La tesi affronta il tema dell'accessibilità del paesaggio rurale, attraverso la tutela dei soggetti svantaggiati e come mezzo per la valorizzazione del territorio. Rendere accessibili le aree rurali apre a una parte sostanziale di fruizione turistiche altrimenti escluse. La valorizzazione del territorio, quello rurale in questo caso è una risorsa da sviluppare sia a livello economico che culturale. L'analisi del quadro programmatico a livello nazionale ha evidenziato l’assenza di una regolamentazione che riguardi l'accessibilità all'interno del paesaggio per persone diversamente abili. Se l'argomento dell'accessibilità, all'interno di edifici viene affrontato ormai ampiamente sui banchi decisionali nazionali ed internazionali, è altresì mancante la parte che si prende cura di ciò che avviene all'esterno di un edificio e di un centro urbano. il seguente studio si inserisce quindi in questo contesto fornendo uno strumento, sotto forma di linee guida ed esemplificazioni su un caso progettuale specifico, per una gestione e valorizzazione delle aree rurali attenta a una utenza allargata. La ricerca si inserisce nel più ampio tema della valorizzazione del paesaggio, in particolare di tutte quelle aree prossime alla città ricche di storia naturalità e cultura ma spesso poco conosciute e quindi poco fruite e valorizzate. In questo contesto l’accessibilità è stata studiata come volano per la valorizzazione, approccio che è stato possibile grazie alla collaborazione al progetto di ricerca “Studi e ricerche per il recupero e la valorizzazione fruitiva, ambientale e paesaggistica del patrimonio della Fondazione Bonoris, nel contesto territoriale del Parco del Mincio” del Politecnico di Milano, Dipartimento ABC, responsabile scientifico prof.ssa Elena Mussinelli, con il supporto scientifico del Parco del Mincio e che ha visto il coinvolgimento delle istituzioni della Provincia di Mantova, del Comune di Porto mantovano, della Fondazione Bonoris, dei rappresentanti del Parco del Mincio, del CNBF Bosco Fontana, della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, degli studenti partecipanti al master "Management della valorizzazione del patrimonio territoriale e dell’accoglienza turistico culturale” e al master "Conservazione preventiva e programmata per la valorizzazione del patrimonio 4 culturale”. La Fondazione Conte Gaetano Bonoris, operante presso la Congrega della Carità Apostolica con finalità benefiche a sostegno dei minori delle Province di Brescia e di Mantova ha finanziato il progetto per promuovere il territorio sia dal punto di vista culturale che paesaggistico senza trascurare la mission nell’ambito del sociale. Si tratta di un’area di circa 600 ettari all’interno dei confini del Parco del Mincio e alle porte di Mantova, inserito nel tipico paesaggio rurale lombardo, un paesaggio ricco di naturalità, storia ed elementi di importanza culturale come i segni distintivi del paesaggio rurale (filari, corsi d’acqua, …) e le cascine sette o ottocentesche con elementi di pregio architettonico. La tesi diventa quindi occasione per sperimentare in quest’area modalità di progettazione attenta sia ai bisogni di un’utenza allargata, sia alla tutela e fruizione di un territorio così suggestivo ma anche di un rilancio dal punto di vista ambientale, turistico e economico. La tesi è strutturata in tre fasi. La prima fase ha riguardato il tema della tutela e valorizzazione del paesaggio con attenzione particolare al paesaggio rurale. Nella seconda fase è stato analizzato il concetto dell'accessibilità come strumento che valorizza il paesaggio e che grazie a una strategia progettuale può rivelarsi parte importante per una crescita di carattere sociale ed economica. Lo studio dell'accessibilità è stato inteso come processo non estendibile unicamente alla risoluzione del problema tecnico del luogo ma bensì come uno strumento per sensibilizzare verso una progettazione attenta alle esigenza di tutti. Questo studio approfondito dell'argomento ha portato a formulare, nella terza fase, delle linee guida per la progettazione dell’accessibilità all'interno di un'area non urbana. La formulazione delle linee guida è partita dall’analisi di casi studio nazionali e internazionali ed è stata verificata mediante l’elaborazione di progetti pilota in tre corti significative di proprietà della Fondazione Bonoris. Per lo studio di questa tesi è stato necessario interloquire con diversi soggetti che hanno contribuito in modo attivo alla conoscenza del tema.
