Il presente elaborato nasce dal progetto sviluppato durante il Laboratorio di Sintesi Finale dell’anno accademico 2012/2013. Il team di docenti e ricercatori guidato dalla professoressa Giovanna Piccinno, ha approfondito con gli studenti la ricerca sul ruolo che la disciplina dello Spatial Design acquisisce negli spazi urbani definiti in-between. Milano contiene molti di questi spazi residuali, tra cui la Darsena, antico porto e nodo commerciale della città, luogo in cui il progetto prende forma. L’elaborato si sviluppa infatti dal percorso installato all’interno della Darsena, che funge da passerella oltre che da collegamento sequenziale di diversi elementi. Un percorso potenzialmente in grado di creare un continuum urbano tra diversi spazi in trasformazione. La tesi indaga quindi la commistione tra progetto sistemico e percezione dello spazio urbano, analizzando il rapporto tra città e utenti. Ispirandosi in parte al camminare come pratica estetica, con un occhio alle esperienze del flâneur urbano, si approfondisce la tematica del percorso inteso come processo, talvolta inconscio, di riscoperta della città durante le sue innumerevoli trasformazioni. In particolare è nel mio interesse investigare l’approccio degli utenti verso quei luoghi e quelle situazioni temporanee che si creano nel tessuto urbano, e che generano profonde fratture spazio-temporali, bisognose di ritrovare un’identità, seppure momentanea. L’obiettivo è quello di contribuire all’unificazione della città arcipelago, rappresentativa della modernità debole e diffusa, attraverso un progetto fortemente caratterizzato da una intrinseca dimensione temporale. Da un catalogo di soluzioni si approfondisce l’ipotesi di un sistema di superfici calpestabili, in grado di delineare piani di collegamento fisico e visivo, configurando un nuovo landmark urbano in continua evoluzione. Una matrice progettuale simbolica, potenzialmente generatrice di dibattiti e riflessioni riguardo la sostenibilità culturale, sociale e fisica dello spazio delle nostre città.

Attraversare la città che cambia. Definizione di un sistema connettivo che interagisca con i cantieri urbani degli spazi in fieri della città

AGLIERI, GIULIA
2012/2013

Abstract

Il presente elaborato nasce dal progetto sviluppato durante il Laboratorio di Sintesi Finale dell’anno accademico 2012/2013. Il team di docenti e ricercatori guidato dalla professoressa Giovanna Piccinno, ha approfondito con gli studenti la ricerca sul ruolo che la disciplina dello Spatial Design acquisisce negli spazi urbani definiti in-between. Milano contiene molti di questi spazi residuali, tra cui la Darsena, antico porto e nodo commerciale della città, luogo in cui il progetto prende forma. L’elaborato si sviluppa infatti dal percorso installato all’interno della Darsena, che funge da passerella oltre che da collegamento sequenziale di diversi elementi. Un percorso potenzialmente in grado di creare un continuum urbano tra diversi spazi in trasformazione. La tesi indaga quindi la commistione tra progetto sistemico e percezione dello spazio urbano, analizzando il rapporto tra città e utenti. Ispirandosi in parte al camminare come pratica estetica, con un occhio alle esperienze del flâneur urbano, si approfondisce la tematica del percorso inteso come processo, talvolta inconscio, di riscoperta della città durante le sue innumerevoli trasformazioni. In particolare è nel mio interesse investigare l’approccio degli utenti verso quei luoghi e quelle situazioni temporanee che si creano nel tessuto urbano, e che generano profonde fratture spazio-temporali, bisognose di ritrovare un’identità, seppure momentanea. L’obiettivo è quello di contribuire all’unificazione della città arcipelago, rappresentativa della modernità debole e diffusa, attraverso un progetto fortemente caratterizzato da una intrinseca dimensione temporale. Da un catalogo di soluzioni si approfondisce l’ipotesi di un sistema di superfici calpestabili, in grado di delineare piani di collegamento fisico e visivo, configurando un nuovo landmark urbano in continua evoluzione. Una matrice progettuale simbolica, potenzialmente generatrice di dibattiti e riflessioni riguardo la sostenibilità culturale, sociale e fisica dello spazio delle nostre città.
ARC III - Scuola del Design
18-dic-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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