Sull’idea di valorizzare il territorio a nord del Piemonte: l’Ossola, in cui sono nata e cresciuta, ho scelto di analizzare una realtà già presente sul territorio. Il consorzio Erba Böna per la coltivazione delle erbe officinali è una piccola realtà sul territorio ossolano, che si occupa del recupero di terreni incolti ed abbandonati per un riutilizzo ad uso agricolo. È una piccola realtà che richiede una mano per crescere e diventare più competitivo sul mercato officinale. Ho perciò compiuto un lavoro di analisi e ricerca, che mi ha portato a sviluppare il consorzio sotto tre punti di vista: il primo, risolvere alcune problematiche nelle fasi di raccolta con l’introduzione di un nuovo macchinario per la raccolta dell’Achillea. Secondo punto è stato creare una nuova immagine coordinata a Erba Böna che lo rendesse più competitivo ed accattivante. Infine, cercare di promuovere il consorzio stesso aprendo i laboratori al pubblico che ora può vedere, provare ed entrare a far parte della tradizione officinale.
Erba bona. Nuovi sviluppi per la tradizione officinale
PREVIDOLI, LUCIA
2012/2013
Abstract
Sull’idea di valorizzare il territorio a nord del Piemonte: l’Ossola, in cui sono nata e cresciuta, ho scelto di analizzare una realtà già presente sul territorio. Il consorzio Erba Böna per la coltivazione delle erbe officinali è una piccola realtà sul territorio ossolano, che si occupa del recupero di terreni incolti ed abbandonati per un riutilizzo ad uso agricolo. È una piccola realtà che richiede una mano per crescere e diventare più competitivo sul mercato officinale. Ho perciò compiuto un lavoro di analisi e ricerca, che mi ha portato a sviluppare il consorzio sotto tre punti di vista: il primo, risolvere alcune problematiche nelle fasi di raccolta con l’introduzione di un nuovo macchinario per la raccolta dell’Achillea. Secondo punto è stato creare una nuova immagine coordinata a Erba Böna che lo rendesse più competitivo ed accattivante. Infine, cercare di promuovere il consorzio stesso aprendo i laboratori al pubblico che ora può vedere, provare ed entrare a far parte della tradizione officinale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/85581