi attori del processo realizzativo. In seguito a queste preliminari analisi, una volta nota la correttezza o meno delle scelte operate negli interventi che hanno interessato la città di L’Aquila, si cercherà di ovviare ai punti critici degli interventi prima studiati attraverso la progettazione di un processo adattabile a qualsiasi situazione post-catastrofe, giungendo così alla proposta di un tipo di intervento innovativo per il caso più recente dell’Emilia Romagna, in seguito al sisma del Maggio 2012, auspicabilmente standardizzabile, riproducibile e riutilizzabile in eventuali futuri scenari di emergenza.