La ricerca parte dalla comprensione del concetto di Intermediate Landscape, quegli spazi cioè che descrivono una paesaggio intermedio, frutto dello sgretolamento della città del terzo millennio. Esso diventa un paesaggio totale, in cui due elementi contrapposti si sovrappongono e si confondono, sostituendosi l’un l’altro. Il luogo selezionato, dopo un’analisi approfondita, è stata l’area agricolo-urbana posta nelle vicinanze della città di Stezzano, in provincia di Bergamo. È stata effettuata un’analisi approfondita del sito attraverso numerosi aspetti. Grazie ad uno di questi, quello della geografia culturale, è stato possibile scoprire ed approfondire il concetto di Paesaggio minimo: quell’intervento delicato dell’uomo sul paesaggio che viene completato dall’azione irrazionale della natura. Indagando poi il tema dell’imperfezione e del conflitto presenti in questi in-between spaces, mi sono imbattuta nel concetto della perfezione nell’imperfezione: ovvero la geometria frattale, in stretto collegamento con il concetto di naturalità. Essa infatti viene chiamata geometria della natura, in quanto, grazie alla sua complessità formale, riesce a descrivere quei fenomeni naturali che la geometria euclidea aveva nominato paradossali. Sono stati individuati quindi dei valori della ricerca che ho tramutato in valori di progetto. Tutto questo ha portato alla creazione di un sistema modulare tridimensionale per la creazione di un paesaggio fittizio, organico che generasse e fosse generato allo stesso tempo dal luogo in cui viene posto. Questo progetto porta ad organizzare ciò che è amorfo in qualcosa di ordinato ed allo stesso tempo ci creare un organismo da una struttura geometrica. Naturalità ed artificialità si incontrano e diventano due elementi dialoganti per la creazione di una struttura capace di trasformare l’imperfezione nella perfezione e viceversa.
Perfezione nell'imperfezione
SAVARESE, CECILIA
2012/2013
Abstract
La ricerca parte dalla comprensione del concetto di Intermediate Landscape, quegli spazi cioè che descrivono una paesaggio intermedio, frutto dello sgretolamento della città del terzo millennio. Esso diventa un paesaggio totale, in cui due elementi contrapposti si sovrappongono e si confondono, sostituendosi l’un l’altro. Il luogo selezionato, dopo un’analisi approfondita, è stata l’area agricolo-urbana posta nelle vicinanze della città di Stezzano, in provincia di Bergamo. È stata effettuata un’analisi approfondita del sito attraverso numerosi aspetti. Grazie ad uno di questi, quello della geografia culturale, è stato possibile scoprire ed approfondire il concetto di Paesaggio minimo: quell’intervento delicato dell’uomo sul paesaggio che viene completato dall’azione irrazionale della natura. Indagando poi il tema dell’imperfezione e del conflitto presenti in questi in-between spaces, mi sono imbattuta nel concetto della perfezione nell’imperfezione: ovvero la geometria frattale, in stretto collegamento con il concetto di naturalità. Essa infatti viene chiamata geometria della natura, in quanto, grazie alla sua complessità formale, riesce a descrivere quei fenomeni naturali che la geometria euclidea aveva nominato paradossali. Sono stati individuati quindi dei valori della ricerca che ho tramutato in valori di progetto. Tutto questo ha portato alla creazione di un sistema modulare tridimensionale per la creazione di un paesaggio fittizio, organico che generasse e fosse generato allo stesso tempo dal luogo in cui viene posto. Questo progetto porta ad organizzare ciò che è amorfo in qualcosa di ordinato ed allo stesso tempo ci creare un organismo da una struttura geometrica. Naturalità ed artificialità si incontrano e diventano due elementi dialoganti per la creazione di una struttura capace di trasformare l’imperfezione nella perfezione e viceversa.File | Dimensione | Formato | |
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