In the last years, natural disaster caused emergencies very frequently and the lack of an efficient prevision and prevention system bring difficulties in the appropriate administration of the situation. This thesis of degree presents the project of a modular, reversible and temporary living system (called S.M.A.R.T.) that must be a part of a whole strategy used to approach the situation caused by an earthquake. This work is referred to the phase called “second emergency” (from first week to the next six months) and is related to a necessary re-establishment of the previous situation, in order to recreate the necessary conditions for the reconstruction, first of all of the population and next of social, economic and territorial equilibrium. Thanks to the analysis of real earthquakes and the corresponding way of administration, in Italy and in foreign countries, it is possible to understand the problems related to the assembling of temporary houses for emergencies, where temporary often means precariousness. This theme is having a great impact and interest so much the architectural culture; the project doesn’t pretend to give the perfect answer but represent the research of a good solution by the conformity to some essential requirements, always remembering that build, also temporary houses, means to form places and in this places man forms his identity.

L’emergenza insediativa provocata da calamità naturali è negli ultimi anni purtroppo sempre più frequente. Spesso non si è in grado di affrontarla nella maniera migliore e più appropriata perché è ancora carente l’apparato di prevenzione e previsione, unici mezzi sui quali è possibile intervenire per limitare l’entità di una catastrofe, riducendo la vulnerabilità degli elementi esposti a rischio. Questa tesi di laurea presenta il progetto di una sistema modulare abitativo reversibile e temporaneo che vuole inserirsi all’interno di una strategia generale che deve essere attuata per far fronte alla situazione provocata da un evento sismico. Tale proposta si colloca nella fase definita ‘seconda emergenza’ (periodo che va dalla prima settimana ai sei mesi successivi) e si inserisce in un’ottica di ripristino delle dimensioni urbana e sociale preesistenti, allo scopo di ricreare quelle condizioni necessarie alla ripresa, prima psicologica delle popolazioni colpite e successivamente degli equilibri sociali, economici e territoriali che sono fondamentali per dare impulso alla fase, lunga e impegnativa, della ricostruzione. Lo studio e l’analisi delle caratteristiche dei terremoti, unito all’approfondimento sui modi di gestione della situazione post evento, ha costituito la base di un percorso che ha portato allo sviluppo del progetto; è stato possibile infatti rendersi conto delle mancanze tutt’ora presenti nel modo di fornire una risposta efficiente e soddisfacente nell’allestimento di insediamenti temporanei, dove troppo spesso il termine temporaneità diviene sinonimo di precarietà. Non si ha certamente la pretesa di fornire una soluzione universale o totalmente priva di difetti su di un tema di così grande interesse e oggetto di studio da parte della cultura architettonica contemporanea; tuttavia impegnato (e impegnativo) è stato il tentativo di fornire una soluzione che fosse il più possibile rispondente ai requisiti, individuati come necessità sulle quali si fonda un corretto approccio alla questione, senza mai dimenticare che l’atto del costruire, anche temporaneo, forma dei luoghi ed in questi luoghi l’uomo forma (o in questo caso ri-forma) la sua identità.

Progetto S.M.A.R.T. - Sistema modulare abitativo reversibile temporaneo

GALBERO, MARCO;RIZZI, ANTONELLA
2012/2013

Abstract

In the last years, natural disaster caused emergencies very frequently and the lack of an efficient prevision and prevention system bring difficulties in the appropriate administration of the situation. This thesis of degree presents the project of a modular, reversible and temporary living system (called S.M.A.R.T.) that must be a part of a whole strategy used to approach the situation caused by an earthquake. This work is referred to the phase called “second emergency” (from first week to the next six months) and is related to a necessary re-establishment of the previous situation, in order to recreate the necessary conditions for the reconstruction, first of all of the population and next of social, economic and territorial equilibrium. Thanks to the analysis of real earthquakes and the corresponding way of administration, in Italy and in foreign countries, it is possible to understand the problems related to the assembling of temporary houses for emergencies, where temporary often means precariousness. This theme is having a great impact and interest so much the architectural culture; the project doesn’t pretend to give the perfect answer but represent the research of a good solution by the conformity to some essential requirements, always remembering that build, also temporary houses, means to form places and in this places man forms his identity.
ALDRIGHI, LUCA
ARC I - Scuola di Architettura e Società
3-ott-2013
2012/2013
L’emergenza insediativa provocata da calamità naturali è negli ultimi anni purtroppo sempre più frequente. Spesso non si è in grado di affrontarla nella maniera migliore e più appropriata perché è ancora carente l’apparato di prevenzione e previsione, unici mezzi sui quali è possibile intervenire per limitare l’entità di una catastrofe, riducendo la vulnerabilità degli elementi esposti a rischio. Questa tesi di laurea presenta il progetto di una sistema modulare abitativo reversibile e temporaneo che vuole inserirsi all’interno di una strategia generale che deve essere attuata per far fronte alla situazione provocata da un evento sismico. Tale proposta si colloca nella fase definita ‘seconda emergenza’ (periodo che va dalla prima settimana ai sei mesi successivi) e si inserisce in un’ottica di ripristino delle dimensioni urbana e sociale preesistenti, allo scopo di ricreare quelle condizioni necessarie alla ripresa, prima psicologica delle popolazioni colpite e successivamente degli equilibri sociali, economici e territoriali che sono fondamentali per dare impulso alla fase, lunga e impegnativa, della ricostruzione. Lo studio e l’analisi delle caratteristiche dei terremoti, unito all’approfondimento sui modi di gestione della situazione post evento, ha costituito la base di un percorso che ha portato allo sviluppo del progetto; è stato possibile infatti rendersi conto delle mancanze tutt’ora presenti nel modo di fornire una risposta efficiente e soddisfacente nell’allestimento di insediamenti temporanei, dove troppo spesso il termine temporaneità diviene sinonimo di precarietà. Non si ha certamente la pretesa di fornire una soluzione universale o totalmente priva di difetti su di un tema di così grande interesse e oggetto di studio da parte della cultura architettonica contemporanea; tuttavia impegnato (e impegnativo) è stato il tentativo di fornire una soluzione che fosse il più possibile rispondente ai requisiti, individuati come necessità sulle quali si fonda un corretto approccio alla questione, senza mai dimenticare che l’atto del costruire, anche temporaneo, forma dei luoghi ed in questi luoghi l’uomo forma (o in questo caso ri-forma) la sua identità.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/83721