Valorizzazione del paesaggio rurale. Accessibilità come motore di sviluppo per le proprietà della Fondazione Conte Gaetano Bonoris
BARBIERI, LUCA
2012/2013
Abstract
La tesi affronta il tema dell'accessibilità del paesaggio rurale, attraverso la tutela dei soggetti svantaggiati e come mezzo per la valorizzazione del territorio. Rendere accessibili le aree rurali apre a una parte sostanziale di fruizione turistiche altrimenti escluse. La valorizzazione del territorio, quello rurale in questo caso è una risorsa da sviluppare sia a livello economico che culturale. L'analisi del quadro programmatico a livello nazionale ha evidenziato l’assenza di una regolamentazione che riguardi l'accessibilità all'interno del paesaggio per persone diversamente abili. Se l'argomento dell'accessibilità, all'interno di edifici viene affrontato ormai ampiamente sui banchi decisionali nazionali ed internazionali, è altresì mancante la parte che si prende cura di ciò che avviene all'esterno di un edificio e di un centro urbano. il seguente studio si inserisce quindi in questo contesto fornendo uno strumento, sotto forma di linee guida ed esemplificazioni su un caso progettuale specifico, per una gestione e valorizzazione delle aree rurali attenta a una utenza allargata. La ricerca si inserisce nel più ampio tema della valorizzazione del paesaggio, in particolare di tutte quelle aree prossime alla città ricche di storia naturalità e cultura ma spesso poco conosciute e quindi poco fruite e valorizzate. In questo contesto l’accessibilità è stata studiata come volano per la valorizzazione, approccio che è stato possibile grazie alla collaborazione al progetto di ricerca “Studi e ricerche per il recupero e la valorizzazione fruitiva, ambientale e paesaggistica del patrimonio della Fondazione Bonoris, nel contesto territoriale del Parco del Mincio” del Politecnico di Milano, Dipartimento ABC, responsabile scientifico prof.ssa Elena Mussinelli, con il supporto scientifico del Parco del Mincio e che ha visto il coinvolgimento delle istituzioni della Provincia di Mantova, del Comune di Porto mantovano, della Fondazione Bonoris, dei rappresentanti del Parco del Mincio, del CNBF Bosco Fontana, della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, degli studenti partecipanti al master "Management della valorizzazione del patrimonio territoriale e dell’accoglienza turistico culturale” e al master "Conservazione preventiva e programmata per la valorizzazione del patrimonio 4 culturale”. La Fondazione Conte Gaetano Bonoris, operante presso la Congrega della Carità Apostolica con finalità benefiche a sostegno dei minori delle Province di Brescia e di Mantova ha finanziato il progetto per promuovere il territorio sia dal punto di vista culturale che paesaggistico senza trascurare la mission nell’ambito del sociale. Si tratta di un’area di circa 600 ettari all’interno dei confini del Parco del Mincio e alle porte di Mantova, inserito nel tipico paesaggio rurale lombardo, un paesaggio ricco di naturalità, storia ed elementi di importanza culturale come i segni distintivi del paesaggio rurale (filari, corsi d’acqua, …) e le cascine sette o ottocentesche con elementi di pregio architettonico. La tesi diventa quindi occasione per sperimentare in quest’area modalità di progettazione attenta sia ai bisogni di un’utenza allargata, sia alla tutela e fruizione di un territorio così suggestivo ma anche di un rilancio dal punto di vista ambientale, turistico e economico. La tesi è strutturata in tre fasi. La prima fase ha riguardato il tema della tutela e valorizzazione del paesaggio con attenzione particolare al paesaggio rurale. Nella seconda fase è stato analizzato il concetto dell'accessibilità come strumento che valorizza il paesaggio e che grazie a una strategia progettuale può rivelarsi parte importante per una crescita di carattere sociale ed economica. Lo studio dell'accessibilità è stato inteso come processo non estendibile unicamente alla risoluzione del problema tecnico del luogo ma bensì come uno strumento per sensibilizzare verso una progettazione attenta alle esigenza di tutti. Questo studio approfondito dell'argomento ha portato a formulare, nella terza fase, delle linee guida per la progettazione dell’accessibilità all'interno di un'area non urbana. La formulazione delle linee guida è partita dall’analisi di casi studio nazionali e internazionali ed è stata verificata mediante l’elaborazione di progetti pilota in tre corti significative di proprietà della Fondazione Bonoris. Per lo studio di questa tesi è stato necessario interloquire con diversi soggetti che hanno contribuito in modo attivo alla conoscenza del tema.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/86424