Oggi, in un mondo sempre più competitivo, le imprese dei paesi occidentali devono cercare nuovi strumenti per sopravvivere sul mercato. Queste imprese sono costrette a trovare nuovi modi per essere efficaci nel mercato, a causa della globalizzazione e della competizione con le imprese mondiali, in particolare quelle del sud-est Asiatico, dove la manodopera costa meno e mancano normative ambientali attente alle moderne problematiche. Poiché è molto difficile competere con il costo finale di prodotto delle compagnie orientali, le imprese occidentali hanno iniziato ad utilizzare come nuova leva competitiva la riduzione del costo del ciclo di vita del prodotto (LCC). Per esempio, con l’LCC le aziende occidentali possono offrire servizi e/o macchine energeticamente efficienti, o ridurre l’uso della manodopera. Altri esempi possono essere la riduzione del costo dei ricambi o del tempo di manutenzione, quindi dei relativi costi. Inoltre sempre più clienti richiedono nel preventivo un’analisi del costo del ciclo di vita del prodotto (alcuni di essi in modo più accurato, altri meno). Il Life Cycle Costs (LCC) sono costi “dalla culla alla tomba”, sintetizzati come un modello economico di valutazione delle alternative dei progetti e delle attrezzature. [Bar 03] E' uso comune pensare che ci sia una correlazione univoca tra i costi di manutenzione e quelli di acquisto; si pensa cioè che un elevato costo di acquisto garantisca nel futuro dei ridotti costi di manutenzione e di servizio, in realtà non è possibile definire una regola universale (Ashworth, 1996) ma è però possibile affermare che tipicamente attrezzature e materiali di maggiore qualità abbinate ad un elevato standard di manodopera, quindi costi maggiori, spesso conducono a costi futuri inferiori. Per determinare se questa nozione empirica è valida i progettisti e i manager devono analizzare comprendere a fondo sotto quali condizioni e quando questa è verificata In effetti ci si potrebbe chiedere, vista la relativa semplicità dell'idea di fondo, perché questa tecnica non è mai stata usata in maniera sistematica anche in passato e la si sta solo recentemente rivalutando? La risposta, secondo (Eisenberger & Lorden, 1977), sta nel fatto che probabilmente ci si rende conto dell'importanza dei costi operativi in relazione a quelli di acquisto solo una volta che l'analisi dettagliata dei costi è stata effettuata. Perciò determinare tutti i costi nelle fasi iniziali non è chiaramente evidente fin tanto che l'analisi non la si sostiene, viceversa non pare esserci una motivazione valida per sostenere una dispendiosa analisi dettagliata dei costi fintanto che non si percepisce l'importanza dei risultati. Per riuscire a comprendere l'importanza del Life Cycle Costing bisogna interrompere questo circolo vizioso. Sarà compito di questo elaborato cercare di organizzare sistematicamente la letteratura a riguardo, e in chiave sintetica tracciare una procedura di approccio all'analisi che permetta di valutare correttamente il costo del ciclo di vita. Si procederà poi con un approfondimento sulla individuazione delle voci di costo di un generico impianto industriale, tramite una procedura ordinata e sistematica, e sulla importanza che rivestono i costi operativi all'interno dei costi complessivi, e della loro interdipendenza con i principali parametri affidabilistici dell'impianto. Ultimo obiettivo del presente elaborato sarà quello di implementare in Excel un modello di calcolo semplificato che rappresenti una sintesi delle informazioni reperite dall'analisi bibliografica e che permetta di trarre considerazioni qualitative sul costo del ciclo di vita di un generico impianto industriale non solo orientate al valore sintetico del costo totale del ciclo di vita ma anche la sua variabilità in funzione della variazione dei principali parametri di manutenzione, secondo focus di questo elaborato. Una volta creato il modello si provvederà a testarlo e valutarne pregi e difetti, ed eventualmente correggerlo, con l'applicazione al tool di calcolo di due casi aziendali.

