Una sequenza di spazi urbani collettivi. L'ex municipio di Fiorenzuola d'Arda quale nuova sede per la biblioteca

Il progetto ha l’obiettivo di trasformare l’ex municipio di Fiorenzuola d’Arda in una nuova biblioteca per la città e unitamente di riqualificare gli spazi aperti dell’isolato in cui l’edificio si trova e che ora si presentano privi d’identità. L’edificio, trovandosi ora in stato di abbandono, è stato oggetto, in prima battuta, di un’attenta analisi dei materiali e dei fenomeni di degrado che li caratterizzano, sia per quanto riguarda le finiture delle facciate e delle stanze interne, sia per quanto riguarda le strutture portanti. L’intero progetto trova i suoi fondamenti nell’interpretazione dell’esistente e della sua storia, dal ripensamento dei prospetti non soggetti a vincolo al disegno dell’arredo: dalla scala più ampia a quella più ridotta a guidare la progettazione è stato l’intento di portare alla luce la complessità dell’edificio come valore e caratteristica peculiare. In concreto questo è stato fatto, al piano terra, tramite la creazione di un percorso che attraversando tutte le stanze ne evidenzi le differenze; al piano primo preservando e mettendo in luce le varie unità architettoniche; al sottotetto tagliando parte di copertura per fare spazio ad un terrazzo da cui scorgere le disconnessioni tra le falde. Nella facciata non vincolata sono state progettate grandi aperture che portino in luce le contraddittorietà tra la regolare maglia in cemento e la varietà degli spazi interni. A connettere visivamente i piani e portare luce nella fascia cieca al piano terra è stato progettato un cavedio che e funge anche da perno alle funzioni più quotidiane. Oltre alla biblioteca, nell’edificio sono state riposizionate le associazioni cittadine e un museo civico che occupi la porzione di fabbricato che ancora mantiene la logica compositiva tipica di Fiorenzuola. Per quanto riguarda la progettazione degli spazi aperti si è cercato di restituire loro identità e coerenza rispetto agli edifici che vi si affacciano. Attraverso la progettazione di muri che integrino quelli esistenti si è ricostruito invece il limite dell’isolato su tutti i suoi lati in modo da riconnetterlo con l’edificato storico di cui è confine.