La prima impressione, quando si entra in contatto con la realtà egiziana, è la congestione e il sovraffollamento delle grandi realtà urbane del Cairo e di Alessandria: un problema che si riversa sulle condizioni di vita quotidiana dei suoi abitanti e sui processi di pianificazione in atto. Per trovare una soluzione progettuale che risolva queste grandi emergenze sociali-ambientali si è provato a capire cosa ci fosse oltre alle due grandi realtà urbane. Attraverso l’analisi è affiorata l’armatura urbana e la rete infrastrutturale che svela l’identikit di un ambito geografico, il delta, non più solo come “la terra di mezzo” tra le due grandi città, ma un paesaggio nella complessità della sua struttura insediativa. L’indagine è rivolta sia all’ordine naturale (il Nilo con la sua fitta rete di canali ha infatti influito sulla nascita di un importante maglia di villaggi il cui sostentamento deriva in primo luogo proprio dalle sue acque ) che all’ordine civile (progetti di infrastrutturazione idraulica e ferroviaria che determinano nuove scelte insediative; progetti di bonifica che modificano il confine tra terre aride e terre fertili). La ricerca, analizzando inoltre i processi in atto, mette in luce che parallelamente esiste un assetto di geografia volontaria che riscopre queste realtà deltaiche. I nuovi progetti a grande scala sul territorio egiziano reinvestono infatti su questo “confine mobile” con il Sahara. In sostegno a questi progetti è nato un sistema di istruzione che prevede l'insegnamento delle principali tecniche legate all'agricoltura in centri di sperimentazione locali. Da qui è nata l'idea di progettare il polo internazionale e istituzionale di riferimento per il settore agricolo e per i training center sparsi sul territorio. E dalla cartografia emerge come l'unico punto di contatto rimasto tra l'entroterra agricolo e la costa è in corrispondenza del parco reale di Montazah, l’ambito di applicazione selezionato per lo sviluppo del progetto di architettura.

La regione agricola di Behera e il suo attestamento ad Alessandria. Stazione, spazi pubblici e per i training center lungo il recinto del parco di Monthaza

BOCA, SILVIA
2012/2013

Abstract

La prima impressione, quando si entra in contatto con la realtà egiziana, è la congestione e il sovraffollamento delle grandi realtà urbane del Cairo e di Alessandria: un problema che si riversa sulle condizioni di vita quotidiana dei suoi abitanti e sui processi di pianificazione in atto. Per trovare una soluzione progettuale che risolva queste grandi emergenze sociali-ambientali si è provato a capire cosa ci fosse oltre alle due grandi realtà urbane. Attraverso l’analisi è affiorata l’armatura urbana e la rete infrastrutturale che svela l’identikit di un ambito geografico, il delta, non più solo come “la terra di mezzo” tra le due grandi città, ma un paesaggio nella complessità della sua struttura insediativa. L’indagine è rivolta sia all’ordine naturale (il Nilo con la sua fitta rete di canali ha infatti influito sulla nascita di un importante maglia di villaggi il cui sostentamento deriva in primo luogo proprio dalle sue acque ) che all’ordine civile (progetti di infrastrutturazione idraulica e ferroviaria che determinano nuove scelte insediative; progetti di bonifica che modificano il confine tra terre aride e terre fertili). La ricerca, analizzando inoltre i processi in atto, mette in luce che parallelamente esiste un assetto di geografia volontaria che riscopre queste realtà deltaiche. I nuovi progetti a grande scala sul territorio egiziano reinvestono infatti su questo “confine mobile” con il Sahara. In sostegno a questi progetti è nato un sistema di istruzione che prevede l'insegnamento delle principali tecniche legate all'agricoltura in centri di sperimentazione locali. Da qui è nata l'idea di progettare il polo internazionale e istituzionale di riferimento per il settore agricolo e per i training center sparsi sul territorio. E dalla cartografia emerge come l'unico punto di contatto rimasto tra l'entroterra agricolo e la costa è in corrispondenza del parco reale di Montazah, l’ambito di applicazione selezionato per lo sviluppo del progetto di architettura.
SCACCABAROZZI, ANNALISA
TACCHINI, GIOVANNI
ARC II - Scuola di Architettura Civile
23-lug-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/82066