La rete come stimolo di progetto. Semilavorati, componenti e innovazione continua

"The facts and the technical, are always a complex reality, if only because, even in the most elementary, they assume, in physical terms, a matter and energy.   The 'importance of the concept of matter in the scientific and philosophical thought, is demonstrated by the fact that Western philosophy was born about twenty-five centuries ago with the reflections on the nature of matter. Since then the term has undergone countless definitions disciplines, but maintaining a certain constancy of meaning, indicating the 'solid element, stable, permanent reality, "the primary support and liabilities of sensible qualities." According to the 'anthropologist Arnold Gehlen' s policies where the subject was born just found something - a tree, a stone - is processed. But in the act of processing already come into play some of the processes of abstraction that ... at least must be present in the mind. If you want to cut a flint to make a knife, you should conceive the process or schema design or implementation of the "cut in general" and also have well configured the shape of the object and how the use you will make. The semi-finished objects and elements of everyday life, who live in large structures or smaller items and tools, without historical profiles or special production processes, but of which we can evaluate different design solutions. Often belong to multiple categories of interpretation "see" a state of transience, providing a strong push for innovation in power. They are the ongoing project in the making, which generates visions and movements, and delivery to the designer who operates the BtoB the possibility of generating processes open and flexible, driving "the company" and proposing innovative projects and more aware.Objects and elements often absent-mindedly forgotten as a sort of devices unclear; Odradek as Kafkaesque or, in a few steps in becoming more Foucauldian heterotopias, thus distinguishing the categories of components, such as open spaces that take place on other sites therefore a function of relationship and communication, as open items to the compatibility and, therefore, with references to the module. Why Investigate the semi? Why from the stage of design research, they identify among the many useful tools to allow the final decision maker to express forms that are evidence of identity more articulated and complex, which include the identity discourse expressive of the brand identity expressive of the consumer, alone or in community, identity, expression of the territory etc. .. . "The first project that I asked Danish was a bowl. A little 'surprise, I propose to use the iron as a material. I decide to start with the semi-ie sheets and steel profiles with which much of our modern factory, railway rails from the beams for buildings. Absolute essentiality of industrial products, made to contain within itself all the possible variants of the subsequent build. In short, the archetype of the concept of "standard". Putrella, Enzo Mari. "It must be easy to grasp a container, with a lid that suppose to fix with a hinge, that is a device composed of a series of elementary rings held together by a pin. It is well known that there are two conditions: one insane and one of transformation, reserved for a small group of lucky, artists, writers, poets, scientists ... and designers. Draw the pin meant to me in the best position myself effortlessly. Java, Enzo Mari.

“I fatti e le azioni tecniche, sono sempre una realtà complessa, se non altro perchè, anche nel caso più elementare, essi presuppongono, in termini fisici, una materia e una energia. L' importanza del concetto di materia nel pensiero scientifico e filosofico, è dimostrata dal fatto che la filosofia Occidentale nasce circa venticinque secoli fà con le riflessioni sulla natura della materia. Da allora il termine ha subito definizioni in infinite discipline, ma mantenendo una certa costanza di significato, indicando l' elemento solido, stabile, permanente della realtà “il supporto primario e passivo di qualità sensibili”. Secondo l' antropologo Arnold Gehlen l' Oggetto nasce allorchè la cosa semplicemente trovata – un legno, una pietra – viene lavorata. Ma nell'atto della lavorazione entrano già in gioco alcuni processi di astrazione che … devono quanto meno essere presenti nella mente. Se si vuol tagliare una selce per farne una lama, si deve concepire il procedimento o lo schema progettuale o di attuazione del “tagliare in generale” e avere inoltre ben configurata la forma dell'oggetto e le modalità dell'uso che se ne farà. I semilavorati sono oggetti ed elementi della quotidianità, che abitano in grandi strutture o in piccoli oggetti e strumenti, senza profili storici né particolari processi produttivi, ma dei quali possiamo valutarne le diverse soluzioni progettuali. Spesso appartenenti a più categorie interpretative, “vivono” una condizione di transitorietà, offrendo in potenza una forte spinta all'innovazione. Essi costituiscono il progetto continuo in divenire, che genera visioni e spostamenti, e che consegna al progettista che opera il BtoB la possibilità di generare processi aperti e flessibili, guidando “l'azienda” e proponendo progetti innovativi e più consapevoli. Oggetti ed elementi spesso distrattamente dimenticati come una sorta di congegni poco chiari; come Odradek Kafkiani o ancora, trasformandosi con poche operazioni in più in eterotopie Foucaultiane, distinguendo così la categorie dei componenti; che come luoghi aperti su altri luoghi svolgono perciò una funzione di relazione e di comunicazione, poichè elementi aperti alla compatibilità e, per questo, con rimandi al modulo. Perchè Indagare i semilavorati? Perchè a partire dalla fase di ricerca progettuale, essi si identificano fra i molteplici tools utili a permettere al decisore finale di esprimere forme che siano la testimonianza di identità più articolate e complesse, che includano il discorso dell'identità espressiva del brand, dell'identità espressiva del consumatore, unico o in comunità, dell'identità espressiva del territorio etc.. . “Il primo progetto che mi chiese Danese era una ciotola. Un po’ a sorpresa, gli propongo di usare come materiale il ferro. Decido di partire dai semilavorati, cioè le lamiere e i profili d’acciaio coi quali si fabbrica gran parte della nostra modernità, dalle rotaie ferroviarie alle putrelle per edifici. Prodotti industriali di un’essenzialità assoluta, fatta per contenere in sé tutte le possibili varianti successive del costruire. Insomma, l’archetipo del concetto di “standard”. Putrella, Enzo Mari. “Dev’essere un contenitore facile da afferrare, con un coperchio che immagino di fissare con una cerniera, cioè un congegno elementare composto da una serie di anelli tenuti insieme da un perno. È risaputo che esistono due condizioni di lavoro: uno alienato e uno di trasformazione, riservato a un piccolo nucleo di fortunati, gli artisti, gli scrittori, i poeti, gli scienziati … e i progettisti. Disegnare quel perno per me significava posizionarmi senza fatica nel campo migliore. Java, Enzo Mari.