Un bastione verde per fare urbanità sullo scalo merci dismesso di Porta Romana

La tesi si occupa di riqualificare l’area dello scalo dismesso di Porta Romana che rappresenta un elemento di forte barriera all’interno della città, tenendo separati due tessuti urbani, uno dettato da un’edificazione compatta berutiana e l’altro invece un’edificazione diffusa sviluppata in periodo successivo alla nascita dello scalo merci. Gli scali ferroviari dismessi rappresentano aree di notevole interesse, in un’ottica di riqualificazione della città e rivitalizzazione del centro urbano. Analizzando Milano vengono messi in evidenza due aspetti di notevole importanza ripresi nell’ottica del progetto: il primo riguarda la presenza delle mura che hanno caratterizzato lo sviluppo della città, in particolare i bastioni spagnoli concepiti in origine per la sola funzione difensiva e successivamente trasformati in passeggiata alberata; il secondo invece riguarda l’aspetto del verde, in particolare lo sviluppo dei parchi urbani e le loro relazioni. Partendo dalle analisi che sono state fatte a livello urbano si è pervenuti ad una conoscenza del sito, passo preliminare per individuare le problematiche del luogo ed i suoi valori, punto di partenza per la stesura del progetto. Il progetto prevede lo sviluppo di un grande parco urbano e per superare la presenza della linea ferroviaria esistente, elemento di barriera, viene creato un sistema di terrazzamenti per mezzo di setti murari che conducono alla passeggiata in quota, sviluppata al di sopra del percorso dei treni, generando in questo modo un “bastione verde” alberato. A fare da filtro tra il tessuto urbano ed il parco ci sono delle piazze urbane, caratterizzate da diversi elementi che descrivere ambiti differenti. All’interno dell’area vengono pensati nuovi elementi architettonici per soddisfare diverse funzioni: quattro edifici residenziali dedicati agli studenti, due piccoli chioschi per ristoro e, per rafforzare il tema agrario, sia per la vicinanza del Parco Agricolo Sud, sia per la presenza del Consorzio Agrario nelle vicinanze, vengono predisposte delle serre e riutilizzati gli edifici esistenti all’interno dell’area per collocare spazi dedicati alla ricerca, laboratori e depositi di attrezzature.