The research explores the ways of analyzing complex systems and ways to understand the relations among them, focusing in architectural cases. It’s discussing about the interface between time and place and at the same time it explores architecture and urban morphology according to the surface geometry, superficial depth, modulation of surfaces, systematic relations, multilayered environments, history and sociological aspects. The project explores architecture as a method of understanding the world, as a reference frame within emergent time and history. The proposed site – Venetian Ghetto (Venice, Italia), is a multi-layered landscape of shift and transition, an archive of parallel histories, containing underground connections, transport systems, transforming geologies, sacred geometries, and a long tradition of secrecy, segregation and elitism. Each of these elements exist both individually and uniformly within the urban fabric. Yet they are not always recognisable to the untrained eye, instead emerging via subtle nuances and forms within the landscape. The architecture serves as a mean of decoding and engaging with such nuances. The re-scription of the site itself via the architecture will use “Systems Theory” principles, which are setting the rules for the integration method of history, memory and imagination. The project is aiming to achieve a new “recognition” of urban possibilities. In this way, the physical architectural response will act as a spatial reflector, uncovering new, emergent reference frames and thresholds within the area. “What connects thinking to imagination, imagination to drawing, drawing to building and building to our eyes is projection in one guise or another, or processes we have chosen to model on projection.” Robin Evans

La ricerca esplora i modi di analizzare sistemi complessi e modi per capire le relazioni tra di loro, concentrandosi in casi architettoniche. Si discute circa l'interfaccia tra il tempo e il luogo e allo stesso tempo esplora l'architettura e morfologia urbana secondo la geometria della superficie, la profondità superficiale, modulazione di superfici, relazioni sistematiche, ambienti multistrato, storia e aspetti sociologici. Il progetto esplora l'architettura come metodo di comprensione del mondo, come un quadro di riferimento entro il tempo emergente e della storia. Il sito proposto - Ghetto di Venezia (Venezia, Italia), è un paesaggio multistrato di spostamento e di transizione, un archivio di storie parallele, che contiene collegamenti con la metropolitana, sistemi di trasporto, geologie trasformazione, geometrie sacre, e una lunga tradizione di segretezza, segregazione e di elitarismo. Ciascuno di questi elementi presenti sia individualmente uniformemente all'interno del tessuto urbano. Eppure non sono sempre riconoscibili ad un occhio inesperto, invece emergendo con sottili sfumature e forme all'interno del paesaggio. L'architettura serve come mezzo di decodifica e impegnarsi con tali sfumature. La ri-scrizione del sito stesso attraverso l'architettura utilizzerà principi "teoria dei sistemi", che stanno creando le regole per il metodo di integrazione della storia, memoria e immaginazione. Il progetto mira a realizzare un nuovo "riconoscimento" di possibilità urbane. In questo modo, la risposta fisica architettonico agirà come riflettore spaziale, scoprendo nuovi sistemi di riferimento emergenti e soglie all'interno dell'area. "Quello che collega il pensiero alla fantasia, l'immaginazione al disegno, disegno alla costruzione e costruzione ai nostri occhi è la proiezione in un modo o nell'altro, o processi che abbiamo scelto di modellare su di proiezione." Robin Evans

Venezia, site of complexity, city of multiple relations. A theoretical discussion about a topical case study

KALIORA, MARIA
2012/2013

Abstract

The research explores the ways of analyzing complex systems and ways to understand the relations among them, focusing in architectural cases. It’s discussing about the interface between time and place and at the same time it explores architecture and urban morphology according to the surface geometry, superficial depth, modulation of surfaces, systematic relations, multilayered environments, history and sociological aspects. The project explores architecture as a method of understanding the world, as a reference frame within emergent time and history. The proposed site – Venetian Ghetto (Venice, Italia), is a multi-layered landscape of shift and transition, an archive of parallel histories, containing underground connections, transport systems, transforming geologies, sacred geometries, and a long tradition of secrecy, segregation and elitism. Each of these elements exist both individually and uniformly within the urban fabric. Yet they are not always recognisable to the untrained eye, instead emerging via subtle nuances and forms within the landscape. The architecture serves as a mean of decoding and engaging with such nuances. The re-scription of the site itself via the architecture will use “Systems Theory” principles, which are setting the rules for the integration method of history, memory and imagination. The project is aiming to achieve a new “recognition” of urban possibilities. In this way, the physical architectural response will act as a spatial reflector, uncovering new, emergent reference frames and thresholds within the area. “What connects thinking to imagination, imagination to drawing, drawing to building and building to our eyes is projection in one guise or another, or processes we have chosen to model on projection.” Robin Evans
BARTON, JOHN
ARC I - Scuola di Architettura e Società
18-dic-2013
2012/2013
La ricerca esplora i modi di analizzare sistemi complessi e modi per capire le relazioni tra di loro, concentrandosi in casi architettoniche. Si discute circa l'interfaccia tra il tempo e il luogo e allo stesso tempo esplora l'architettura e morfologia urbana secondo la geometria della superficie, la profondità superficiale, modulazione di superfici, relazioni sistematiche, ambienti multistrato, storia e aspetti sociologici. Il progetto esplora l'architettura come metodo di comprensione del mondo, come un quadro di riferimento entro il tempo emergente e della storia. Il sito proposto - Ghetto di Venezia (Venezia, Italia), è un paesaggio multistrato di spostamento e di transizione, un archivio di storie parallele, che contiene collegamenti con la metropolitana, sistemi di trasporto, geologie trasformazione, geometrie sacre, e una lunga tradizione di segretezza, segregazione e di elitarismo. Ciascuno di questi elementi presenti sia individualmente uniformemente all'interno del tessuto urbano. Eppure non sono sempre riconoscibili ad un occhio inesperto, invece emergendo con sottili sfumature e forme all'interno del paesaggio. L'architettura serve come mezzo di decodifica e impegnarsi con tali sfumature. La ri-scrizione del sito stesso attraverso l'architettura utilizzerà principi "teoria dei sistemi", che stanno creando le regole per il metodo di integrazione della storia, memoria e immaginazione. Il progetto mira a realizzare un nuovo "riconoscimento" di possibilità urbane. In questo modo, la risposta fisica architettonico agirà come riflettore spaziale, scoprendo nuovi sistemi di riferimento emergenti e soglie all'interno dell'area. "Quello che collega il pensiero alla fantasia, l'immaginazione al disegno, disegno alla costruzione e costruzione ai nostri occhi è la proiezione in un modo o nell'altro, o processi che abbiamo scelto di modellare su di proiezione." Robin Evans
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/88101