Design low cost is a form of projectuality born out of necessity. A result of an art of getting it trough, the low cost projectuality always existed. The objective of this thesis is to demonstrate that the best design project isn’t necessary the one suggested by professional designers, but rather the one coming out of simplicity of an everyday life. If needed, we are all designers, and the intuition of an average consumer is just the same as the one of a professional designer; the only difference between them is the learned technical capability of a professional. With a large amount of photos of the case studios, the intention is to put a parallel confrontation of a different objects realized in the same way, but in different time and in places very far away one from another; a testimony that the necessity doesn’t have geographical and time limits.

Il design low cost è una modalità progettuale nata dalla necessità. Risultato dell’arte dell’arrangiarsi, la progettualità a basso costo è sempre esistita. Attraverso una serie di casi studio si vuole dimostrare che il miglior progetto del design non è necessariamente quello proposto dai designer di professione, ma piuttosto quello che deriva dalla semplicità della vita quotidiana. Se costretti, siamo tutti designer, l’abilità intuitiva eguaglia l’utente comune e il designer di professione; e l’unica differenza tra il professionista e il designer spontaneo è la conoscenza tecnica del primo rispetto al secondo. Per mezzo di una cospicua documentazione fotografica, relativa a una serie di casi studio analizzati, l’intento è quello di mettere a confronto diversi oggetti realizzati con le stesse modalità ma in epoche e luoghi molto distanti fra essi; attestando in questo modo che il bisogno non conosce limitazioni geografiche né temporanee. La scarsità di mezzi genera un atteggiamento creativo rivolto alla progettazione, una creatività spontanea di autori anonimi che ha spesso come materia prima di utilizzo lo scarto, oppure oggetti che ci circondano tutti i giorni. Nel corso della ricerca si desidera evidenziare in che modo siano proprio i materiali di scarto e gli stessi oggetti anonimi quelli a stimolare le facoltà inventive e la progettualità dell’utente.

Design + low cost. Ovvero il grado zero del design

SOIC, ANDREA
2012/2013

Abstract

Design low cost is a form of projectuality born out of necessity. A result of an art of getting it trough, the low cost projectuality always existed. The objective of this thesis is to demonstrate that the best design project isn’t necessary the one suggested by professional designers, but rather the one coming out of simplicity of an everyday life. If needed, we are all designers, and the intuition of an average consumer is just the same as the one of a professional designer; the only difference between them is the learned technical capability of a professional. With a large amount of photos of the case studios, the intention is to put a parallel confrontation of a different objects realized in the same way, but in different time and in places very far away one from another; a testimony that the necessity doesn’t have geographical and time limits.
ARC III - Scuola del Design
3-ott-2013
2012/2013
Il design low cost è una modalità progettuale nata dalla necessità. Risultato dell’arte dell’arrangiarsi, la progettualità a basso costo è sempre esistita. Attraverso una serie di casi studio si vuole dimostrare che il miglior progetto del design non è necessariamente quello proposto dai designer di professione, ma piuttosto quello che deriva dalla semplicità della vita quotidiana. Se costretti, siamo tutti designer, l’abilità intuitiva eguaglia l’utente comune e il designer di professione; e l’unica differenza tra il professionista e il designer spontaneo è la conoscenza tecnica del primo rispetto al secondo. Per mezzo di una cospicua documentazione fotografica, relativa a una serie di casi studio analizzati, l’intento è quello di mettere a confronto diversi oggetti realizzati con le stesse modalità ma in epoche e luoghi molto distanti fra essi; attestando in questo modo che il bisogno non conosce limitazioni geografiche né temporanee. La scarsità di mezzi genera un atteggiamento creativo rivolto alla progettazione, una creatività spontanea di autori anonimi che ha spesso come materia prima di utilizzo lo scarto, oppure oggetti che ci circondano tutti i giorni. Nel corso della ricerca si desidera evidenziare in che modo siano proprio i materiali di scarto e gli stessi oggetti anonimi quelli a stimolare le facoltà inventive e la progettualità dell’utente.
Tesi di laurea Magistrale
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