L’area della ‘Goccia’ di Bovisa rappresenta una impor-tante risorsa potenziale per la città di Milano. Collocata all’interno del contesto metropolitano, potrebbe rappre-sentare la parte centrale di una penetrazione verde che, partendo dal Parco delle Groane terminerebbe nel nuovo centro direzionale di Porta Nuova. Le aree dismesse di Bovisa sono da decenni oggetto di piani di riqualificazione, rimasti tutti sulla carta a causa dell’elevato costo della bonifica. L'intenzione dell'amministrazione comunale è quella di coinvolgere l'edilizia privata, attivando un meccanismo di finanziamento che, garantendo volumetrie al privato, consentirebbe di pagare il costo della bonifica e di sbloccare un progetto fermo da anni. Ma se ciò accadesse, tutto il patrimonio arboreo forma-tosi circa nell’ultimo mezzo secolo e gran parte del patrimonio architettonico industriale, risalente all'inizio del ‘900, andrebbero persi. L’area della ‘Goccia’ diventerebbe così un grande ed interminabile cantiere, distruttivo per le risorse esistenti. Questo scenario è stato favorito dalla normativa ital-iana sulle bonifiche che, paradossalmente, ha favorito più la speculazione immobiliare piuttosto che la sal-vaguardia del suolo. La tesi parte dal confronto della normativa italiana in materia di bonifica con alcune normative europee, al fine di evidenziarne le differenze. Dal confronto emerge che le normative italiane hanno sempre fatto in modo che venisse favorita la destinazione d’uso terziaria/ commerciale piuttosto che a residenziale/verde. Nella parte finale viene proposto uno scenario proget-tuale alternativo: la Goccia come area verde, con lo scopo di preservare il patrimonio arboreo e architet-tonico esistente e di alzare l’indice del rapporto verde/abitanti, che attualmente è prossimo allo zero. In questo modo il quartiere di Bovisa e i suoi abitanti, che per anni hanno dovuto convivere con l’industria e tutti disagi che essa ha provocato, riceverebbero in cambio un’area verde da tempo auspicata.
Bovisa : dal paradosso della bonifica ad un parco per il quartiere
LONIGRO, MATTEO MARIA;DI CERBO, CARLOTTA
2012/2013
Abstract
L’area della ‘Goccia’ di Bovisa rappresenta una impor-tante risorsa potenziale per la città di Milano. Collocata all’interno del contesto metropolitano, potrebbe rappre-sentare la parte centrale di una penetrazione verde che, partendo dal Parco delle Groane terminerebbe nel nuovo centro direzionale di Porta Nuova. Le aree dismesse di Bovisa sono da decenni oggetto di piani di riqualificazione, rimasti tutti sulla carta a causa dell’elevato costo della bonifica. L'intenzione dell'amministrazione comunale è quella di coinvolgere l'edilizia privata, attivando un meccanismo di finanziamento che, garantendo volumetrie al privato, consentirebbe di pagare il costo della bonifica e di sbloccare un progetto fermo da anni. Ma se ciò accadesse, tutto il patrimonio arboreo forma-tosi circa nell’ultimo mezzo secolo e gran parte del patrimonio architettonico industriale, risalente all'inizio del ‘900, andrebbero persi. L’area della ‘Goccia’ diventerebbe così un grande ed interminabile cantiere, distruttivo per le risorse esistenti. Questo scenario è stato favorito dalla normativa ital-iana sulle bonifiche che, paradossalmente, ha favorito più la speculazione immobiliare piuttosto che la sal-vaguardia del suolo. La tesi parte dal confronto della normativa italiana in materia di bonifica con alcune normative europee, al fine di evidenziarne le differenze. Dal confronto emerge che le normative italiane hanno sempre fatto in modo che venisse favorita la destinazione d’uso terziaria/ commerciale piuttosto che a residenziale/verde. Nella parte finale viene proposto uno scenario proget-tuale alternativo: la Goccia come area verde, con lo scopo di preservare il patrimonio arboreo e architet-tonico esistente e di alzare l’indice del rapporto verde/abitanti, che attualmente è prossimo allo zero. In questo modo il quartiere di Bovisa e i suoi abitanti, che per anni hanno dovuto convivere con l’industria e tutti disagi che essa ha provocato, riceverebbero in cambio un’area verde da tempo auspicata.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
2013_12_DiCerbo_Lonigro.pdf
accessibile in internet per tutti
Descrizione: Testo della tesi e tavole
Dimensione
61.36 MB
Formato
Adobe PDF
|
61.36 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/10589/88027