Il cohousing, fenomeno che rientra all'interno delle comunità contrattuali di proprietari, nasce alla fine degli anni sessanta in Danimarca si sviluppa nell'Europa settentrionale giungendo, alla fine degli anni ottanta, anche negli Stati Uniti. Oggi sono presenti anche nel territorio italiano casi interessanti di cohousing. Si tratta di una particolare forma insediativa che combina spazi privati e spazi comuni all'interno di un territorio esteso o di ridotte dimensioni, caratterizzato da volontarietà di adesione, valori condivisi, elementi di auto-regolazione e di partecipazione attiva ad una comunità. Infine si tratta di una particolare forma privata di governo del territorio, esempio efficace di azioni dal basso a carattere volontario. La crescente diffusione del fenomeno nel mondo, pone questioni importanti e di diverso tipo sia a livello giuridico che per quanto concerne le politiche urbane. Sulla base dei principi e delle caratteristiche fondanti del fenomeno, emergono diversi temi e questioni che, sopratutto nel caso italiano, permettono di evidenziare come tale fenomeno si manifesti come una forma territoriale del tutto nuova e differente rispetto alle tradizionali. La diffusione del fenomeno ha creato, inoltre, un forte interesse nei soggetti pubblici, i quali hanno adoperato iniziative di supporto e sono intervenuti, con modalità diverse per ogni paese, direttamente o indirettamente a sostegno di queste realtà insediative. Alla luce delle questioni che il fenomeno pone, sulla base della numerosa letteratura presente sul caso e sulla base dell'energico dibattito disciplinare in atto, è necessario analizzare ed individuare la reale portata del fenomeno, le sue caratteristiche e le questioni che da esso scaturiscono per una restituzione accurata del fenomeno e delle sue dinamiche. Il lavoro di tesi si struttura in cinque capitoli. Nel primo capitolo, sulla base della letteratura, tratto le caratteristiche del fenomeno; il secondo capitolo è costituito dall'analisi e dalla descrizione di sei casi di cohousing, i più significativi in Italia. La letteratura e l'osservazione dei casi conduce al terzo capitolo, di natura più interpretativa, nel quale si delineano i profili giuridici legati al fenomeno. Il quarto capitolo pone in evidenza i maggiori problemi che insistono oggi sulle comunità di cohousing in Italia. Infine, nel quinto capitolo si è cercato di ipotizzare alcuni scenari, alla luce delle esperienze e dell'analisi svolta, che potrebbero essere percorribili per ricercare un possibile miglioramento delle attuali condizioni; vengono strutturate tre prospettive. Sullo sfondo persistono riflessioni su quali dinamiche, a partire dal cohousing, investono il territorio e le persone; emerge la necessità di migliorare e ripensare le numerose regole che insistono oggi sul tema dell'abitazione e che fungono spesso da deterrente al proliferare di formazioni sociali volontarie. Il cohousing è la dimostrazione di come sia possibile formare comunità che, sulla base di regole condivise, siano in grado di regolarsi, auto-gestirsi e dotarsi di determinati beni e servizi, avvalorando ulteriormente la questione della libertà nell'aggregazione residenziale che, se libera di manifestarsi tramite sperimentazione di forme territoriali differenti dalle tradizionali, può produrre numerosi benefici sia per quanto concerne nello specifico i soggetti aderenti che più in generale per la società.

Riflessioni sul fenomeno del cohousing. Nuove questioni per le politiche urbane

FERRARI, FABRIZIO
2012/2013

Abstract

Il cohousing, fenomeno che rientra all'interno delle comunità contrattuali di proprietari, nasce alla fine degli anni sessanta in Danimarca si sviluppa nell'Europa settentrionale giungendo, alla fine degli anni ottanta, anche negli Stati Uniti. Oggi sono presenti anche nel territorio italiano casi interessanti di cohousing. Si tratta di una particolare forma insediativa che combina spazi privati e spazi comuni all'interno di un territorio esteso o di ridotte dimensioni, caratterizzato da volontarietà di adesione, valori condivisi, elementi di auto-regolazione e di partecipazione attiva ad una comunità. Infine si tratta di una particolare forma privata di governo del territorio, esempio efficace di azioni dal basso a carattere volontario. La crescente diffusione del fenomeno nel mondo, pone questioni importanti e di diverso tipo sia a livello giuridico che per quanto concerne le politiche urbane. Sulla base dei principi e delle caratteristiche fondanti del fenomeno, emergono diversi temi e questioni che, sopratutto nel caso italiano, permettono di evidenziare come tale fenomeno si manifesti come una forma territoriale del tutto nuova e differente rispetto alle tradizionali. La diffusione del fenomeno ha creato, inoltre, un forte interesse nei soggetti pubblici, i quali hanno adoperato iniziative di supporto e sono intervenuti, con modalità diverse per ogni paese, direttamente o indirettamente a sostegno di queste realtà insediative. Alla luce delle questioni che il fenomeno pone, sulla base della numerosa letteratura presente sul caso e sulla base dell'energico dibattito disciplinare in atto, è necessario analizzare ed individuare la reale portata del fenomeno, le sue caratteristiche e le questioni che da esso scaturiscono per una restituzione accurata del fenomeno e delle sue dinamiche. Il lavoro di tesi si struttura in cinque capitoli. Nel primo capitolo, sulla base della letteratura, tratto le caratteristiche del fenomeno; il secondo capitolo è costituito dall'analisi e dalla descrizione di sei casi di cohousing, i più significativi in Italia. La letteratura e l'osservazione dei casi conduce al terzo capitolo, di natura più interpretativa, nel quale si delineano i profili giuridici legati al fenomeno. Il quarto capitolo pone in evidenza i maggiori problemi che insistono oggi sulle comunità di cohousing in Italia. Infine, nel quinto capitolo si è cercato di ipotizzare alcuni scenari, alla luce delle esperienze e dell'analisi svolta, che potrebbero essere percorribili per ricercare un possibile miglioramento delle attuali condizioni; vengono strutturate tre prospettive. Sullo sfondo persistono riflessioni su quali dinamiche, a partire dal cohousing, investono il territorio e le persone; emerge la necessità di migliorare e ripensare le numerose regole che insistono oggi sul tema dell'abitazione e che fungono spesso da deterrente al proliferare di formazioni sociali volontarie. Il cohousing è la dimostrazione di come sia possibile formare comunità che, sulla base di regole condivise, siano in grado di regolarsi, auto-gestirsi e dotarsi di determinati beni e servizi, avvalorando ulteriormente la questione della libertà nell'aggregazione residenziale che, se libera di manifestarsi tramite sperimentazione di forme territoriali differenti dalle tradizionali, può produrre numerosi benefici sia per quanto concerne nello specifico i soggetti aderenti che più in generale per la società.
CABIDDU, MARIA AGOSTINA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
22-lug-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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