Nei primi anni del Ventunesimo secolo il termine paesaggio, apparentemente fuori moda, sembra essere curiosamente tornato in voga. La ricomparsa del paesaggio nel più ampio immaginario culturale è dovuta in parte alla notevole affermazione dell’ambientalismo e a una globale consapevolezza ecologica, alla crescita del turismo e alla conseguente esigenza delle regioni di mantenere un senso della propria identità, e all’impatto sulle aree rurali della crescita urbana massiccia. Occuparsi del paesaggio vuol dire anche contribuire all’edificazione di un territorio comune. Uno spazio pubblico in un centro urbano è senza dubbio il più visibile di tali patrimoni comuni, quello che conferisce identità a un quartiere o a una città. Il progetto nasce dalla necessità di ridare alla corte del Castello Sforzesco di Vigevano il suo specifico ruolo di centro d’incontro e di comunicazione per tutti i cittadini e l’intero territorio di riferimento, e di accrescere la forza catalizzatrice del complesso artistico e monumentale, soprattutto verso i visitatori stranieri, pensando anche all’Expo Milano 2015. Obiettivo del progetto è la riqualificazione della grande corte del Castello Sforzesco attraverso il miglioramento degli spazi verdi. Spazio che oggi potremmo definire residuale, come ingabbiato in una condizione di sospensione temporale. L’intervento è teso a coniugare la valorizzazione del contesto naturale con le esigenze di uno spazio di fruizione a disposizione degli abitanti. Degna attenzione alla scelta delle piante, che non hanno solo il ruolo di rendere interessante lo spazio verde durante tutto l’anno con un alternarsi di fioriture, ma anche di far conoscere ai fruitori la grande varietà di specie botaniche, nel rispetto delle caratteristiche agronomiche del luogo.

Agropolis. Un parco urbano in una città rurale

MASSOTTI, CHIARA
2012/2013

Abstract

Nei primi anni del Ventunesimo secolo il termine paesaggio, apparentemente fuori moda, sembra essere curiosamente tornato in voga. La ricomparsa del paesaggio nel più ampio immaginario culturale è dovuta in parte alla notevole affermazione dell’ambientalismo e a una globale consapevolezza ecologica, alla crescita del turismo e alla conseguente esigenza delle regioni di mantenere un senso della propria identità, e all’impatto sulle aree rurali della crescita urbana massiccia. Occuparsi del paesaggio vuol dire anche contribuire all’edificazione di un territorio comune. Uno spazio pubblico in un centro urbano è senza dubbio il più visibile di tali patrimoni comuni, quello che conferisce identità a un quartiere o a una città. Il progetto nasce dalla necessità di ridare alla corte del Castello Sforzesco di Vigevano il suo specifico ruolo di centro d’incontro e di comunicazione per tutti i cittadini e l’intero territorio di riferimento, e di accrescere la forza catalizzatrice del complesso artistico e monumentale, soprattutto verso i visitatori stranieri, pensando anche all’Expo Milano 2015. Obiettivo del progetto è la riqualificazione della grande corte del Castello Sforzesco attraverso il miglioramento degli spazi verdi. Spazio che oggi potremmo definire residuale, come ingabbiato in una condizione di sospensione temporale. L’intervento è teso a coniugare la valorizzazione del contesto naturale con le esigenze di uno spazio di fruizione a disposizione degli abitanti. Degna attenzione alla scelta delle piante, che non hanno solo il ruolo di rendere interessante lo spazio verde durante tutto l’anno con un alternarsi di fioriture, ma anche di far conoscere ai fruitori la grande varietà di specie botaniche, nel rispetto delle caratteristiche agronomiche del luogo.
ARC III - Scuola del Design
26-lug-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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