Greenland is a country largely unexplored and characterized by hyperbolic contradictions. It is at the same the island with the widest extension and the smallest population, rich of rare, but poorly explored, resources. Most of all it is a predictive territory that just like a litmus is telling us how our world will evolve in a few years, according to global climate changes due to the imminent phenomenon of ice-melting. The future of this country is a nowadays a critical topic without obvious solutions. Within this context, the thesis is speculatively reflecting on the Greenlandic perspectives, considering its upcoming transformations actively with an innovative project seeking to balance the downfall of a millenary stable ecosystem with arising opportunities. Under the thinning but still thick layer of Greenlandic ice there are unveiled key-resources that could influence the global future. Oil, gas, rare minerals and pure water constitute a vast treasure that has never been contaminated by humans. But the actual conjecture combining environmental change, economical crisis and ultra-globalization defines a new international map where the Arctic region assumes a barycentric position, with attractive resources. The thesis previews an innovative model of urbanization for the 2050, moment in which the occidental economical pressure will reach its highest point, while the Greenlandic structure (in terms of politics, economy, society and infrastructure) will be extremely unprepared. Within the strategic area of the Baffin Bay, the thesis designs an offshore system of large floating inhabited units able to be combined in versatile clusters and describing an adaptive and variable metropolis. The system is conceived to support the highly unpredictable transformations which will affect Greenland, facing the invasion of companies and immigrants, and compensating the extremely hostile territorial characteristics which makes irrealistic any traditional infrastructural strategy. Adaptive programming, transformative urbanization and energetic autonomy are the keywords inspiring the design system, which is developed through combinatorial scenarios able to predict and re-organize actively the destiny of the country, towards a substantial (virtuous) independency.

La Groenlandia è un paese vastamente inesplorato e caratterizzato da iperboliche contraddizioni. E’ l’isola con al tempo stesso la più grande estensione, e la più bassa popolazione, ricca di materiali rari e largamente inesplorata. Soprattutto la Groenlandia è un territorio predittivo, che come una cartina tornasole è in grado di rivelarci come il nostro mondo evolverà da qui a pochi anni in funzione dell’imminente cambiamento cliamtico e il conseguente scioglimento dei ghiacci artici. Il futuro di questo paese è quindi un tema critica del nostro tempo, che non si presta ad ovvie soluzioni. All’interno di questo solco tematico, la tesi riflette in modo speculativo sulla futura condizione della Groenlandia, considerando le sue trasformazioni come in modo proattivo. Attraverso un progetto innovativo, in grado di bilanciare le catastrofiche prospettive ambientali con l’emergere di nuove opportunità economiche nascoste al di sotto del ghiaccio in scioglimento. Petrolio, gas, minerali rari e acqua pura costituiscono un vasto patrimonio ancora per poco incontaminato dall’uomo. L’attuale congiuntura economica, ambientale e di globalizzazione definisce una nuova geografia mondiale, dove la regione artica assume un ruolo baricentrico per via delle sue attrative risorse. La tesi progetta un innovativo modello di urbanizzazione per il 2050, momento in cui le presioni economiche del mondo occidentali saranno insostenibili senza una strategia di sviluppo innovativa che combini crescita infrasttruturale, culturale e politica. All’interno della strategica area della Baffin Bay, viene progettato un sistema di unità galleggianti di grandi dimensioni, capaci di essere combinate fra loro in modo versatile in modo da definire una sorta di metropoli adattiva su acqua. Il sistema è concepito in modo da supportare le imprevedibili trasformazioni che affliggerano la Groenlandia, come la forte immigrazione di persone e compagnie multinazionali e e compensare le difficili caratteristiche fisiche del territorio, che rendono impraticabile un approccio tradizionale alla pianificazione sia urbana che infrastrutturale del paese. Concetti chiave come programmazione adattiva, urbanizzazione trasformativa ed autonomia energetica guidano il progetto di un sistema che si sviluppa attraverso la combinazione di scenario dislocati in luoghi e fasi temporale complementari, in grado di predirre e riorganizzare attivamente la crescita della Groenlandia verso una sostanziale e virtuosa indipendenza.

