The human reality in the third millennium has been characterized by key social and economic changes that have modified spaces where modern man lives, drastically changing the urban landscape, evolved both in physical and mental terms. Post-industrial society melts together concepts kept separated before: centre merges with periphery, cities with countryside. This leads to the creation of a new type of landscape, called intermediate, that puts together opposed elements, defining a new reality. Starting from these assumptions, the research investigates the concept of landscape, not in natural terms, but as a contemporary and anthropic reality, where human work and action have determined a growing infrastructural landscape. After a preliminary description of the origin of this concept in Europe and in the Western world, the research provides an accurate analysis of the landscape, examining different views on this topic given by researchers from different fields: geography, philosophes and architects. In particular, this research goes deeper into the way two specific disciplines, art and photography, have dealt with this subject. Finally, the research focuses on the new landscape created in the post-industrial society and on key attributes that contributed to make it more layered: the research investigates each single layer of the landscape, suggesting tools and approaches to analyse a multilayer and evolving reality. Once completed the theoretical analysis, the research presents a project proposal: the project is set in the Idroscalo Area in Milano, a perfect example of intermediate and multi-layered landscape.

ll punto di partenza della ricerca si fonda sull’analisi della realtà del terzo millennio e dei cambiamenti sociali ed economici che sono avvenuti in tale contesto. Queste trasformazioni hanno modificato la realtà e gli spazi in cui l’uomo moderno si interfaccia e di cui usufruisce, portando ad un mutamento radicale del paesaggio urbano, sia fisico che mentale. Nella società post-industriale, in cui i concetti di centralità e di perifericità, di città e di campagna si mischiano, si assiste alla nascita di una nuova tipologia di paesaggio, definito intermedio, un paesaggio totale in cui tali elementi contrapposti si sommano, definendo una nuova realtà. Da questi presupposti è nata la volontà di investigare il concetto di paesaggio, inteso non come ambiente naturale, ma come realtà contemporanea e antropizzata, in cui l’opera e l’intervento dell’uomo determinano la diffusione del paesaggio infrastrutturale. La ricerca, dopo una prima fase di studio sull’origine di tale concetto, con particolare attenzione al contesto occidentale ed europeo, ha offerto un punto di vista esaustivo di tale realtà. Sono state considerate differenti interpretazioni su questo argomento, spaziando tra definizioni e idee fornite da geografi, teorici, filosofi e architetti. In particolare, attraverso le testimonianze di diverse personalità, è stato poi studiato il rapporto di due differenti discipline, l’arte e la fotografia, nella relazione con questa tematica. Infine, la ricerca è stata concentrata sulla contemporaneità, sui nuovi paesaggi che sono nati nel contesto della società post-industriale e sugli elementi che ne hanno favorito lo sviluppo e che hanno determinato una stratificazione sempre più marcata. Sono stati poi investigati i diversi livelli che costituiscono tale stratificazione con l’intento di fornire gli strumenti utili alla lettura del paesaggio contemporaneo, che si presenta come una realtà multilayer e in evoluzione. E’ stata presentata, infine, una proposta progettuale, che è stata realizzata nel contesto dell’Idroscalo di Milano, esempio ideale di paesaggio intermedio e realtà fortemente artificializzata e stratificata.

Il paesaggio infrastrutturale. Analisi del paesaggio del terzo millennio e intervento progettuale nell'area dell'Idroscalo di Milano

SIOTTO, MARTINA
2012/2013

Abstract

The human reality in the third millennium has been characterized by key social and economic changes that have modified spaces where modern man lives, drastically changing the urban landscape, evolved both in physical and mental terms. Post-industrial society melts together concepts kept separated before: centre merges with periphery, cities with countryside. This leads to the creation of a new type of landscape, called intermediate, that puts together opposed elements, defining a new reality. Starting from these assumptions, the research investigates the concept of landscape, not in natural terms, but as a contemporary and anthropic reality, where human work and action have determined a growing infrastructural landscape. After a preliminary description of the origin of this concept in Europe and in the Western world, the research provides an accurate analysis of the landscape, examining different views on this topic given by researchers from different fields: geography, philosophes and architects. In particular, this research goes deeper into the way two specific disciplines, art and photography, have dealt with this subject. Finally, the research focuses on the new landscape created in the post-industrial society and on key attributes that contributed to make it more layered: the research investigates each single layer of the landscape, suggesting tools and approaches to analyse a multilayer and evolving reality. Once completed the theoretical analysis, the research presents a project proposal: the project is set in the Idroscalo Area in Milano, a perfect example of intermediate and multi-layered landscape.
LUCCHESE, FRANCESCO
ARC III - Scuola del Design
18-dic-2013
2012/2013
ll punto di partenza della ricerca si fonda sull’analisi della realtà del terzo millennio e dei cambiamenti sociali ed economici che sono avvenuti in tale contesto. Queste trasformazioni hanno modificato la realtà e gli spazi in cui l’uomo moderno si interfaccia e di cui usufruisce, portando ad un mutamento radicale del paesaggio urbano, sia fisico che mentale. Nella società post-industriale, in cui i concetti di centralità e di perifericità, di città e di campagna si mischiano, si assiste alla nascita di una nuova tipologia di paesaggio, definito intermedio, un paesaggio totale in cui tali elementi contrapposti si sommano, definendo una nuova realtà. Da questi presupposti è nata la volontà di investigare il concetto di paesaggio, inteso non come ambiente naturale, ma come realtà contemporanea e antropizzata, in cui l’opera e l’intervento dell’uomo determinano la diffusione del paesaggio infrastrutturale. La ricerca, dopo una prima fase di studio sull’origine di tale concetto, con particolare attenzione al contesto occidentale ed europeo, ha offerto un punto di vista esaustivo di tale realtà. Sono state considerate differenti interpretazioni su questo argomento, spaziando tra definizioni e idee fornite da geografi, teorici, filosofi e architetti. In particolare, attraverso le testimonianze di diverse personalità, è stato poi studiato il rapporto di due differenti discipline, l’arte e la fotografia, nella relazione con questa tematica. Infine, la ricerca è stata concentrata sulla contemporaneità, sui nuovi paesaggi che sono nati nel contesto della società post-industriale e sugli elementi che ne hanno favorito lo sviluppo e che hanno determinato una stratificazione sempre più marcata. Sono stati poi investigati i diversi livelli che costituiscono tale stratificazione con l’intento di fornire gli strumenti utili alla lettura del paesaggio contemporaneo, che si presenta come una realtà multilayer e in evoluzione. E’ stata presentata, infine, una proposta progettuale, che è stata realizzata nel contesto dell’Idroscalo di Milano, esempio ideale di paesaggio intermedio e realtà fortemente artificializzata e stratificata.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/89205