Il progetto di tesi qui riportato ha come oggetto la progettazione di un edifici alto adibito ad hotel. Il sito in cui si pensa di intervenire è l’area su cui è stato elaborato il progetto di cascina merlata, a nord ovest di Milano. Si tratta precisamente della porzione di area a nord, situata a confine con l’autostrada e in connessione con l’Expo grazie ad una passerella pedonale. L’area in se permette notevoli riflessioni, proprio grazie alla posizione e alle connessioni che riesce ad intessere con le zone più o meno circostanti. Con la creazione della passerella pedonale che bypassa il sistema viario (autostrada e ferrovia) si portano a contatto due parti di città da sempre divise. Questo è molto interessante soprattutto ai fini del posizionamento dell’edificio stesso. La scelta della torre è stata quindi una conseguenza all’analisi del luogo. L’edificio alto per definizione cerca di intessere relazioni con una porzione di territorio molto più vasta e concettualmente infinita. È proprio questa, secondo la nostra lettura del luogo, la necessità: edificare una struttura che possa essere un landmark di connessione tra punti differenti tipologicamente e lontani nello spazio. La realizzazione di un edificio a torre in questo punto concretizza quella connessione tra due parti di città in modo più forte e in un certo senso visibile. Inoltre si erige quasi a simbolo di una manifestazione internazionale che muterà l’identità di due porzioni di città per un periodo più o meno lungo. L’identità funzionale della torre è la ricezione. Una struttura ricettiva a basso costo, adattabile ai diversi tipi di necessità. Il volume è diviso in tre parti in funzione della quantità di utenti a cui sono destinate. Abbiamo i primi 8 piani destinati ad ostello con, camere di grandi dimensioni servite da un bagno e celle di differenti tipologie per una o più persone. Nei 10 piani superiori è localizzato l’hotel classico inteso come camere di diverse tipologie e dimensioni. Negli ultimi 12 piani vi sono alloggi per residenza temporanea. Qui sono localizzate camere munite di angolo cottura o con cucina condivisa. La pianta tipo di ogni classe di hotel è molto rigida, con una fascia di servizi adiacenti al corridoio di distribuzione attorno al doppio vano di risalita. L’elemento interessante è la gestione dello spazio pubblico che si dispone sempre nella stessa porzione di struttura. Tale spazio pubblico è molto importante ai fini del dimensionamento dei servizi localizzati all’interno o meno degli alloggi. Infatti la percentuale di servizi nelle aree pubbliche (aree relax, cucine e sale pranzo comuni, lavanderia, connect area, meeting point) sono inversamente proporzionali alla variazione di dotazioni nelle camere. Nelle molte tipologie di camera che compongono l’abaco totale, è sempre presente una ricerca delle privacy, concretizzata sfalsando i letti dove non è possibile fare altro. In questo modo si crea uno spazio meno freddo e comunque vivibile. Ogni alloggio sarà munito di una parte esterna estrusa dalla camera. Uno più o meno piccolo spazio semi-esterno di cui godere all’evenienza. È proprio qui che abbiamo cercato di valorizzare la torre nella sua essenza, mantenendo l’idea di monolite nella percezione dall’esterno, e dando al utente la possibilità di godere di una vista mozzafiato sull’intorno. Per questo sono state sfruttate delle pelli di diverso spessore, che creando un gioco di facciata mantengono il prospetto unitario e appunto monolitico. La struttura su cui si aggancia tale prospetto è un tamponamento esterno doppio, agganciato alla maglia di travi e pilastri per una parte dall’esterno e per una dall’interno. La struttura vera e propria è pensata in calcestruzzo con una soluzione tuttavia innovativa. Un trama fitta di travi e pilatri che permette di realizzare solai strutturali bassi. Il solaio vero e proprio è da noi inteso come il sistema che si crea tra solaio strutturale e finitura e il sottostante controsoffitto. Il controsoffitto, isolato acusticamente e termicamente permette l’alloggio di impianti in tal modo facilmente sostituibili, è quindi un tema estremamente utile ai fini della ridestinazione di alcuni piani dell’hotel. Il tema economico è stato molto curato, sia per quanto riguarda la standardizzazione di alcuni elementi architettonici e d’arredo, sia per la struttura. Abbiamo sentito l’esigenza di riflettere sul tema dell’economicità senza pregiudicare la qualità degli ambienti e dell’architettura stessa.
