Nel presente elaborato di tesi è stato affrontato il tema della valutazione della sicurezza di strutture esistenti di importanza storica. In particolare, lo studio ha riguardato le problematiche connesse alla valutazione della vulnerabilità sismica di due ponti storici ad arco in calcestruzzo armato, il ponte di Songavazzo, completato nel 1910, e il ponte sull’Adda a Brivio, concluso nel 1916. Per tali opere, sulla base di prove sperimentali, si è potuto procedere all’identificazione numerico-sperimentale del comportamento dinamico delle stesse. Infatti, per ciascun manufatto, dopo un breve studio della documentazione originale, è stato realizzato un modello numerico tridimensionale validato tramite i risultati, in termini di frequenze proprie e forme modali, delle prove dinamiche sperimentali. Non potendo disporre di dati esaurienti riguardanti le caratteristiche meccaniche dei materiali, si è eseguita un’analisi di sensitività per comprendere quali parametri influenzassero maggiormente il comportamento della struttura e sulla base dei risultati ottenuti si è svolta una procedura di ottimizzazione, denominata manual tuning. Sul modello così implementato si sono eseguite diverse analisi volte a determinare lo stato di sollecitazione nell’opera. L’analisi statica ha permesso di studiarne la risposta in presenza dei carichi variabili (azioni accidentali da traffico e neve). L’analisi modale con spettro di progetto ha consentito la verifica di alcuni elementi strutturali dell’opera in presenza dell’azione sismica di progetto del sito, corrispondente allo stato limite di collasso. Con l’analisi statica non lineare si sono invece volute indagare delle possibili vie per analizzare il comportamento della struttura in campo post-elastico, al fine di valutarne la vulnerabilità sismica. Infine, considerando i risultati ottenuti per i due ponti, è stato possibile effettuare adeguati confronti tra le opere in analisi, tenendo presente il diverso funzionamento strutturale delle stesse.
Identificazione dinamica sperimentale e numerica di ponti storici ad arco in c.a.
RICHERMO, ELENA;LAZZARIN, CHIARA
2012/2013
Abstract
Nel presente elaborato di tesi è stato affrontato il tema della valutazione della sicurezza di strutture esistenti di importanza storica. In particolare, lo studio ha riguardato le problematiche connesse alla valutazione della vulnerabilità sismica di due ponti storici ad arco in calcestruzzo armato, il ponte di Songavazzo, completato nel 1910, e il ponte sull’Adda a Brivio, concluso nel 1916. Per tali opere, sulla base di prove sperimentali, si è potuto procedere all’identificazione numerico-sperimentale del comportamento dinamico delle stesse. Infatti, per ciascun manufatto, dopo un breve studio della documentazione originale, è stato realizzato un modello numerico tridimensionale validato tramite i risultati, in termini di frequenze proprie e forme modali, delle prove dinamiche sperimentali. Non potendo disporre di dati esaurienti riguardanti le caratteristiche meccaniche dei materiali, si è eseguita un’analisi di sensitività per comprendere quali parametri influenzassero maggiormente il comportamento della struttura e sulla base dei risultati ottenuti si è svolta una procedura di ottimizzazione, denominata manual tuning. Sul modello così implementato si sono eseguite diverse analisi volte a determinare lo stato di sollecitazione nell’opera. L’analisi statica ha permesso di studiarne la risposta in presenza dei carichi variabili (azioni accidentali da traffico e neve). L’analisi modale con spettro di progetto ha consentito la verifica di alcuni elementi strutturali dell’opera in presenza dell’azione sismica di progetto del sito, corrispondente allo stato limite di collasso. Con l’analisi statica non lineare si sono invece volute indagare delle possibili vie per analizzare il comportamento della struttura in campo post-elastico, al fine di valutarne la vulnerabilità sismica. Infine, considerando i risultati ottenuti per i due ponti, è stato possibile effettuare adeguati confronti tra le opere in analisi, tenendo presente il diverso funzionamento strutturale delle stesse.File | Dimensione | Formato | |
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