Greenland 2050. Adaptive offshore metropolis

2012/2013

Abstract

Greenland is a country largely unexplored and characterized by hyperbolic contradictions. It is at the same the island with the widest extension and the smallest population, rich of rare, but poorly explored, resources. Most of all it is a predictive territory that just like a litmus is telling us how our world will evolve in a few years, according to global climate changes due to the imminent phenomenon of ice-melting. The future of this country is a nowadays a critical topic without obvious solutions. Within this context, the thesis is speculatively reflecting on the Greenlandic perspectives, considering its upcoming transformations actively with an innovative project seeking to balance the downfall of a millenary stable ecosystem with arising opportunities. Under the thinning but still thick layer of Greenlandic ice there are unveiled key-resources that could influence the global future. Oil, gas, rare minerals and pure water constitute a vast treasure that has never been contaminated by humans. But the actual conjecture combining environmental change, economical crisis and ultra-globalization defines a new international map where the Arctic region assumes a barycentric position, with attractive resources. The thesis previews an innovative model of urbanization for the 2050, moment in which the occidental economical pressure will reach its highest point, while the Greenlandic structure (in terms of politics, economy, society and infrastructure) will be extremely unprepared. Within the strategic area of the Baffin Bay, the thesis designs an offshore system of large floating inhabited units able to be combined in versatile clusters and describing an adaptive and variable metropolis. The system is conceived to support the highly unpredictable transformations which will affect Greenland, facing the invasion of companies and immigrants, and compensating the extremely hostile territorial characteristics which makes irrealistic any traditional infrastructural strategy. Adaptive programming, transformative urbanization and energetic autonomy are the keywords inspiring the design system, which is developed through combinatorial scenarios able to predict and re-organize actively the destiny of the country, towards a substantial (virtuous) independency.
ARC I - Scuola di Architettura e Società
16-dic-2013
2012/2013
La Groenlandia è un paese vastamente inesplorato e caratterizzato da iperboliche contraddizioni. E’ l’isola con al tempo stesso la più grande estensione, e la più bassa popolazione, ricca di materiali rari e largamente inesplorata. Soprattutto la Groenlandia è un territorio predittivo, che come una cartina tornasole è in grado di rivelarci come il nostro mondo evolverà da qui a pochi anni in funzione dell’imminente cambiamento cliamtico e il conseguente scioglimento dei ghiacci artici. Il futuro di questo paese è quindi un tema critica del nostro tempo, che non si presta ad ovvie soluzioni. All’interno di questo solco tematico, la tesi riflette in modo speculativo sulla futura condizione della Groenlandia, considerando le sue trasformazioni come in modo proattivo. Attraverso un progetto innovativo, in grado di bilanciare le catastrofiche prospettive ambientali con l’emergere di nuove opportunità economiche nascoste al di sotto del ghiaccio in scioglimento. Petrolio, gas, minerali rari e acqua pura costituiscono un vasto patrimonio ancora per poco incontaminato dall’uomo. L’attuale congiuntura economica, ambientale e di globalizzazione definisce una nuova geografia mondiale, dove la regione artica assume un ruolo baricentrico per via delle sue attrative risorse. La tesi progetta un innovativo modello di urbanizzazione per il 2050, momento in cui le presioni economiche del mondo occidentali saranno insostenibili senza una strategia di sviluppo innovativa che combini crescita infrasttruturale, culturale e politica. All’interno della strategica area della Baffin Bay, viene progettato un sistema di unità galleggianti di grandi dimensioni, capaci di essere combinate fra loro in modo versatile in modo da definire una sorta di metropoli adattiva su acqua. Il sistema è concepito in modo da supportare le imprevedibili trasformazioni che affliggerano la Groenlandia, come la forte immigrazione di persone e compagnie multinazionali e e compensare le difficili caratteristiche fisiche del territorio, che rendono impraticabile un approccio tradizionale alla pianificazione sia urbana che infrastrutturale del paese. Concetti chiave come programmazione adattiva, urbanizzazione trasformativa ed autonomia energetica guidano il progetto di un sistema che si sviluppa attraverso la combinazione di scenario dislocati in luoghi e fasi temporale complementari, in grado di predirre e riorganizzare attivamente la crescita della Groenlandia verso una sostanziale e virtuosa indipendenza.
Tesi di laurea Magistrale
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