Implementazione di un modello di calcolo LCC orientato alla manutenzione

ANDREOLI, ANDREA
2012/2013

Abstract

Oggi, in un mondo sempre più competitivo, le imprese dei paesi occidentali devono cercare nuovi strumenti per sopravvivere sul mercato. Queste imprese sono costrette a trovare nuovi modi per essere efficaci nel mercato, a causa della globalizzazione e della competizione con le imprese mondiali, in particolare quelle del sud-est Asiatico, dove la manodopera costa meno e mancano normative ambientali attente alle moderne problematiche. Poiché è molto difficile competere con il costo finale di prodotto delle compagnie orientali, le imprese occidentali hanno iniziato ad utilizzare come nuova leva competitiva la riduzione del costo del ciclo di vita del prodotto (LCC). Per esempio, con l’LCC le aziende occidentali possono offrire servizi e/o macchine energeticamente efficienti, o ridurre l’uso della manodopera. Altri esempi possono essere la riduzione del costo dei ricambi o del tempo di manutenzione, quindi dei relativi costi. Inoltre sempre più clienti richiedono nel preventivo un’analisi del costo del ciclo di vita del prodotto (alcuni di essi in modo più accurato, altri meno). Il Life Cycle Costs (LCC) sono costi “dalla culla alla tomba”, sintetizzati come un modello economico di valutazione delle alternative dei progetti e delle attrezzature. [Bar 03] E' uso comune pensare che ci sia una correlazione univoca tra i costi di manutenzione e quelli di acquisto; si pensa cioè che un elevato costo di acquisto garantisca nel futuro dei ridotti costi di manutenzione e di servizio, in realtà non è possibile definire una regola universale (Ashworth, 1996) ma è però possibile affermare che tipicamente attrezzature e materiali di maggiore qualità abbinate ad un elevato standard di manodopera, quindi costi maggiori, spesso conducono a costi futuri inferiori. Per determinare se questa nozione empirica è valida i progettisti e i manager devono analizzare comprendere a fondo sotto quali condizioni e quando questa è verificata In effetti ci si potrebbe chiedere, vista la relativa semplicità dell'idea di fondo, perché questa tecnica non è mai stata usata in maniera sistematica anche in passato e la si sta solo recentemente rivalutando? La risposta, secondo (Eisenberger & Lorden, 1977), sta nel fatto che probabilmente ci si rende conto dell'importanza dei costi operativi in relazione a quelli di acquisto solo una volta che l'analisi dettagliata dei costi è stata effettuata. Perciò determinare tutti i costi nelle fasi iniziali non è chiaramente evidente fin tanto che l'analisi non la si sostiene, viceversa non pare esserci una motivazione valida per sostenere una dispendiosa analisi dettagliata dei costi fintanto che non si percepisce l'importanza dei risultati. Per riuscire a comprendere l'importanza del Life Cycle Costing bisogna interrompere questo circolo vizioso. Sarà compito di questo elaborato cercare di organizzare sistematicamente la letteratura a riguardo, e in chiave sintetica tracciare una procedura di approccio all'analisi che permetta di valutare correttamente il costo del ciclo di vita. Si procederà poi con un approfondimento sulla individuazione delle voci di costo di un generico impianto industriale, tramite una procedura ordinata e sistematica, e sulla importanza che rivestono i costi operativi all'interno dei costi complessivi, e della loro interdipendenza con i principali parametri affidabilistici dell'impianto. Ultimo obiettivo del presente elaborato sarà quello di implementare in Excel un modello di calcolo semplificato che rappresenti una sintesi delle informazioni reperite dall'analisi bibliografica e che permetta di trarre considerazioni qualitative sul costo del ciclo di vita di un generico impianto industriale non solo orientate al valore sintetico del costo totale del ciclo di vita ma anche la sua variabilità in funzione della variazione dei principali parametri di manutenzione, secondo focus di questo elaborato. Una volta creato il modello si provvederà a testarlo e valutarne pregi e difetti, ed eventualmente correggerlo, con l'applicazione al tool di calcolo di due casi aziendali.
FUMAGALLI, LUCA
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
18-dic-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/86642