Hotel low cost Cascina Merlata 2013. Definizione dell’involucro dell’edificio in relazione all’intorno e all’identità della struttura stessa
VENTURINI, AURORA;TOTARO, ALBERTO;RADIN, MARCO
2013/2014
Abstract
Il progetto di tesi qui riportato ha come oggetto la progettazione di un edifici alto adibito ad hotel. Il sito in cui si pensa di intervenire è l’area su cui è stato elaborato il progetto di cascina merlata, a nord ovest di Milano. Si tratta precisamente della porzione di area a nord, situata a confine con l’autostrada e in connessione con l’Expo grazie ad una passerella pedonale. L’area in se permette notevoli riflessioni, proprio grazie alla posizione e alle connessioni che riesce ad intessere con le zone più o meno circostanti. Con la creazione della passerella pedonale che bypassa il sistema viario (autostrada e ferrovia) si portano a contatto due parti di città da sempre divise. Questo è molto interessante soprattutto ai fini del posizionamento dell’edificio stesso. La scelta della torre è stata quindi una conseguenza all’analisi del luogo. L’edificio alto per definizione cerca di intessere relazioni con una porzione di territorio molto più vasta e concettualmente infinita. È proprio questa, secondo la nostra lettura del luogo, la necessità: edificare una struttura che possa essere un landmark di connessione tra punti differenti tipologicamente e lontani nello spazio. La realizzazione di un edificio a torre in questo punto concretizza quella connessione tra due parti di città in modo più forte e in un certo senso visibile. Inoltre si erige quasi a simbolo di una manifestazione internazionale che muterà l’identità di due porzioni di città per un periodo più o meno lungo. L’identità funzionale della torre è la ricezione. Una struttura ricettiva a basso costo, adattabile ai diversi tipi di necessità. Il volume è diviso in tre parti in funzione della quantità di utenti a cui sono destinate. Abbiamo i primi 8 piani destinati ad ostello con, camere di grandi dimensioni servite da un bagno e celle di differenti tipologie per una o più persone. Nei 10 piani superiori è localizzato l’hotel classico inteso come camere di diverse tipologie e dimensioni. Negli ultimi 12 piani vi sono alloggi per residenza temporanea. Qui sono localizzate camere munite di angolo cottura o con cucina condivisa. La pianta tipo di ogni classe di hotel è molto rigida, con una fascia di servizi adiacenti al corridoio di distribuzione attorno al doppio vano di risalita. L’elemento interessante è la gestione dello spazio pubblico che si dispone sempre nella stessa porzione di struttura. Tale spazio pubblico è molto importante ai fini del dimensionamento dei servizi localizzati all’interno o meno degli alloggi. Infatti la percentuale di servizi nelle aree pubbliche (aree relax, cucine e sale pranzo comuni, lavanderia, connect area, meeting point) sono inversamente proporzionali alla variazione di dotazioni nelle camere. Nelle molte tipologie di camera che compongono l’abaco totale, è sempre presente una ricerca delle privacy, concretizzata sfalsando i letti dove non è possibile fare altro. In questo modo si crea uno spazio meno freddo e comunque vivibile. Ogni alloggio sarà munito di una parte esterna estrusa dalla camera. Uno più o meno piccolo spazio semi-esterno di cui godere all’evenienza. È proprio qui che abbiamo cercato di valorizzare la torre nella sua essenza, mantenendo l’idea di monolite nella percezione dall’esterno, e dando al utente la possibilità di godere di una vista mozzafiato sull’intorno. Per questo sono state sfruttate delle pelli di diverso spessore, che creando un gioco di facciata mantengono il prospetto unitario e appunto monolitico. La struttura su cui si aggancia tale prospetto è un tamponamento esterno doppio, agganciato alla maglia di travi e pilastri per una parte dall’esterno e per una dall’interno. La struttura vera e propria è pensata in calcestruzzo con una soluzione tuttavia innovativa. Un trama fitta di travi e pilatri che permette di realizzare solai strutturali bassi. Il solaio vero e proprio è da noi inteso come il sistema che si crea tra solaio strutturale e finitura e il sottostante controsoffitto. Il controsoffitto, isolato acusticamente e termicamente permette l’alloggio di impianti in tal modo facilmente sostituibili, è quindi un tema estremamente utile ai fini della ridestinazione di alcuni piani dell’hotel. Il tema economico è stato molto curato, sia per quanto riguarda la standardizzazione di alcuni elementi architettonici e d’arredo, sia per la struttura. Abbiamo sentito l’esigenza di riflettere sul tema dell’economicità senza pregiudicare la qualità degli ambienti e dell’architettura stessa.File | Dimensione | Formato | |
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2013_12_Radin_Totaro_Venturini_01.pdf
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Descrizione: Abstract + Tavole 00 - 10
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https://hdl.handle.net/10589/87044