The work presents a thorough study on the themes of co-opetition and Open Innovation. The term has distant origins, but its paternity has been attributed to Ray Noorda, CEO of Novell, which in the 80s has first promoted competitor collaboration. The concept of co-opetition had progressively extended its meaning to other areas of research that are not tackled within this thesis. This work, in fact, is about co-opetition intended as collaboration between competitors. This theme is then overlapped with the management discipline of Open Innovation, according to which a firm does not have to innovate only through its internal research and development unit, but should also seek innovation from outside its boundaries. In the overlapping zone between these two management practices stands collaboration between competitors for technological innovation. This theme has been well documented in literature, which argues about the reasons of its formation and its forms. What remains neglected is the analysis on how this type of collaboration leads to a successful result or to a failure. The first step of this work is to identify the factors that influence an already-established co-opetition relationship, in order to analyse how they push the terms towards the two poles of a continuum of statuses, composed by pure competition and sustained co-opetition or its success. The analysis goes on by verifying how these factors influence the innovativeness of the relationship’s output. The framework is then validated empirically through a series of case studies focused on the Information & Communication Technology industry, which confirm the validity of most the hypotheses composing the model. From a managerial standpoint, this work provides a framework able to analyse the status of a partnership between two competitors, and to provide qualitative information on the goodness of the relationship. From an academic standpoint, the work provides a starting point for a more detailed study on the dynamics that characterize the behaviour of competitor collaborations for technological innovation.

Il lavoro presenta uno studio approfondito dei temi di co-opetition e Open Innovation. Il termine co-opetition indica in letterature una generica collaborazione caratterizzata da elementi competitivi. Il termine ha origini lontane, ma la paternità della pratica di co-opetition è stata attribuita a Ray Noorda, amministratore delegato di Novell che negli anni ‘80 ha per primo promosso collaborazioni tra concorrenti. Il termine co-opetition si è progressivamente ampliato andando a cogliere nuovi ambiti non discussi in questa tesi. Infatti, il seguente lavoro si basa sulla co-opetition intesa come collaborazione tra aziende concorrenti. Questo tema è unito al noto e recente tema manageriale di Open Innovation, secondo cui l’impresa moderna non deve più fare innovare solo e unicamente attraverso la propria funzione di ricerca e sviluppo, ma è chiamata a cercare innovazione al di fuori dei propri confini. Nell’area di mezzo tra le due pratiche si situa la collaborazione tra concorrenti per l’innovazione tecnologica, tema che è stato spesso menzionato in letteratura, la quale ne cita i motivi e le forme. Ciò che tuttavia rimane trascurato è l’analisi di come questo tipo di collaborazioni porti a un risultato soddisfacente piuttosto che a un fallimento. Il primo passo del lavoro è identificare i fattori che influenzano una relazione di co-opetition già avviata, per poi analizzare come questi spingono i rapporti verso i due estremi di un continuum di possibili stati, composti da pura competizione e dal successo o sostenimento della relazione di co-opetition stessa. L’analisi prosegue verificando come questi fattori influenzano l’innovatività dell’output della collaborazione stessa. Il tutto è validato con una serie di casi reali, focalizzati sul mondo Information & Communication Technology, che confermano la validità della maggior parte delle ipotesi alla base del modello. Dal punto di vista manageriale, il lavoro fornisce un modello in grado di analizzare lo stato una collaborazione tra imprese concorrenti, e di fornire all’utilizzatore un’indicazione qualitativa della positività del rapporto stesso. Dal punto di vista accademico, il modello fornisce una base di partenza per uno studio più approfondito delle dinamiche caratterizzanti l’andamento di relazioni di collaborazione competitiva per l’innovazione tecnologica.

A framework analysing the relationship between co-opetition and open innovation. Evidence from the IT industry

MANERI, DARIO EMIDIO
2012/2013

Abstract

The work presents a thorough study on the themes of co-opetition and Open Innovation. The term has distant origins, but its paternity has been attributed to Ray Noorda, CEO of Novell, which in the 80s has first promoted competitor collaboration. The concept of co-opetition had progressively extended its meaning to other areas of research that are not tackled within this thesis. This work, in fact, is about co-opetition intended as collaboration between competitors. This theme is then overlapped with the management discipline of Open Innovation, according to which a firm does not have to innovate only through its internal research and development unit, but should also seek innovation from outside its boundaries. In the overlapping zone between these two management practices stands collaboration between competitors for technological innovation. This theme has been well documented in literature, which argues about the reasons of its formation and its forms. What remains neglected is the analysis on how this type of collaboration leads to a successful result or to a failure. The first step of this work is to identify the factors that influence an already-established co-opetition relationship, in order to analyse how they push the terms towards the two poles of a continuum of statuses, composed by pure competition and sustained co-opetition or its success. The analysis goes on by verifying how these factors influence the innovativeness of the relationship’s output. The framework is then validated empirically through a series of case studies focused on the Information & Communication Technology industry, which confirm the validity of most the hypotheses composing the model. From a managerial standpoint, this work provides a framework able to analyse the status of a partnership between two competitors, and to provide qualitative information on the goodness of the relationship. From an academic standpoint, the work provides a starting point for a more detailed study on the dynamics that characterize the behaviour of competitor collaborations for technological innovation.
GHEZZI, ANTONIO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
17-dic-2013
2012/2013
Il lavoro presenta uno studio approfondito dei temi di co-opetition e Open Innovation. Il termine co-opetition indica in letterature una generica collaborazione caratterizzata da elementi competitivi. Il termine ha origini lontane, ma la paternità della pratica di co-opetition è stata attribuita a Ray Noorda, amministratore delegato di Novell che negli anni ‘80 ha per primo promosso collaborazioni tra concorrenti. Il termine co-opetition si è progressivamente ampliato andando a cogliere nuovi ambiti non discussi in questa tesi. Infatti, il seguente lavoro si basa sulla co-opetition intesa come collaborazione tra aziende concorrenti. Questo tema è unito al noto e recente tema manageriale di Open Innovation, secondo cui l’impresa moderna non deve più fare innovare solo e unicamente attraverso la propria funzione di ricerca e sviluppo, ma è chiamata a cercare innovazione al di fuori dei propri confini. Nell’area di mezzo tra le due pratiche si situa la collaborazione tra concorrenti per l’innovazione tecnologica, tema che è stato spesso menzionato in letteratura, la quale ne cita i motivi e le forme. Ciò che tuttavia rimane trascurato è l’analisi di come questo tipo di collaborazioni porti a un risultato soddisfacente piuttosto che a un fallimento. Il primo passo del lavoro è identificare i fattori che influenzano una relazione di co-opetition già avviata, per poi analizzare come questi spingono i rapporti verso i due estremi di un continuum di possibili stati, composti da pura competizione e dal successo o sostenimento della relazione di co-opetition stessa. L’analisi prosegue verificando come questi fattori influenzano l’innovatività dell’output della collaborazione stessa. Il tutto è validato con una serie di casi reali, focalizzati sul mondo Information & Communication Technology, che confermano la validità della maggior parte delle ipotesi alla base del modello. Dal punto di vista manageriale, il lavoro fornisce un modello in grado di analizzare lo stato una collaborazione tra imprese concorrenti, e di fornire all’utilizzatore un’indicazione qualitativa della positività del rapporto stesso. Dal punto di vista accademico, il modello fornisce una base di partenza per uno studio più approfondito delle dinamiche caratterizzanti l’andamento di relazioni di collaborazione competitiva per l’innovazione tecnologica.
Tesi di laurea Magistrale
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