DOSA. Museo di arte nuragica e contemporanea di Sarcapos

La presente tesi di laurea si pone come obiettivo la progettazione di un museo di arte nuragica e contemporanea in una zona poco nota del territorio sardo (Villaputzu, Cagliari); tale idea deriva dall’individuazione di un bando di concorso pubblicato nel mese di aprile 2012 sul portale online Europaconcorsi.com, denominato DOSA: Un museo nel futuro parco archeologico-fluviale di Sarcapos. Si tratta di un bando di concorso internazionale di idee, il quale esprime l’esigenza dell’ente banditore di realizzare una struttura innovativa dal punto di vista tipologico che al contempo sappia valorizzare il territorio in cui si inserisce, divenendo un polo ricettivo polifunzionale, in grado di attirare non solo gli abitanti delle zone limitrofe, ma anche quelli dell’intera regione, nonché i turisti. In particolare, la presenza nell’area di progetto di due serbatoi per la raccolta dell’acqua destinata all’irrigazione dei campi agricoli e l’esecuzione di due saggi di scavo archeologico (da cui sono emerse importanti testimonianze della millenaria civiltà nuragica), hanno costituito un pretesto significativo per l’ideazione del suddetto bando di concorso: il testo del bando cita che volontà dell’ente banditore è di progettare una struttura museale che riesca a dare nuova vita alle vasche di irrigazione ormai in disuso, collocandosi proprio al loro interno, in quanto un segno antropico così forte presente nel territorio da molti anni non deve essere rimosso, ma valorizzato perchè facente parte del patrimonio storico-culturale del comune di Villaputzu. Ritenendo l’oggetto del concorso di idee una tematica interessante, si è deciso di affrontarla riferendosi al bando in maniera parziale, focalizzandosi su quegli aspetti ritenuti di particolare importanza, quali la valorizzazione della cittadina di Villaputzu attraverso la creazione di un nuovo polo attrattore, il riuso delle vasche attraverso il loro inserimento all’interno del progetto museale e lo sviluppo di un percorso archeologico-fluviale che ponga in stretta relazione il museo e le preesistenze naturali e artificiali.