La continuità dei valori funzionali che in ogni tempo caratterizza e motiva la vita della città portuale è certamente il più valido riferimento per qualsiasi immaginazione progettuale riguardante il suo futuro. Nella dimensione mediterranea e in riferimento alla realtà contemporanea, la città-porto, per sua stessa definizione, appare come una “cerniera” tra acque e terre, essa gioca il suo ruolo e destino in uno scenario insediativo che è posto tra diversi spazi e situazioni di margine, rivelando la sua contrapposizione a ogni visione meccanica dell’economia dello spazio. Genova è legata a filo doppio al commercio e questa fondamentale attività è a sua volta connessa con l’urbanesimo, sia per quanto riguarda il numero delle città, sia per il progredire della cultura urbanistica. Nelle città del Mediterraneo, è nel “Mercato”, istituzione e luogo di scambio per eccellenza, dove si sfiorano e si incontrano tutte le lingue e tutte le culture, che si forgiano una coscienza comune della città, un comune rito e ritmo della vita quotidiana. In altri termini, il commercio, genera spostamento di merci, di prodotti e principalmente di uomini, i quali convogliano verso spazialità sempre più ampie forme culturali, modi di intendersi e di rapportarsi, propri delle patrie d’origine, veicolando sempre più in tal senso non solo tecniche aziendali, forme e strumenti di pagamento, ma anche forme architettoniche e tipologie urbane. Questo studio si pone l’obiettivo di indagare le cause della progressiva decadenza di Genova, la città-porto italiana per antonomasia, per individuare quegli elementi che l’hanno fatta diventare nei secoli la potenza più grande del Mediterraneo, con il fine di riallacciarla ai traffici commerciali di oggi e assicurarle quindi un nuovo scenario di sviluppo che possa far rinascere l’economia genovese. La nuova configurazione del progresso dovrà essenzialmente basarsi sui tre tipi di economia che sono nel dna della città (economia del porto, delle tecnologie e del turismo) e sulla nuova rete ferroviaria ad alta velocità e alta capacità riconosciuta come Terzo Valico dei Giovi che le garantirà un ruolo da protagonista nel commercio europeo.

Genova, i rinnovati approdi e il rafforzamento della direttrice nord. La nuova stazione AV nel nodo di Sampierdarena

MASPERI, FRANCESCA;GAETI, ANDREA;DE BORTOLI, GRETA
2012/2013

Abstract

La continuità dei valori funzionali che in ogni tempo caratterizza e motiva la vita della città portuale è certamente il più valido riferimento per qualsiasi immaginazione progettuale riguardante il suo futuro. Nella dimensione mediterranea e in riferimento alla realtà contemporanea, la città-porto, per sua stessa definizione, appare come una “cerniera” tra acque e terre, essa gioca il suo ruolo e destino in uno scenario insediativo che è posto tra diversi spazi e situazioni di margine, rivelando la sua contrapposizione a ogni visione meccanica dell’economia dello spazio. Genova è legata a filo doppio al commercio e questa fondamentale attività è a sua volta connessa con l’urbanesimo, sia per quanto riguarda il numero delle città, sia per il progredire della cultura urbanistica. Nelle città del Mediterraneo, è nel “Mercato”, istituzione e luogo di scambio per eccellenza, dove si sfiorano e si incontrano tutte le lingue e tutte le culture, che si forgiano una coscienza comune della città, un comune rito e ritmo della vita quotidiana. In altri termini, il commercio, genera spostamento di merci, di prodotti e principalmente di uomini, i quali convogliano verso spazialità sempre più ampie forme culturali, modi di intendersi e di rapportarsi, propri delle patrie d’origine, veicolando sempre più in tal senso non solo tecniche aziendali, forme e strumenti di pagamento, ma anche forme architettoniche e tipologie urbane. Questo studio si pone l’obiettivo di indagare le cause della progressiva decadenza di Genova, la città-porto italiana per antonomasia, per individuare quegli elementi che l’hanno fatta diventare nei secoli la potenza più grande del Mediterraneo, con il fine di riallacciarla ai traffici commerciali di oggi e assicurarle quindi un nuovo scenario di sviluppo che possa far rinascere l’economia genovese. La nuova configurazione del progresso dovrà essenzialmente basarsi sui tre tipi di economia che sono nel dna della città (economia del porto, delle tecnologie e del turismo) e sulla nuova rete ferroviaria ad alta velocità e alta capacità riconosciuta come Terzo Valico dei Giovi che le garantirà un ruolo da protagonista nel commercio europeo.
PALLINI, CRISTINA
ARC II - Scuola di Architettura Civile
3-ott-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Descrizione: Testo della tesi, Tavola di inquadramento 1, Tavola Fasi esecutive verso Genova 2030 2, Tavola traffici commerciali e internazionali 3, Tavola sistema Genova_Savona_La Spezia 4, Tavola Piano Urbanistico Comunale 5, Tavola Valpolcevera: ecologia delle funzioni 6, Tavola Evoluzione storica di Sampierdarena 7, Tavola progetto_Masterplan 8, Tavola progetto piano delle connessioni 9, Tavola progetto_sistema viabilistico sotterraneo 10, Tavola fasi esecutive viadotto ferroviario 11
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/85462