Oggetto della tesi è il palazzo dei marchesi Ippoliti di Gazoldo, situato a Mantova, in via Fratelli Bandiera. Presente a partire dal XVI secolo e di proprietà di una famiglia mantovana, fu acquisito dagli Ippoliti a metà del XVII secolo. Risultato di più acquisti effettuati nel Seicento, raggiunse il massimo splendore intorno alla metà del Settecento, nel clima barocco del rinnovo dei palazzi mantovani. Varie vicissitudini portarono al declino e all’estinzione del casato degli Ippoliti e il complesso fu acquistato dalla famiglia Pastore di Castiglione delle Stiviere. Nel 1932 divenne la sede mantovana del Partito Nazionale Fascista ed ebbero inizio i primi lavori che ne modificarono l’aspetto. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale divenne di proprietà del Demanio che lo modificò per adattarlo a diversi usi. Fu sede della Gazzetta di Mantova dal 1946 fino al 2008, quando anche gli ultimi inquilini si trasferirono, lasciandolo in completo abbandono. Gran parte della tesi è stata svolta attraverso una ricerca archivistica relativa alle famiglie che lo hanno abitato, supportata da approfondimenti bibliografici sul contesto storico e artistico dell’epoca. Nella prima parte si analizza il contesto storico e le origini del palazzo dal 500-600, si ricostruiscono le vicende storiche della famiglia Ippoliti e l’acquisizione della proprietà. Il tema centrale della tesi si svolge intorno alle varie trasformazioni che portano al periodo di massimo splendore del palazzo settecentesco, confrontandolo con il contesto artistico mantovano dell’epoca. La parte finale descrive le varie trasformazioni che hanno portato l’edificio allo stato attuale.
Palazzo Ippoliti a Mantova
DALZERO, FRANCESCA;IERACI, SALVATORE
2012/2013
Abstract
Oggetto della tesi è il palazzo dei marchesi Ippoliti di Gazoldo, situato a Mantova, in via Fratelli Bandiera. Presente a partire dal XVI secolo e di proprietà di una famiglia mantovana, fu acquisito dagli Ippoliti a metà del XVII secolo. Risultato di più acquisti effettuati nel Seicento, raggiunse il massimo splendore intorno alla metà del Settecento, nel clima barocco del rinnovo dei palazzi mantovani. Varie vicissitudini portarono al declino e all’estinzione del casato degli Ippoliti e il complesso fu acquistato dalla famiglia Pastore di Castiglione delle Stiviere. Nel 1932 divenne la sede mantovana del Partito Nazionale Fascista ed ebbero inizio i primi lavori che ne modificarono l’aspetto. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale divenne di proprietà del Demanio che lo modificò per adattarlo a diversi usi. Fu sede della Gazzetta di Mantova dal 1946 fino al 2008, quando anche gli ultimi inquilini si trasferirono, lasciandolo in completo abbandono. Gran parte della tesi è stata svolta attraverso una ricerca archivistica relativa alle famiglie che lo hanno abitato, supportata da approfondimenti bibliografici sul contesto storico e artistico dell’epoca. Nella prima parte si analizza il contesto storico e le origini del palazzo dal 500-600, si ricostruiscono le vicende storiche della famiglia Ippoliti e l’acquisizione della proprietà. Il tema centrale della tesi si svolge intorno alle varie trasformazioni che portano al periodo di massimo splendore del palazzo settecentesco, confrontandolo con il contesto artistico mantovano dell’epoca. La parte finale descrive le varie trasformazioni che hanno portato l’edificio allo stato attuale.File | Dimensione | Formato | |
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