Tramite la stesura di questo progetto si è cercato di valorizzare il quartiere di Porto Catena che necessita di un intervento di riqualificazione urbana. Nel corso dei secoli il quartiere ha perso il carattere per il quale era sorto, come fulcro del commerci fluviale mantovano grazie alla presenza del fiume Mincio. Il lavoro sviluppato s’inserisce in un’area del contesto storico di Porto Catena, nella quale convivono in modo disomogeneo ed incompleto i segni di epoche diverse che necessitano di un intervento di riqualificazione urbana. Il progetto nasce e si sviluppa come prosecuzione dell’elaborato prodotto durante il corso del Laboratorio di progettazione del 5° anno che consisteva nella progettazione di una mediateca situata in Piazza Anconetta in sostituzione ad un corpo di fabbrica che verrà demolito in quanto degradato La mediateca è stata progettata cercando di dare nuovo carattere alla zona di Porto Catena, facendo attenzione alla specificità del luogo, cercando al contempo, di sviluppare una nuova relazione con il paesaggio circostante sia del costruito urbano sia di quello naturale. Gli elementi che hanno caratterizzato maggiormente il progetto sono stati soprattutto la volontà di ricreare un elemento simbolico; inteso sia come elemento che rappresenti il luogo in cui è inserito, nel nostro caso Porto Catena; sia come elemento concettuale riguardante la volontà che l’edificio sia l’immagine della funzionalità che ricopre al suo interno. Per comprendere al meglio l’edificio come simbolo abbiamo studiato l’edificio del Danteum di Terragni e le architetture programmatiche come nel caso di Las Vegas. L'ipotesi progettuale si è sviluppata attraverso un’iniziale fase di ricerca e approfondimento del tema di progettazione volta da un lato all'analisi di esperienze italiane, europee, mondiali in questo campo, e dall'altro al contesto in cui si inserisce; dopo aver approfondito l'area di intervento e sviluppato il relativo programma funzionale, la seconda fase si è basata sull'elaborazione del progetto architettonico. In una città come Mantova, risulta dalle analisi effettuate sui luoghi della cultura esistenti la mancanza di uno spazio adeguato dove la gente si senta realmente a proprio agio e che sia invogliata a frequentare. Il progetto intende innanzitutto dare una sede prestigiosa alla citta e anche di offrire ai cittadini un luogo d’incontro e socialità; per questo oltre agli spazi canonici è stato pensato di inserire all’interno un auditorium con la caffetteria, degli spazi espositivi collegati con il parco antistante. L’area interessata all’intervento progettuale è inserita tra: via Argine, piazza Anconetta e via Cardone; si inserisce all’interno del progetto anche la riqualificazione dello spazio verde antistante l’edificio e Piazza Anconetta. Con la realizzazione di tale intervento si cerca oltre a quanto fin ora specificato di sistemare la viabilità presente nel quartiere creando un anello viabilistico attorno all’edificio e rendendo piazza Anconetta come area pedonale.

Dal simbolo al progetto. Una mediateca per valorizzare Porto Catena

PILATI, FEDERICA;PREDAROLI, CHIARA
2012/2013

Abstract

Tramite la stesura di questo progetto si è cercato di valorizzare il quartiere di Porto Catena che necessita di un intervento di riqualificazione urbana. Nel corso dei secoli il quartiere ha perso il carattere per il quale era sorto, come fulcro del commerci fluviale mantovano grazie alla presenza del fiume Mincio. Il lavoro sviluppato s’inserisce in un’area del contesto storico di Porto Catena, nella quale convivono in modo disomogeneo ed incompleto i segni di epoche diverse che necessitano di un intervento di riqualificazione urbana. Il progetto nasce e si sviluppa come prosecuzione dell’elaborato prodotto durante il corso del Laboratorio di progettazione del 5° anno che consisteva nella progettazione di una mediateca situata in Piazza Anconetta in sostituzione ad un corpo di fabbrica che verrà demolito in quanto degradato La mediateca è stata progettata cercando di dare nuovo carattere alla zona di Porto Catena, facendo attenzione alla specificità del luogo, cercando al contempo, di sviluppare una nuova relazione con il paesaggio circostante sia del costruito urbano sia di quello naturale. Gli elementi che hanno caratterizzato maggiormente il progetto sono stati soprattutto la volontà di ricreare un elemento simbolico; inteso sia come elemento che rappresenti il luogo in cui è inserito, nel nostro caso Porto Catena; sia come elemento concettuale riguardante la volontà che l’edificio sia l’immagine della funzionalità che ricopre al suo interno. Per comprendere al meglio l’edificio come simbolo abbiamo studiato l’edificio del Danteum di Terragni e le architetture programmatiche come nel caso di Las Vegas. L'ipotesi progettuale si è sviluppata attraverso un’iniziale fase di ricerca e approfondimento del tema di progettazione volta da un lato all'analisi di esperienze italiane, europee, mondiali in questo campo, e dall'altro al contesto in cui si inserisce; dopo aver approfondito l'area di intervento e sviluppato il relativo programma funzionale, la seconda fase si è basata sull'elaborazione del progetto architettonico. In una città come Mantova, risulta dalle analisi effettuate sui luoghi della cultura esistenti la mancanza di uno spazio adeguato dove la gente si senta realmente a proprio agio e che sia invogliata a frequentare. Il progetto intende innanzitutto dare una sede prestigiosa alla citta e anche di offrire ai cittadini un luogo d’incontro e socialità; per questo oltre agli spazi canonici è stato pensato di inserire all’interno un auditorium con la caffetteria, degli spazi espositivi collegati con il parco antistante. L’area interessata all’intervento progettuale è inserita tra: via Argine, piazza Anconetta e via Cardone; si inserisce all’interno del progetto anche la riqualificazione dello spazio verde antistante l’edificio e Piazza Anconetta. Con la realizzazione di tale intervento si cerca oltre a quanto fin ora specificato di sistemare la viabilità presente nel quartiere creando un anello viabilistico attorno all’edificio e rendendo piazza Anconetta come area pedonale.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
17-dic-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/86505