Percorso archeologico e nuovo museo romano di Avenches

Questo lavoro è stato sviluppato partendo dalle tematiche proposte dall’Unité d’enseignement ‘Architecture et Archéologie’, tenuta dal professor Luca Ortelli, al Politecnico federale di Losanna. L’unità d’insegnamento ha l’obbiettivo di esplorare le relazioni tra Architettura ed Archeologia. Il sito scelto per questo anno accademico è la città di Avenches, un piccolo comune nel cantone di Vaud, Svizzera. Aventicum, di origine celtica, diventò verso il 71 d.C. colonia dell’Impero Romano in terra Elvetica. La città presenta numerose rovine a cielo aperto inscritte in un paesaggio rurale che, a partire dal 16° secolo, hanno attratto studiosi, collezionisti ed archeologi. Madame Marie Krause, direttrice dell’attuale Museo Romano, ha svolto il ruolo di committente, proponendoci una serie di temi da sviluppare. Al primo posto tra le urgenze figura l’apertura di un nuovo museo, quello attuale, situato all’interno del Château Renaissance, non è adatto ad ospitare la ricchezza di reperti accumulata in due secoli di scavi. Il programma prevede, oltre a sale espositive ed auditorium, una serie di spazi destinati alla lavorazione ed allo studio dei reperti archeologici. Ho deciso di sviluppare questo tema partendo dalla ricerca di un sito adatto ad accogliere il nuovo edificio, affiancando il progetto del Nuovo Museo alla pianificazione di un Percorso Archeologico. Il Museo farà parte di un sistema di siti romani e percorsi a scala urbana, il rapporto che saprà instaurare con il paesaggio di Avenches sarà uno dei punti fondamentali del progetto e l’inserimento del nuovo edificio potrà costituire un’opportunità nella definizione del Percorso Archeologico. Il progetto si confronta con due condizioni: l’importanza politica e simbolica della città in epoca romana ed il carattere modesto del paese rurale di oggi. La pianificazione del Percorso Archeologico ed il progetto del Nuovo Museo Romano sono stati concepiti come due momenti all’interno di unico lavoro. Retrospettivamente, lo scambio tra diverse scale ha permesso di affrontare in maniera più completa la complessità di questo sito ed entrambi gli interventi sono stati arricchiti dal confronto tra temi architettonici ed urbani.