Tra Alfama e il Tejo : la riqualificazione della Doca da Marinha a Lisbona

Il nostro approccio nello svolgere il progetto è stato correlato, insieme al lavoro svolto in università, da una serie di viaggi e scambi con il mondo portoghese, primo tra tutti l’intenso workshop svolto nello studio dell’architetto Joao Gomes da Silva, diventato nel frattempo nostro correlatore. Ad una prima fase di analisi della storia e del territorio di Lisbona, parte fondamentale per la nostra ricerca, è seguita quella progettuale, in cui l’intento principale è stato quello di ricostruire un rapporto spazio-temporale con il luogo ma anche con il fiume, attore sempre presente durante il corso della storia, nelle dinamiche cittadine. Il progetto consiste nella creazione di un’area pedonale, possibile grazie al piano del traffico voluto dalla Camera Municipale di Lisbona, una parte di parco verde, che prevede la creazione di una vasca drenante che tiene conto del delicatissimo problema idrogeologico della città di Lisbona ed una parte più costruita sulla darsena. Quest’ultima è stata pensata come una rielaborazione moderna di un antico sistema costruttivo portoghese, quello delle tercenas, strutture polivalenti formate da strutture primarie e secondarie di sistemi di archi e che furono utilizzate per centinaia di anni poiché definite un “modello copiabile, trasformabile e in un qualche modo atemporale”. Le funzioni qui inseritevi sono, prima di tutto, quella di una passeggiata miradouro (belvedere) in quota, caratteristica fondamentale di tutti i nuovi progetti sulla costa. A piano terra vengono invece ospitate le funzioni di Museo del Mare, come richiesto dalla Camera Municipale nel bando di concorso, delle attrezzature sportive e un giardino botanico dell’acqua. Dalla riqualificazione di una vecchia struttura portuale preesistente abbiamo ricavato di un’area polivalente ricreativa e di svago, in prossimità del Terminal Crociere, così da accogliere i turisti appena sbarcati. Infine le gradonate che costruiscono il margine della darsena facendolo diventare luogo di sosta e le attrezzature che popolano l’acqua, barche e piattaforme movibili, rendono l’antica attrezzatura portuale un area di svago in contatto con l’acqua, legame tanto cercato dai cittadini lisboneti.