Negli ultimi anni, a causa dello sviluppo di tecnologie rinnovabili e non programmabili di produzione di energia elettrica come fotovoltaico ed eolico, l’approvvigionamento elettrico, in Italia, è in una fase di forte evoluzione. La discontinuità e non programmabilità di queste fonti energetiche rinnovabili ha influito e tuttora influisce indirettamente sulla produzione da parte degli impianti a ciclo combinato. La produzione di questi ultimi viene modificata a causa della domanda di energia elettrica ai cicli combinati che è sempre più variabile e discontinua. Questi impianti sono costretti a lavorare con configurazioni sempre più flessibili che hanno come conseguenza un peggioramento dei parametri ambientali. Lo scopo di questo elaborato è studiare nello specifico questi effetti attraverso una analisi economico ambientale. L’intervallo temporale preso in considerazione va dal 2006 al 2020. Si è dapprima analizzata la situazione esistente negli anni dal 2006 al 2011 definendo un modello interpretativo e si sono poi elaborati degli scenari possibili per valutare questo effetto nel medio periodo, ossia dal 2011 al 2020. I metodi utilizzati sono stati: metodi statistici come la costruzione di un campione e l’elaborazione di un modello di regressione lineare, la valutazione di indicatori economici ed ambientali e la costruzione di scenari per indagare l’evoluzione del contesto futuro. I risultati ottenuti hanno permesso di verificare che l’effetto di fotovoltaico ed eolico sui cicli combinati non è trascurabile. Le emissioni di CO2 risparmiate tramite queste fonti rinnovabili vengono ridimensionate se si considera l’aumento di emissioni indotto nei cicli combinati. Si è poi trovato che la tecnologia che meglio permette di soddisfare gli obiettivi italiani del 2020, per costi ed emissioni evitate, è l’eolico che ha una produzione giornaliera e mensile più costante del fotovoltaico. Si è infine dimostrato che se non si considerasse l’effetto di fotovoltaico ed eolico sui cicli combinati e, in particolare, non si considerasse il conseguente decadimento di rendimento degli stessi si commetterebbero errori nel calcolo degli indicatori e nelle possibili scelte di politica energetica.

Impatto economico ambientale del raggiungimento degli obiettivi dell'Italia al 2020 mediante tecnologia fotovoltaica ed eolica

PRINA, MATTEO GIACOMO
2012/2013

Abstract

Negli ultimi anni, a causa dello sviluppo di tecnologie rinnovabili e non programmabili di produzione di energia elettrica come fotovoltaico ed eolico, l’approvvigionamento elettrico, in Italia, è in una fase di forte evoluzione. La discontinuità e non programmabilità di queste fonti energetiche rinnovabili ha influito e tuttora influisce indirettamente sulla produzione da parte degli impianti a ciclo combinato. La produzione di questi ultimi viene modificata a causa della domanda di energia elettrica ai cicli combinati che è sempre più variabile e discontinua. Questi impianti sono costretti a lavorare con configurazioni sempre più flessibili che hanno come conseguenza un peggioramento dei parametri ambientali. Lo scopo di questo elaborato è studiare nello specifico questi effetti attraverso una analisi economico ambientale. L’intervallo temporale preso in considerazione va dal 2006 al 2020. Si è dapprima analizzata la situazione esistente negli anni dal 2006 al 2011 definendo un modello interpretativo e si sono poi elaborati degli scenari possibili per valutare questo effetto nel medio periodo, ossia dal 2011 al 2020. I metodi utilizzati sono stati: metodi statistici come la costruzione di un campione e l’elaborazione di un modello di regressione lineare, la valutazione di indicatori economici ed ambientali e la costruzione di scenari per indagare l’evoluzione del contesto futuro. I risultati ottenuti hanno permesso di verificare che l’effetto di fotovoltaico ed eolico sui cicli combinati non è trascurabile. Le emissioni di CO2 risparmiate tramite queste fonti rinnovabili vengono ridimensionate se si considera l’aumento di emissioni indotto nei cicli combinati. Si è poi trovato che la tecnologia che meglio permette di soddisfare gli obiettivi italiani del 2020, per costi ed emissioni evitate, è l’eolico che ha una produzione giornaliera e mensile più costante del fotovoltaico. Si è infine dimostrato che se non si considerasse l’effetto di fotovoltaico ed eolico sui cicli combinati e, in particolare, non si considerasse il conseguente decadimento di rendimento degli stessi si commetterebbero errori nel calcolo degli indicatori e nelle possibili scelte di politica energetica.
GAZZANI, MATTEO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
18-dic-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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