“La scrittura crea i libri, i libri creano biblioteche e una biblioteca è il luogo più forte e radicato di una casa privata, come lo è di una città − se biblioteca pubblica. Una biblioteca sostituisce la realtà assente o malvagia, e ne costituisce il luogo della beatitudine, del piacere: il luogo pagano della gioia.” A. Castronuovo, Se mi guardo fuori, 2008 Non solo, la biblioteca contemporanea vuole assurgere al ruolo di catalizzatore sociale e urbano, e proprio nel bel mezzo dell’epoca digitale, informatizzata, che vive “in rete”, si presenta, infatti, come l’ente che per eccellenza trasmette conoscenza, ma punta ad una modernizzazione ottenuta grazie all’implementazione dei servizi che offre, ad un nuovo approccio nei confronti dell’utenza, alla creazione, studio e proposta di un’immagine accattivante e funzionale. Non è infatti casuale che tante, nuove, belle biblioteche, mediateche e digital cultural institutions siano state inaugurate in molte delle città e nazioni più attente a temi quali: innovazione, educazione permanente, inclusione sociale e coesione comunitaria, per favorire quelle che l’Institute for Museum and Libraries ha identificato come le XXIth CenturySkills: capacità di apprendimento, selezione delle informazioni, pensiero critico, creatività, flessibilità, adattabilità e condivisione. La peculiarità di questo progetto di tesi sta nel declinare la nuova destinazione d’uso biblioteca, orientata verso il futuro, all’interno di un edificio esistente, un ex-municipio, situato nel cuore di un piccolo centro emiliano: Fiorenzuola d’Arda. Sempre più, infatti, anche riuso, riqualificazione e rivitalizzazione sono concetti intorno ai quali si muovono molte politiche urbane, risulta pertanto fondamentale comprendere ed iniziare a misurarsi con strategie di recupero di edifici e spazi nei contesti storici. S’intende qui riflettere sul valore del progetto architettonico e urbano, applicando tali riflessioni ad un ambito specifico, in cui ritrovare i temi della trasformazione e dell’identità. L’idea è quindi quella di proporre un connubio tra un intervento sull’esistente e l’inserzione di nuove volumetrie sia come elementi di chiusura e completamento del lotto, sia come corpi che vanno ad intersecarsi con l’edificio principale che già insiste su quell’area, rivisitato con minuziosi giochi di dettaglio. L’intento è, infatti, quello di avvicinarsi in punta di piedi, seguendo una logica di rispetto e valorizzazione del passato, concordi con il pensiero di C. Pellegrini, secondo il quale , a volte, basta un gioco meticoloso e delicato sui dettagli per recuperare, anche con budget limitati, un patrimonio che, altrimenti, andrebbe perduto e valorizzandolo attraverso il “nuovo”.
Una sequenza di spazi urbani collettivi. L'ex municipio di Fiorenzuola d'Arda quale nuova sede per la biblioteca
AMIDEI, GRETA;MATTERI, VALERIA;BINDA, TIZIANA MARIA
2012/2013
Abstract
“La scrittura crea i libri, i libri creano biblioteche e una biblioteca è il luogo più forte e radicato di una casa privata, come lo è di una città − se biblioteca pubblica. Una biblioteca sostituisce la realtà assente o malvagia, e ne costituisce il luogo della beatitudine, del piacere: il luogo pagano della gioia.” A. Castronuovo, Se mi guardo fuori, 2008 Non solo, la biblioteca contemporanea vuole assurgere al ruolo di catalizzatore sociale e urbano, e proprio nel bel mezzo dell’epoca digitale, informatizzata, che vive “in rete”, si presenta, infatti, come l’ente che per eccellenza trasmette conoscenza, ma punta ad una modernizzazione ottenuta grazie all’implementazione dei servizi che offre, ad un nuovo approccio nei confronti dell’utenza, alla creazione, studio e proposta di un’immagine accattivante e funzionale. Non è infatti casuale che tante, nuove, belle biblioteche, mediateche e digital cultural institutions siano state inaugurate in molte delle città e nazioni più attente a temi quali: innovazione, educazione permanente, inclusione sociale e coesione comunitaria, per favorire quelle che l’Institute for Museum and Libraries ha identificato come le XXIth CenturySkills: capacità di apprendimento, selezione delle informazioni, pensiero critico, creatività, flessibilità, adattabilità e condivisione. La peculiarità di questo progetto di tesi sta nel declinare la nuova destinazione d’uso biblioteca, orientata verso il futuro, all’interno di un edificio esistente, un ex-municipio, situato nel cuore di un piccolo centro emiliano: Fiorenzuola d’Arda. Sempre più, infatti, anche riuso, riqualificazione e rivitalizzazione sono concetti intorno ai quali si muovono molte politiche urbane, risulta pertanto fondamentale comprendere ed iniziare a misurarsi con strategie di recupero di edifici e spazi nei contesti storici. S’intende qui riflettere sul valore del progetto architettonico e urbano, applicando tali riflessioni ad un ambito specifico, in cui ritrovare i temi della trasformazione e dell’identità. L’idea è quindi quella di proporre un connubio tra un intervento sull’esistente e l’inserzione di nuove volumetrie sia come elementi di chiusura e completamento del lotto, sia come corpi che vanno ad intersecarsi con l’edificio principale che già insiste su quell’area, rivisitato con minuziosi giochi di dettaglio. L’intento è, infatti, quello di avvicinarsi in punta di piedi, seguendo una logica di rispetto e valorizzazione del passato, concordi con il pensiero di C. Pellegrini, secondo il quale , a volte, basta un gioco meticoloso e delicato sui dettagli per recuperare, anche con budget limitati, un patrimonio che, altrimenti, andrebbe perduto e valorizzandolo attraverso il “nuovo”.File | Dimensione | Formato | |
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