La riqualificazione delle aree in disuso mediante il riutilizzo temporaneo dello spazio è il tema su cui si basa il lavoro di tesi. L’ambito di studio è quello di Taranto, una città nota per l’attuale stato di crisi ambientale, sociale ed economica, all’interno della quale le aree attualmente inattive possono giocare un ruolo fondamentale per un cambiamento di rotta delle politiche di crescita e sviluppo urbano. Considero tale tema di particolare interesse in quanto potrebbe indicare una via che garantisca, mediante il riuso temporaneo, la restituzione ai cittadini di aree e suoli che altrimenti resterebbero inaccessibili, dando origine, quindi, ad un nuovo strumento di riqualificazione. Ciò incrementerebbe, inoltre, la dotazione di servizi e spazi pubblici che andrebbero a sommarsi a quelli esistenti. Il lavoro di tesi prende in considerazione alcuni studi sull’argomento, come ad esempio: lo studio “Urban Catalyst” o la pubblicazione “Urban Pioneer”. L’ipotesi su cui si basa il lavoro è quella del passaggio da una forma spontanea di riutilizzo temporaneo dello spazio ad una organizzata, che entri a far parte degli strumenti di pianificazione territoriale. Si procede, quindi, con l’esame di casi studio scelti in base al coinvolgimento, nel processo di riqualificazione mediante il riuso temporaneo dello spazio, delle amministrazioni pubbliche, delle iniziative spontanee di cittadini e dei privati. Da tale esame si evidenzia come lì dove c’è il coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche gli interventi entrano a sistema tra loro, generando uno strumento innovativo di gestione delle aree in disuso. Presa in considerazione l’ipotesi ed esaminati i casi studio, si evidenzia l’opportunità di regolamentare i casi spontanei di uso temporaneo dello spazio al fine di intervenire in modo più efficace, lungimirante e dinamico. Ciò, infatti, consentirebbe nel tempo, di modificare il sito interessato dall’intervento in base a future esigenze, di offrire servizi e spazi pubblici utilizzando pochi mezzi e poche risorse.

La riqualificazione delle aree in disuso mediante il riutilizzo temporaneo dello spazio è il tema su cui si basa il lavoro di tesi. L’ambito di studio è quello di Taranto, una città nota per l’attuale stato di crisi ambientale, sociale ed economica, all’interno della quale le aree attualmente inattive possono giocare un ruolo fondamentale per un cambiamento di rotta delle politiche di crescita e sviluppo urbano. Considero tale tema di particolare interesse in quanto potrebbe indicare una via che garantisca, mediante il riuso temporaneo, la restituzione ai cittadini di aree e suoli che altrimenti resterebbero inaccessibili, dando origine, quindi, ad un nuovo strumento di riqualificazione. Ciò incrementerebbe, inoltre, la dotazione di servizi e spazi pubblici che andrebbero a sommarsi a quelli esistenti. Il lavoro di tesi prende in considerazione alcuni studi sull’argomento, come ad esempio: lo studio “Urban Catalyst” o la pubblicazione “Urban Pioneer”. L’ipotesi su cui si basa il lavoro è quella del passaggio da una forma spontanea di riutilizzo temporaneo dello spazio ad una organizzata, che entri a far parte degli strumenti di pianificazione territoriale. Si procede, quindi, con l’esame di casi studio scelti in base al coinvolgimento, nel processo di riqualificazione mediante il riuso temporaneo dello spazio, delle amministrazioni pubbliche, delle iniziative spontanee di cittadini e dei privati. Da tale esame si evidenzia come lì dove c’è il coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche gli interventi entrano a sistema tra loro, generando uno strumento innovativo di gestione delle aree in disuso. Presa in considerazione l’ipotesi ed esaminati i casi studio, si evidenzia l’opportunità di regolamentare i casi spontanei di uso temporaneo dello spazio al fine di intervenire in modo più efficace, lungimirante e dinamico. Ciò, infatti, consentirebbe nel tempo, di modificare il sito interessato dall’intervento in base a future esigenze, di offrire servizi e spazi pubblici utilizzando pochi mezzi e poche risorse.

