L’utilizzo delle immagini satellitari e aviotrasportate per il monitoraggio delle acque è sempre più diffuso: l'alta risoluzione temporale e la possibilità di una visione sinottica dell'area in esame permettono di ottenere dati frequenti, su larga scala e a basso costo. In questo lavoro si sono usate 70 immagini MERIS, in combinazione a misure in situ di parametri di qualità dell’aria. Gli obiettivi principali sono stati: la produzione di mappe di concentrazione di clorofilla-a (chl-a) e trasparenza delle acque del lago di Garda tramite l’analisi delle immagini MERIS, effettuando un’analisi ed il confronto di due diversi procedimenti; l’analisi temporale e spaziale dell’andamento di chl-a e trasparenza, attraverso la creazione di un data-set di questi due parametri; l’individuazione e l’analisi degli effetti delle deposizioni di dust sahariano (aerosol di origine sahariana), sulla superficie del lago. Per il processamento delle immagini sono stati usati in parallelo: la rete neurale BEAM-VISAT C2R; il codice di trasferimento radiativo 6SV ed il modello di inversione bio-ottica BOMBER. L’analisi degli effetti delle deposizioni di dust sahariano (contenente elementi indispensabili alla crescita del fitoplancton) è stata condotta attraverso l'osservazione dell'andamento della concentrazione di chl-a, proxy dell'abbondanza del fitoplancton. Immagini dal radiometro SEVIRI e misure in situ hanno permesso di individuare diversi eventi di deposizione di dust. L’analisi delle mappe stimate da MERIS ha permesso di valutare un incremento della concentrazione di chl-a a seguito di eventi di dust, a prova dell'influenza positiva che può avere sulla componente fitoplanctonica. Data la complessità delle dinamiche della crescita fitoplanctonica, si sono valutati altri fattori che possono influenzarla e si è constatato che la deposizione del dust è uno dei fattori che concorre all'incremento di chl-a. L'analisi più approfondita di questi fattori e di ulteriori eventi, potrebbe costituire una base di sviluppi futuri di questo studio, volti alla creazione di un albero decisionale utile a definire in maniera univoca i casi di influenza fra qualità dell'aria e qualità dell'acqua.

Tecniche di telerilevamento per la valutazione degli effetti delle deposizioni di dust sahariano nel lago di Garda

CAZZANIGA, ILARIA
2012/2013

Abstract

L’utilizzo delle immagini satellitari e aviotrasportate per il monitoraggio delle acque è sempre più diffuso: l'alta risoluzione temporale e la possibilità di una visione sinottica dell'area in esame permettono di ottenere dati frequenti, su larga scala e a basso costo. In questo lavoro si sono usate 70 immagini MERIS, in combinazione a misure in situ di parametri di qualità dell’aria. Gli obiettivi principali sono stati: la produzione di mappe di concentrazione di clorofilla-a (chl-a) e trasparenza delle acque del lago di Garda tramite l’analisi delle immagini MERIS, effettuando un’analisi ed il confronto di due diversi procedimenti; l’analisi temporale e spaziale dell’andamento di chl-a e trasparenza, attraverso la creazione di un data-set di questi due parametri; l’individuazione e l’analisi degli effetti delle deposizioni di dust sahariano (aerosol di origine sahariana), sulla superficie del lago. Per il processamento delle immagini sono stati usati in parallelo: la rete neurale BEAM-VISAT C2R; il codice di trasferimento radiativo 6SV ed il modello di inversione bio-ottica BOMBER. L’analisi degli effetti delle deposizioni di dust sahariano (contenente elementi indispensabili alla crescita del fitoplancton) è stata condotta attraverso l'osservazione dell'andamento della concentrazione di chl-a, proxy dell'abbondanza del fitoplancton. Immagini dal radiometro SEVIRI e misure in situ hanno permesso di individuare diversi eventi di deposizione di dust. L’analisi delle mappe stimate da MERIS ha permesso di valutare un incremento della concentrazione di chl-a a seguito di eventi di dust, a prova dell'influenza positiva che può avere sulla componente fitoplanctonica. Data la complessità delle dinamiche della crescita fitoplanctonica, si sono valutati altri fattori che possono influenzarla e si è constatato che la deposizione del dust è uno dei fattori che concorre all'incremento di chl-a. L'analisi più approfondita di questi fattori e di ulteriori eventi, potrebbe costituire una base di sviluppi futuri di questo studio, volti alla creazione di un albero decisionale utile a definire in maniera univoca i casi di influenza fra qualità dell'aria e qualità dell'acqua.
BRESCIANI, MARIANO
GIARDINO, CLAUDIA
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
18-dic-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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