La tesi esplora a 360 ° il mondo dei tessuti africani e il sistema moda del continente, si divide in due parti, una d’analisi e l’altra di progettazione. La prima parte è dedicata a delineare quelle che sono le caratteristiche distintive dei tessuti del continente. Vengono raccontate non solo le diverse tecniche di produzione, da quelle artigianali alle industriali, ma anche il loro valore comunicativo e il linguaggio nascosto all’interno di numerose stoffe africane. Viene proposta una nuova classificazione che permette una visione comparativa e più globale tra i tessuti prodotti con le stesse tecniche ma in territori diversi. La rassegna prende in considerazione anche i radicati legami commerciali tra Africa e Europa, con le conseguenti implicazioni culturali, sociali, religiose e la profonda influenza sulla produzione tessile di entrambe i continenti. La seconda parte è finalizzata alla progettazione di un’officina creativa, in grado di produrre collezioni d’abbigliamento in edizione limitata, che uniscano il contemporaneo al tradizionale, per capi unicamente Made in Africa. L’officina creativa Timintsu, ha come obbiettivo quello di riscoprire e valorizzare lavorazioni tessili tipiche del continente africano, che lentamente stanno perdendo vita. Timintsu traccia un percorso che va dai giorni nostri alle origini dell’identità mozambicana, dove trae le sue radici e continua sugli stessi passi tornando all’epoca moderna. “Radici” è la parola chiave da cui viene estratto il nome del laboratorio, tradotto in dialetto changane. La prima collezione celebra la tecnica di riserva a cera e riprende per l’ideazione dei capi, abiti tradizionali come il quimau, il boubou e la coperta nguba.
Timintsu. Officina creativa. Alla riscoperta dell'identità africana
CORSINI, MIRIAM
2012/2013
Abstract
La tesi esplora a 360 ° il mondo dei tessuti africani e il sistema moda del continente, si divide in due parti, una d’analisi e l’altra di progettazione. La prima parte è dedicata a delineare quelle che sono le caratteristiche distintive dei tessuti del continente. Vengono raccontate non solo le diverse tecniche di produzione, da quelle artigianali alle industriali, ma anche il loro valore comunicativo e il linguaggio nascosto all’interno di numerose stoffe africane. Viene proposta una nuova classificazione che permette una visione comparativa e più globale tra i tessuti prodotti con le stesse tecniche ma in territori diversi. La rassegna prende in considerazione anche i radicati legami commerciali tra Africa e Europa, con le conseguenti implicazioni culturali, sociali, religiose e la profonda influenza sulla produzione tessile di entrambe i continenti. La seconda parte è finalizzata alla progettazione di un’officina creativa, in grado di produrre collezioni d’abbigliamento in edizione limitata, che uniscano il contemporaneo al tradizionale, per capi unicamente Made in Africa. L’officina creativa Timintsu, ha come obbiettivo quello di riscoprire e valorizzare lavorazioni tessili tipiche del continente africano, che lentamente stanno perdendo vita. Timintsu traccia un percorso che va dai giorni nostri alle origini dell’identità mozambicana, dove trae le sue radici e continua sugli stessi passi tornando all’epoca moderna. “Radici” è la parola chiave da cui viene estratto il nome del laboratorio, tradotto in dialetto changane. La prima collezione celebra la tecnica di riserva a cera e riprende per l’ideazione dei capi, abiti tradizionali come il quimau, il boubou e la coperta nguba.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
timintsu.pdf
solo utenti autorizzati dal 03/12/2016
Descrizione: Testo della tesi
Dimensione
2.83 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.83 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/10589/89222