Un circuito temporaneo di opportunità. L'uso temporaneo come strumento di riqualificazione delle aree in disuso : Taranto

LA GIOIA, ROBERTO
2012/2013

Abstract

La riqualificazione delle aree in disuso mediante il riutilizzo temporaneo dello spazio è il tema su cui si basa il lavoro di tesi. L’ambito di studio è quello di Taranto, una città nota per l’attuale stato di crisi ambientale, sociale ed economica, all’interno della quale le aree attualmente inattive possono giocare un ruolo fondamentale per un cambiamento di rotta delle politiche di crescita e sviluppo urbano. Considero tale tema di particolare interesse in quanto potrebbe indicare una via che garantisca, mediante il riuso temporaneo, la restituzione ai cittadini di aree e suoli che altrimenti resterebbero inaccessibili, dando origine, quindi, ad un nuovo strumento di riqualificazione. Ciò incrementerebbe, inoltre, la dotazione di servizi e spazi pubblici che andrebbero a sommarsi a quelli esistenti. Il lavoro di tesi prende in considerazione alcuni studi sull’argomento, come ad esempio: lo studio “Urban Catalyst” o la pubblicazione “Urban Pioneer”. L’ipotesi su cui si basa il lavoro è quella del passaggio da una forma spontanea di riutilizzo temporaneo dello spazio ad una organizzata, che entri a far parte degli strumenti di pianificazione territoriale. Si procede, quindi, con l’esame di casi studio scelti in base al coinvolgimento, nel processo di riqualificazione mediante il riuso temporaneo dello spazio, delle amministrazioni pubbliche, delle iniziative spontanee di cittadini e dei privati. Da tale esame si evidenzia come lì dove c’è il coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche gli interventi entrano a sistema tra loro, generando uno strumento innovativo di gestione delle aree in disuso. Presa in considerazione l’ipotesi ed esaminati i casi studio, si evidenzia l’opportunità di regolamentare i casi spontanei di uso temporaneo dello spazio al fine di intervenire in modo più efficace, lungimirante e dinamico. Ciò, infatti, consentirebbe nel tempo, di modificare il sito interessato dall’intervento in base a future esigenze, di offrire servizi e spazi pubblici utilizzando pochi mezzi e poche risorse.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
16-dic-2013
2012/2013
La riqualificazione delle aree in disuso mediante il riutilizzo temporaneo dello spazio è il tema su cui si basa il lavoro di tesi. L’ambito di studio è quello di Taranto, una città nota per l’attuale stato di crisi ambientale, sociale ed economica, all’interno della quale le aree attualmente inattive possono giocare un ruolo fondamentale per un cambiamento di rotta delle politiche di crescita e sviluppo urbano. Considero tale tema di particolare interesse in quanto potrebbe indicare una via che garantisca, mediante il riuso temporaneo, la restituzione ai cittadini di aree e suoli che altrimenti resterebbero inaccessibili, dando origine, quindi, ad un nuovo strumento di riqualificazione. Ciò incrementerebbe, inoltre, la dotazione di servizi e spazi pubblici che andrebbero a sommarsi a quelli esistenti. Il lavoro di tesi prende in considerazione alcuni studi sull’argomento, come ad esempio: lo studio “Urban Catalyst” o la pubblicazione “Urban Pioneer”. L’ipotesi su cui si basa il lavoro è quella del passaggio da una forma spontanea di riutilizzo temporaneo dello spazio ad una organizzata, che entri a far parte degli strumenti di pianificazione territoriale. Si procede, quindi, con l’esame di casi studio scelti in base al coinvolgimento, nel processo di riqualificazione mediante il riuso temporaneo dello spazio, delle amministrazioni pubbliche, delle iniziative spontanee di cittadini e dei privati. Da tale esame si evidenzia come lì dove c’è il coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche gli interventi entrano a sistema tra loro, generando uno strumento innovativo di gestione delle aree in disuso. Presa in considerazione l’ipotesi ed esaminati i casi studio, si evidenzia l’opportunità di regolamentare i casi spontanei di uso temporaneo dello spazio al fine di intervenire in modo più efficace, lungimirante e dinamico. Ciò, infatti, consentirebbe nel tempo, di modificare il sito interessato dall’intervento in base a future esigenze, di offrire servizi e spazi pubblici utilizzando pochi mezzi e poche risorse.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/87946