La globalizzazione ha portato con sé importanti cambiamenti che hanno per certi aspetti, sia migliorato la nostra vita, sia creato degli “effetti indesiderati”: la crescita della mobilità personale, la diffusione dei nuovi media, l’aumento della ricchezza, la trasformazione dei settori produttivi hanno modificato il modo di percepire l’ambiente in cui abitiamo, il paesaggio che osserviamo, il territorio in cui viviamo. L’industria poiché rappresenta una delle presenze più importanti nel territorio, sia per il suo impatto sociale che ambientale, non sempre viene percepita, ma soprattutto comunicata in modo adeguato: risorse, benefici, valori che stanno dietro una realtà industriale costituiscono parte della struttura del paesaggio non immediatamente visibile, la quale può essere portata alla luce tramite un progetto di comunicazione. La nascita di questa ricerca è da ricondurre al particolare interesse per un caso specifico che vede protagonista una realtà industriale sul territorio emiliano-romagnolo, che riscuote l’attenzione della cittadinanza per il forte impatto che essa ha sul territorio. Per capire le cause di questo fenomeno si è andato a ritroso nel tempo analizzando i cambiamenti che la globalizzazione e l’industria hanno portato all’ambiente, in termini di inquinamento, di informazione e di comunicazione, individuando le scienze e i linguaggi più adatti ad una più profonda e attuale comprensione del proprio territorio. Infine si è proposto un modello di comunicazione il cui scopo fosse dare un valore aggiunto al paesaggio, ma soprattutto rendere consapevoli e partecipi gli attori locali nella produzione di un nuovo senso di identità del paesaggio.

Il paesaggio invisibile. Un modello di comunicazione per una percezione ambientale consapevole

QUERZOLA, FRANCESCA
2012/2013

Abstract

La globalizzazione ha portato con sé importanti cambiamenti che hanno per certi aspetti, sia migliorato la nostra vita, sia creato degli “effetti indesiderati”: la crescita della mobilità personale, la diffusione dei nuovi media, l’aumento della ricchezza, la trasformazione dei settori produttivi hanno modificato il modo di percepire l’ambiente in cui abitiamo, il paesaggio che osserviamo, il territorio in cui viviamo. L’industria poiché rappresenta una delle presenze più importanti nel territorio, sia per il suo impatto sociale che ambientale, non sempre viene percepita, ma soprattutto comunicata in modo adeguato: risorse, benefici, valori che stanno dietro una realtà industriale costituiscono parte della struttura del paesaggio non immediatamente visibile, la quale può essere portata alla luce tramite un progetto di comunicazione. La nascita di questa ricerca è da ricondurre al particolare interesse per un caso specifico che vede protagonista una realtà industriale sul territorio emiliano-romagnolo, che riscuote l’attenzione della cittadinanza per il forte impatto che essa ha sul territorio. Per capire le cause di questo fenomeno si è andato a ritroso nel tempo analizzando i cambiamenti che la globalizzazione e l’industria hanno portato all’ambiente, in termini di inquinamento, di informazione e di comunicazione, individuando le scienze e i linguaggi più adatti ad una più profonda e attuale comprensione del proprio territorio. Infine si è proposto un modello di comunicazione il cui scopo fosse dare un valore aggiunto al paesaggio, ma soprattutto rendere consapevoli e partecipi gli attori locali nella produzione di un nuovo senso di identità del paesaggio.
ARC III - Scuola del Design
18-dic-2013
2012/2013
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/89310