Fin dalla sua nascita lo sport ha rivestito un ruolo importante nella collettività, stabilendo anche posizioni sociali elevate, e arrivando ai giorni nostri ad essere mezzo di emancipazione culturale. Questo tipo di attività oggi riguarda soprattutto l'età dell'adolescenza, aiutando a formare i ragazzi da diversi punti di vista quali carattere, corpo, immagine di sé. Attualmente uno dei luoghi principali dove i giovani praticano sport è la scuola, la cui offerta formativa concede solamente due ore settimanali di attività. Il Ministero dell'Istruzione ha stabilito che dall'anno scolastico 2014/2015 dovrà venir inserita nell'offerta didattica secondaria il Liceo ad Indirizzo Sportivo, rivolto agli studenti interessati ai valori propri della cultura sportiva. La prima richiesta da parte delle amministrazioni è quella di individuare dei poli didattico sportivi con strutture adeguate. Alla città di Lecco, in quanto Provincia lombarda, è stata richiesta l'attivazione di questo nuovo indirizzo scolastico. Ma la cittadina lacustre è realmente pronta a tale cambiamento? Dispone delle infrastrutture ed attrezzature adeguate? Da questo presupposto nasce la nostra proposta di tesi di inserire un Istituto scolastico sportivo nella città di Lecco all'interno di un progetto di riqualificazione del Centro Sportivo "Al Bione", infrastruttura polifunzionale che dispone dell'impiantistica e degli spazi adeguati ad ospitare questo tipo di scuola. Lo sport e la scuola vanno così, insieme, a formare un polo attrattore per la città, in cui inserire le diverse attività pubbliche per far vivere il Bione e la scuola oltre l'orario di apertura, impostando un nuovo punto di organizzazione sociale flessibile e polifunzionale. Stabilito il tema e il relativo ambito di ricerca, la tesi concretizza i presupposti andando a proporre poi l'intervento: si studiano il territorio cittadino, sia dal punto di vista sociologico che urbanistico, le strutture scolastiche e sportive presenti, le esigenze e le preferenze dei fruitori del centro sportivo, le richieste dell'Amministrazione Comunale, gli strumenti urbanistici e le previsioni di sviluppo per quell'area. La valorizzazione dell'area avviene attraverso la suddivisione dello spazio in "stanze per lo sport" che si interfacciano tra loro grazie ad una gerarchia di percorsi mirati all'utilizzo funzionale del complesso, con ai vertici il polo della scuola e quello dell'area natatoria, contrapposti, che diventano i limiti architettonici dell'area. Queste isole sportive sono studiate come indipendenti tra loro, garantendo un'autonomia manutentiva, economica e prestazionale che permette una realizzazione per step, andando incontro alle esigenze finanziarie del Comune.

Lo sport tra architettura e formazione. Tendenze, strumenti e progetto per un frammento di paesaggio dai nuovi codici di socialità

SPANO, AGNESE;LANGELLA, ALBERTO
2012/2013

Abstract

Fin dalla sua nascita lo sport ha rivestito un ruolo importante nella collettività, stabilendo anche posizioni sociali elevate, e arrivando ai giorni nostri ad essere mezzo di emancipazione culturale. Questo tipo di attività oggi riguarda soprattutto l'età dell'adolescenza, aiutando a formare i ragazzi da diversi punti di vista quali carattere, corpo, immagine di sé. Attualmente uno dei luoghi principali dove i giovani praticano sport è la scuola, la cui offerta formativa concede solamente due ore settimanali di attività. Il Ministero dell'Istruzione ha stabilito che dall'anno scolastico 2014/2015 dovrà venir inserita nell'offerta didattica secondaria il Liceo ad Indirizzo Sportivo, rivolto agli studenti interessati ai valori propri della cultura sportiva. La prima richiesta da parte delle amministrazioni è quella di individuare dei poli didattico sportivi con strutture adeguate. Alla città di Lecco, in quanto Provincia lombarda, è stata richiesta l'attivazione di questo nuovo indirizzo scolastico. Ma la cittadina lacustre è realmente pronta a tale cambiamento? Dispone delle infrastrutture ed attrezzature adeguate? Da questo presupposto nasce la nostra proposta di tesi di inserire un Istituto scolastico sportivo nella città di Lecco all'interno di un progetto di riqualificazione del Centro Sportivo "Al Bione", infrastruttura polifunzionale che dispone dell'impiantistica e degli spazi adeguati ad ospitare questo tipo di scuola. Lo sport e la scuola vanno così, insieme, a formare un polo attrattore per la città, in cui inserire le diverse attività pubbliche per far vivere il Bione e la scuola oltre l'orario di apertura, impostando un nuovo punto di organizzazione sociale flessibile e polifunzionale. Stabilito il tema e il relativo ambito di ricerca, la tesi concretizza i presupposti andando a proporre poi l'intervento: si studiano il territorio cittadino, sia dal punto di vista sociologico che urbanistico, le strutture scolastiche e sportive presenti, le esigenze e le preferenze dei fruitori del centro sportivo, le richieste dell'Amministrazione Comunale, gli strumenti urbanistici e le previsioni di sviluppo per quell'area. La valorizzazione dell'area avviene attraverso la suddivisione dello spazio in "stanze per lo sport" che si interfacciano tra loro grazie ad una gerarchia di percorsi mirati all'utilizzo funzionale del complesso, con ai vertici il polo della scuola e quello dell'area natatoria, contrapposti, che diventano i limiti architettonici dell'area. Queste isole sportive sono studiate come indipendenti tra loro, garantendo un'autonomia manutentiva, economica e prestazionale che permette una realizzazione per step, andando incontro alle esigenze finanziarie del Comune.
CHIERICI, PIETRO
ARC I - Scuola di Architettura e Società
16-dic-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/87963