Un nuovo spessore per Piacenza : il muro come elemento d'unione e non di limite

La città di Piacenza sorge sulla sponda Sud del più importante fiume italiano: il Po. Questa informazione in se ci rende nota una particolare caratteristica della città, che la differenzia dai numerosi insediamenti in Italia, ma in generale anche in Europa, i quali devono la loro originale collocazione alla presenza di un importante corso d’acqua. Mentre gran parte di queste città sono letteralmente attraversate da un fiume, è semplice ricordare in Italia gli esempi di Roma con il Tevere e Firenze con l’Arno, nonché in Europa, Parigi e la Senna o Londra ed il Tamigi, Piacenza è in realtà solo sfiorata dal percorso del corrispettivo antagonista. Questa non comune premessa è fondamentale per capire le dinamiche di una città, che al giorno d’oggi ha completamento perso il rapporto con il fiume, in quanto ne fisicamente ne tantomeno psicologicamente Piacenza viene vissuta come una città fluviale. Tale situazione è dovuta alla presenza di diverse infrastrutture, come le mura Farnesiane o come la linea ferroviaria, realizzate dall’uomo proprio tra la città ed il fiume, che hanno contribuito ad enfatizzare questa situazione del limite. In questo contesto è stato sviluppato un tema progettuale diretto alla riqualificazione ed alla rigenerazione dell’anello delle mura, presente nella zona Nord della città. La nuova visione strategica prevede l’interpretazione del muro non più come elemento di limite, ma come una opportunità, come un nuovo spazio da vivere. In questa ottica verte la creazione di un Parco verde delle mura, che si snoda da Palazzo Farnese fino a barriera Torino, organizzando lungo il percorso differenti cinture per differenti funzioni.