Gli effetti dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale sono ben noti e fanno riflettere sull’importanza dell’efficientamento energetico. Se in primo luogo ci si è concentrati su temi “semplici” come le buste di plastica, i gas dei condizionatori e la progressiva diminuzione degli inquinanti emessi dai motori a combustione interna l’attenzione si è via via spostata sull’ambiente costruito in generale. Gli shopping center e gli edifici ad uso ufficio vengono identificati, a livello globale, come i maggiori responsabili del riscaldamento globale durate tutto il loro ciclo di vita. La metà delle risorse naturali vengono utilizzate nel campo edile e 450 milioni di tonnellate di rifiuti vengono prodotti dai processi di demolizione e costruzione. La gestione del clima, indoor, l’illuminazione e i vari impianti edificio consumano il 40% dell’energia mondiale; il 70% di questo 40% viene utilizzato per il riscaldamento. Il solo adeguamento del patrimonio immobiliare mediante lavori di isolamento termico consentirebbe la riduzione dell 42% del consumo di energia. Le tecniche costruttive e l’evoluzione tecnologica legata all’efficienza energetica stà progressivamente riducendo gli effetti negativi sull’ambiente. Fortunatamente le logiche di risparmio energetico si stanno diffondendo anche al comparto residenziale e diversi metodi di valutazione sul costruito (LEED, BREEAM… ) vengono spesso utilizzati come benchmark di riferimento per poter classificare la sostenibilità (indoor e outdoor) degli immobili. Questo cambiamento, di natura anche culturale, porta con sé un vero e proprio tsunami nel settore delle costruzioni. Nei “mercati maturi” l’efficienza energetica viene vista come un “plus”, un valore aggiunto all’immobile che ne innalza il valore. Attraverso l’analisi di diversi paper andrò ad osservare come avere “alte classi di efficienza energetica” corrisponde ad un più alto valore dell’immobile e ad un minor rischio dell’investimento. In particolar modo andrò ad analizzare una ricerca condotta dall’“Istitute for Market Tranformation” e dall’università del North Carolina-Chapel Hill nel quale si evidenzia il rapporto che intercorre fra proprietà ad alta efficienza energetica e rischio di default del mutuato. Questo studio, effettuato sul mercato americano su un campione di 71.000 abitazioni, indica che il rischio di default si riduce del 32% nel caso in cui l’abitazione sia dotata di un elevato rating energetico Energy Star. L’analisi di queste ricerche, la situazione del mercato del credito nell’area euro, la particolare situazione dell’obsolescenza del “parco edifici” italiano, la sensibilizzazione della popolazione verso le politiche ambientali e la necessità di comprimere la “spesa” energetica portano a sottolineare l’importanza della qualità globale dell’edificio fattore che aiuta a ridurre i rischi legati all’investimento producendo effetti benefici sull’uomo e sull’ambiente. Dopo le analisi ambientali ed economiche ho trattato innovative pratiche di acquisto relative al mercato italiano andando ad elaborare una proposta di “mutuo verde” dedicata ad edifici con elevate classi di efficienza energetica.

Efficienza energetica e valore immobiliare. L'efficienza energetica come elemento fondamentale per la ripresa del mercato immobiliare italiano

GILARDI, MATTIA
2012/2013

Abstract

Gli effetti dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale sono ben noti e fanno riflettere sull’importanza dell’efficientamento energetico. Se in primo luogo ci si è concentrati su temi “semplici” come le buste di plastica, i gas dei condizionatori e la progressiva diminuzione degli inquinanti emessi dai motori a combustione interna l’attenzione si è via via spostata sull’ambiente costruito in generale. Gli shopping center e gli edifici ad uso ufficio vengono identificati, a livello globale, come i maggiori responsabili del riscaldamento globale durate tutto il loro ciclo di vita. La metà delle risorse naturali vengono utilizzate nel campo edile e 450 milioni di tonnellate di rifiuti vengono prodotti dai processi di demolizione e costruzione. La gestione del clima, indoor, l’illuminazione e i vari impianti edificio consumano il 40% dell’energia mondiale; il 70% di questo 40% viene utilizzato per il riscaldamento. Il solo adeguamento del patrimonio immobiliare mediante lavori di isolamento termico consentirebbe la riduzione dell 42% del consumo di energia. Le tecniche costruttive e l’evoluzione tecnologica legata all’efficienza energetica stà progressivamente riducendo gli effetti negativi sull’ambiente. Fortunatamente le logiche di risparmio energetico si stanno diffondendo anche al comparto residenziale e diversi metodi di valutazione sul costruito (LEED, BREEAM… ) vengono spesso utilizzati come benchmark di riferimento per poter classificare la sostenibilità (indoor e outdoor) degli immobili. Questo cambiamento, di natura anche culturale, porta con sé un vero e proprio tsunami nel settore delle costruzioni. Nei “mercati maturi” l’efficienza energetica viene vista come un “plus”, un valore aggiunto all’immobile che ne innalza il valore. Attraverso l’analisi di diversi paper andrò ad osservare come avere “alte classi di efficienza energetica” corrisponde ad un più alto valore dell’immobile e ad un minor rischio dell’investimento. In particolar modo andrò ad analizzare una ricerca condotta dall’“Istitute for Market Tranformation” e dall’università del North Carolina-Chapel Hill nel quale si evidenzia il rapporto che intercorre fra proprietà ad alta efficienza energetica e rischio di default del mutuato. Questo studio, effettuato sul mercato americano su un campione di 71.000 abitazioni, indica che il rischio di default si riduce del 32% nel caso in cui l’abitazione sia dotata di un elevato rating energetico Energy Star. L’analisi di queste ricerche, la situazione del mercato del credito nell’area euro, la particolare situazione dell’obsolescenza del “parco edifici” italiano, la sensibilizzazione della popolazione verso le politiche ambientali e la necessità di comprimere la “spesa” energetica portano a sottolineare l’importanza della qualità globale dell’edificio fattore che aiuta a ridurre i rischi legati all’investimento producendo effetti benefici sull’uomo e sull’ambiente. Dopo le analisi ambientali ed economiche ho trattato innovative pratiche di acquisto relative al mercato italiano andando ad elaborare una proposta di “mutuo verde” dedicata ad edifici con elevate classi di efficienza energetica.
TRUPPI, TOMMASO
ING VI - Scuola di Ingegneria Edile-Architettura
18-dic-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
mattia_gilardi_787065.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: pdf della tesi
Dimensione 3.56 MB
Formato Adobe PDF
3.56 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/89021