Mirandola, definita città, al tempo dei Pico,assunse un ruolo socio-culturale di rilevanza a quel tempo. Rimane, ora, uno dei centri più importanti della Bassa Modenese, anche se negli ultimi anni è stata influenzata dal processo di decadenza che sta interessando, via via, la maggior parte dei centri urbani di piccole dimensioni. Questo processo può essere riconducibile all’evoluzione degli stili di vita e altri aspetti che interessano il mondo contemporaneo, e che stanno incidendo in modo negativo sulla sopravvivenza dei piccoli centri urbani. I centri commerciali hanno assunto in breve tempo il ruolo dei centri storici diventando il fulcro della vita, veri e propri poli attrattivi a servizio della popolazione. Il sisma del 20-29 maggio s’inserisce drasticamente in una situazione già critica del centro storico, evidenziandone duramente gli aspetti negativi. E’ dalla volontà di vedere nel sisma un opportunità, che è nata l’idea di convertire l’intero centro storico in un centro commerciale naturale, che prende vita dal nuovo polo commerciale e residenziale creato nell’area Ex Milizia, comparto a sud del centro storico. Il progetto propone un nuovo assetto dell’area di progetto, con lo scopo di influenzare gli ambiti circostanti e stabilire uno stretto sistema di relazioni urbane indispensabili alla vita del centro. Viene così plasmato un nuovo volto sulla città di Mirandola, un’identità nuova che nasce da quella storica, un’identità ri-trovata con lo scopo di adottare nuove soluzioni per contrastare i problemi già preesistenti. Small-in diventa esso stesso monumento della memoria, attraverso forme, luci, ombre e materiali, luogo di rinascita,polo attrattore per un centro, in un primo tempo scarsamente utilizzato, rispetto le sue potenzialità, e successivamente disabitato e distrutto a causa del sisma.

Small-in. Un polo attrattivo nel centro storico di Mirandola

CAVICCHIOLI, CHIARA
2012/2013

Abstract

Mirandola, definita città, al tempo dei Pico,assunse un ruolo socio-culturale di rilevanza a quel tempo. Rimane, ora, uno dei centri più importanti della Bassa Modenese, anche se negli ultimi anni è stata influenzata dal processo di decadenza che sta interessando, via via, la maggior parte dei centri urbani di piccole dimensioni. Questo processo può essere riconducibile all’evoluzione degli stili di vita e altri aspetti che interessano il mondo contemporaneo, e che stanno incidendo in modo negativo sulla sopravvivenza dei piccoli centri urbani. I centri commerciali hanno assunto in breve tempo il ruolo dei centri storici diventando il fulcro della vita, veri e propri poli attrattivi a servizio della popolazione. Il sisma del 20-29 maggio s’inserisce drasticamente in una situazione già critica del centro storico, evidenziandone duramente gli aspetti negativi. E’ dalla volontà di vedere nel sisma un opportunità, che è nata l’idea di convertire l’intero centro storico in un centro commerciale naturale, che prende vita dal nuovo polo commerciale e residenziale creato nell’area Ex Milizia, comparto a sud del centro storico. Il progetto propone un nuovo assetto dell’area di progetto, con lo scopo di influenzare gli ambiti circostanti e stabilire uno stretto sistema di relazioni urbane indispensabili alla vita del centro. Viene così plasmato un nuovo volto sulla città di Mirandola, un’identità nuova che nasce da quella storica, un’identità ri-trovata con lo scopo di adottare nuove soluzioni per contrastare i problemi già preesistenti. Small-in diventa esso stesso monumento della memoria, attraverso forme, luci, ombre e materiali, luogo di rinascita,polo attrattore per un centro, in un primo tempo scarsamente utilizzato, rispetto le sue potenzialità, e successivamente disabitato e distrutto a causa del sisma.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
17-dic-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/86321