Ci sono favole che si incontrano quando si è solo dei bambini e che durante tutta la vita ci accompagnano, sempre uguali ma allo stesso tempo diverse. Inizialmente il libro «Alice nel paese delle meraviglie», nella sua prima pubblicazione del 1865, venne considerato nient’altro che un’opera di fantasia per bambini, dunque etichettato come letteratura d’infanzia. Attraverso varie ricerche ho potuto costatare quante svariate riletture ne siano state invece fatte nel corso della storia che va dalla sua nascita ai giorni nostri: si procede da una lettura psicanalitica ispirata dalla nascente figura di Freud, che assegna a determinati personaggi delle particolari patologie; all' analisi linguistica e logica che pone il racconto nella sfera del non-sense e dei giochi di parole; ad una rilettura fisico - matematica che vede nella fiaba dei caratteristici riferimenti alle nuove scoperte in atto; infine da un punto di vista sociologico che rivisita l’intero racconto come un saggio storico che svela l’attenta satira, mascherata da parodia, della società borghese vittoriana. Una fiaba che dunque non si limita ad essere riservata esclusivamente ai piccoli. La mia idea è quella di sviluppare un allestimento per una mostra che indaghi sugli aspetti nascosti dei personaggi principali del romanzo, creando per ognuno di loro un ambiente che riesca a ricondurre immediatamente la mente del visitatore al personaggio, che verrà quindi descritto anche tramite l’allestimento e non solo attraverso le parole.

Wonderland. Il dietro le quinte

POSELLA, KATIUSCIA
2012/2013

Abstract

Ci sono favole che si incontrano quando si è solo dei bambini e che durante tutta la vita ci accompagnano, sempre uguali ma allo stesso tempo diverse. Inizialmente il libro «Alice nel paese delle meraviglie», nella sua prima pubblicazione del 1865, venne considerato nient’altro che un’opera di fantasia per bambini, dunque etichettato come letteratura d’infanzia. Attraverso varie ricerche ho potuto costatare quante svariate riletture ne siano state invece fatte nel corso della storia che va dalla sua nascita ai giorni nostri: si procede da una lettura psicanalitica ispirata dalla nascente figura di Freud, che assegna a determinati personaggi delle particolari patologie; all' analisi linguistica e logica che pone il racconto nella sfera del non-sense e dei giochi di parole; ad una rilettura fisico - matematica che vede nella fiaba dei caratteristici riferimenti alle nuove scoperte in atto; infine da un punto di vista sociologico che rivisita l’intero racconto come un saggio storico che svela l’attenta satira, mascherata da parodia, della società borghese vittoriana. Una fiaba che dunque non si limita ad essere riservata esclusivamente ai piccoli. La mia idea è quella di sviluppare un allestimento per una mostra che indaghi sugli aspetti nascosti dei personaggi principali del romanzo, creando per ognuno di loro un ambiente che riesca a ricondurre immediatamente la mente del visitatore al personaggio, che verrà quindi descritto anche tramite l’allestimento e non solo attraverso le parole.
ORIGONI, FRANCO
ARC III - Scuola del Design
3-ott-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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