For the collective imagination Mina is a myth. She belongs to that group of people who, through their extraordinary actions, are considered as role models by ordinary people. The aim of the thesis is the representation on stage of Mina – the myth. The project consists of the design of both the stage and the show. These two souls paint an intimate portrait of the artist, who decided not to perform in public starting from 1978, but still releases successful albums. To achieve this, we followed to paths. The first one is the technical design of the stage, having as guidelines the modularity and the repetition of pieces that make it up. Moreover, there is a special attention to construction details and the study of technical equipments such as audio, lighting and video - all supported by the contribution of professionals and companies coming from different backgrounds. The second path is the artistic design of the show, represented by the accurate choice of songs performed by Mina, to create the concert line-up. To sort this out we’ve decided to tell Mina’s story through songs like “Amore e Psiche” and “La metamorfosi di Apuleio”. The sum of these two paths is a stage that can host a polyhedric range of artistic performances, each one represented in specifically-designed places and supported by cutting edge technical equipments that allow performers to show various situations according to the music. On the other hand, this allows Mina to keep on being a myth for the whole community. The result to which we aspire is to show lively both, Mina and love, hence the title: M.I.N.A. ma io non amo!. This means love is a universal feeling that people experience in many different ways, making sure that the concert belongs to the audience and represents each of us.

Per l’immaginario collettivo Mina è un mito. Appartiene cioè a quella categoria di personaggi che, attraverso le loro azioni straordinarie, sono prese a modello dalle persone comuni. Scopo della tesi è la messa in scena del mito Mina e consiste nella progettazione sia del palco ma anche dello show e che insieme raccontano al meglio l’artista nel totale rispetto del suo desiderio di non apparire più in pubblico, sin dal 1978, ma di continuare comunque a incidere album. Per conseguire tale risultato due sono le strade percorse. La prima è quella tecnica di progettazione del palco, avendo come principi guida la modularità e la ripetitività dei pezzi che lo compongono, fino al disegno del dettaglio costruttivo e lo studio degli apparati tecnici audio, luci e video, il tutto supportato dal contributo di professionisti e aziende dei vari settori specifici. La seconda strada è quella artistica di progettazione dello show attraverso la scelta dei brani interpretati da Mina che vanno a comporre la scaletta. Per compiere questa non facile scelta si è deciso di raccontare per mezzo delle canzoni la favola di Amore e Psiche tratta dalle Metamorfosi di Apuleio. La somma di questi due percorsi è un palco che, da un lato, può ospitare le più svariate rappresentazioni artistiche in spazi appositamente progettati e supportate da apparati tecnici all’avanguardia che permettono di mettere in scena le varie situazioni a seconda dei brani musicali; dall’altro permette a Mina di continuare a essere un mito della collettività. Il risultato a cui si aspira è quello di raccontare Mina e l’amore, da qui il titolo: M.I.N.A. ma io non amo!, nel senso che l’amore è un sentimento che tutte le persone provano, in molteplici declinazioni, facendo in modo che il concerto possa appartenere e rappresentare ognuno di noi.

M.I.N.A. ma io non amo !

INGRASSIA, ANTONIO;NAVA, LUCIANA
2012/2013

Abstract

For the collective imagination Mina is a myth. She belongs to that group of people who, through their extraordinary actions, are considered as role models by ordinary people. The aim of the thesis is the representation on stage of Mina – the myth. The project consists of the design of both the stage and the show. These two souls paint an intimate portrait of the artist, who decided not to perform in public starting from 1978, but still releases successful albums. To achieve this, we followed to paths. The first one is the technical design of the stage, having as guidelines the modularity and the repetition of pieces that make it up. Moreover, there is a special attention to construction details and the study of technical equipments such as audio, lighting and video - all supported by the contribution of professionals and companies coming from different backgrounds. The second path is the artistic design of the show, represented by the accurate choice of songs performed by Mina, to create the concert line-up. To sort this out we’ve decided to tell Mina’s story through songs like “Amore e Psiche” and “La metamorfosi di Apuleio”. The sum of these two paths is a stage that can host a polyhedric range of artistic performances, each one represented in specifically-designed places and supported by cutting edge technical equipments that allow performers to show various situations according to the music. On the other hand, this allows Mina to keep on being a myth for the whole community. The result to which we aspire is to show lively both, Mina and love, hence the title: M.I.N.A. ma io non amo!. This means love is a universal feeling that people experience in many different ways, making sure that the concert belongs to the audience and represents each of us.
RAVELLI, GIANNI
ARC I - Scuola di Architettura e Società
2-ott-2013
2012/2013
Per l’immaginario collettivo Mina è un mito. Appartiene cioè a quella categoria di personaggi che, attraverso le loro azioni straordinarie, sono prese a modello dalle persone comuni. Scopo della tesi è la messa in scena del mito Mina e consiste nella progettazione sia del palco ma anche dello show e che insieme raccontano al meglio l’artista nel totale rispetto del suo desiderio di non apparire più in pubblico, sin dal 1978, ma di continuare comunque a incidere album. Per conseguire tale risultato due sono le strade percorse. La prima è quella tecnica di progettazione del palco, avendo come principi guida la modularità e la ripetitività dei pezzi che lo compongono, fino al disegno del dettaglio costruttivo e lo studio degli apparati tecnici audio, luci e video, il tutto supportato dal contributo di professionisti e aziende dei vari settori specifici. La seconda strada è quella artistica di progettazione dello show attraverso la scelta dei brani interpretati da Mina che vanno a comporre la scaletta. Per compiere questa non facile scelta si è deciso di raccontare per mezzo delle canzoni la favola di Amore e Psiche tratta dalle Metamorfosi di Apuleio. La somma di questi due percorsi è un palco che, da un lato, può ospitare le più svariate rappresentazioni artistiche in spazi appositamente progettati e supportate da apparati tecnici all’avanguardia che permettono di mettere in scena le varie situazioni a seconda dei brani musicali; dall’altro permette a Mina di continuare a essere un mito della collettività. Il risultato a cui si aspira è quello di raccontare Mina e l’amore, da qui il titolo: M.I.N.A. ma io non amo!, nel senso che l’amore è un sentimento che tutte le persone provano, in molteplici declinazioni, facendo in modo che il concerto possa appartenere e rappresentare ognuno di noi.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2013_10_Ingrassia_Nava_02.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 99.56 MB
Formato Adobe PDF
99.56 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2013_10_Ingrassia_Nava_03.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavole architettoniche
Dimensione 27.32 MB
Formato Adobe PDF
27.32 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2013_10_Ingrassia_Nava_04.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Tavole costruttive
Dimensione 42.43 MB
Formato Adobe PDF
42.43 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
2013_10_Ingrassia_Nava_01.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 51.93 MB
Formato Adobe PDF
51.93 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/83804