Negli anni a cavallo tra Otto e Novecento, Gardone Riviera, con i suoi piccoli borghi dislocati sulle colline a destinazione agricola, mutò completamente il suo volto, diventando una stazione climatica invernale, con le fattezze di una città giardino, meta turistica frequentata principalmente da tedeschi e austriaci, con un’economia basata proprio sul turismo. La costa, fino agli anni Ottanta dell’Ottocento vedeva la presenza solo di alcune abitazioni di pescatori e contadini, di orti, viti e limonaie. Già vent’anni dopo erano sorte ville, alberghi, pensioni e case di cura, dai caratteri architettonici di linguaggio eclettico, connessi a significativi giardini ricchi di specie esotiche e rare. Furono il clima e la vegetazione mediterranei gli aspetti su cui maggiormente la nascente “industria del forestiero” puntò e che, già nei secoli precedenti, erano i temi affrontati nella letteratura riguardante il Garda e che divennero il cuore delle guide turistiche che iniziarono ad essere pubblicate nell’Ottocento. La nascita della città giardino di Gardone Riviera, che si distingue dagli altri paesi del lago proprio per il sistema paesaggistico, progettato con una ricca presenza di giardini e passeggiate pedonali, fu merito dei personaggi della Mitteleuropa che nella seconda metà dell’Ottocento iniziarono a trascorrere il periodo invernale sul Garda, cominciando a realizzare l’ineguagliabile scena architettonica. Si andò a formare, nel giro di un ventennio, un nuovo ed omogeneo paesaggio che trasformò il precedente paesaggio agrario. Con la Prima Guerra Mondiale, il sistema urbano e paesistico e tutta l’organizzazione economica e sociale mutò profondamente. Durante la Repubblica di Salò molti di questi luoghi furono utilizzati per uffici e residenze e, successivamente, riconvertiti ad attrezzature turistico–ricettive o abbandonati, trasformati e demoliti. Oggi, quel sistema paesistico, si trova inglobato all’interno di un impianto incoerente, sviluppatosi a partire dal secondo dopoguerra. Tutto questo patrimonio, architettonico e paesaggistico, è una notevole risorsa per Gardone Riviera, la cui conoscenza è fondamentale per una sua tutela, conservazione e valorizzazione.
Gardone Riviera : una città giardino mitteleuropea da salvaguardare e valorizzare
RIGHETTI, CHIARA
2012/2013
Abstract
Negli anni a cavallo tra Otto e Novecento, Gardone Riviera, con i suoi piccoli borghi dislocati sulle colline a destinazione agricola, mutò completamente il suo volto, diventando una stazione climatica invernale, con le fattezze di una città giardino, meta turistica frequentata principalmente da tedeschi e austriaci, con un’economia basata proprio sul turismo. La costa, fino agli anni Ottanta dell’Ottocento vedeva la presenza solo di alcune abitazioni di pescatori e contadini, di orti, viti e limonaie. Già vent’anni dopo erano sorte ville, alberghi, pensioni e case di cura, dai caratteri architettonici di linguaggio eclettico, connessi a significativi giardini ricchi di specie esotiche e rare. Furono il clima e la vegetazione mediterranei gli aspetti su cui maggiormente la nascente “industria del forestiero” puntò e che, già nei secoli precedenti, erano i temi affrontati nella letteratura riguardante il Garda e che divennero il cuore delle guide turistiche che iniziarono ad essere pubblicate nell’Ottocento. La nascita della città giardino di Gardone Riviera, che si distingue dagli altri paesi del lago proprio per il sistema paesaggistico, progettato con una ricca presenza di giardini e passeggiate pedonali, fu merito dei personaggi della Mitteleuropa che nella seconda metà dell’Ottocento iniziarono a trascorrere il periodo invernale sul Garda, cominciando a realizzare l’ineguagliabile scena architettonica. Si andò a formare, nel giro di un ventennio, un nuovo ed omogeneo paesaggio che trasformò il precedente paesaggio agrario. Con la Prima Guerra Mondiale, il sistema urbano e paesistico e tutta l’organizzazione economica e sociale mutò profondamente. Durante la Repubblica di Salò molti di questi luoghi furono utilizzati per uffici e residenze e, successivamente, riconvertiti ad attrezzature turistico–ricettive o abbandonati, trasformati e demoliti. Oggi, quel sistema paesistico, si trova inglobato all’interno di un impianto incoerente, sviluppatosi a partire dal secondo dopoguerra. Tutto questo patrimonio, architettonico e paesaggistico, è una notevole risorsa per Gardone Riviera, la cui conoscenza è fondamentale per una sua tutela, conservazione e valorizzazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/83703